Focus su BCE e FED: inflazione Eurozona in lieve calo, ma core vicino al 3%. Obbligazionari in ripresa, tensioni sui govies francesi. Attesa su job market USA, audizione Lagarde e riunione OPEC+
L'elezione di Scott Bessent rassicura i mercati Usa ed europei. Focus su divergenze Fed-BCE, debolezza economica UE e inflazione, con possibili tagli BCE per contrastare la recessione.
Iniziano i primi commenti da parte dei membri BCE al Trump Trade, ossia al cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: dazi al 60% sull’import dalla Cina e fino al 20% dagli altri paesi.
Le presidenziali USA hanno rafforzato dollaro, equity e criptovalute, ma aumentato i rendimenti bond. La politica di Trump potrebbe alzare i tassi e influenzare l’economia globale a partire dal 2025.
L'Italia attende il giudizio di Moody's (22 novembre): un upgrade a "positivo" potrebbe ridurre lo spread BTP-OAT da 47 a 30 bp, avvicinando i rendimenti italiani a quelli francesi.
Resta la potenzialità di una promozione del rating italiano, almeno il prossimo anno, piuttosto che di una bocciatura, importante per attrarre nuovi investitori sui Btp.
