Altri
- Market Cap
- 6.142 milioni €
- Numero di azioni
- 1.000.000.000
- ISIN
- IT0005278236
- Target Price
- 7,60€
- Giudizio fondamentale
- OUTPERFORM
Pirelli è un'azienda produttrice di pneumatici per auto, moto e veicoli industriali. Fornisce i suoi prodotti a marchi del calibro di Aston Martin, Ferrari e Maserati, e ha la fornitura esclusiva per Lamborghini, McLaren e Pagani Automobili. Fondata nel 1872 a Milano, Pirelli continua ad essere un leader del settore.
Overview
Pirelli - Alziamo il target price a 7,60 euro
Terzo trimestre solido, guidance confermata
Notizie
Pirelli - Michelin: vendite trimestrali sotto le attese
Le previsioni per l'intero anno sono state confermate, sebbene siano state riviste al ribasso il 13 ottobre
Dati Finanziari
Analisi Fondamentale
Pirelli & C - Solido trimestre atteso con conferma della Guidance
- Data studio
- Target di lungo termine
- €
- Potenziale upside
- %
- Giudizio
Data studio
17/10/25
Target di lungo termine
7.10€
Potenziale upside
21.16%
Giudizio
OUTPERFORM
Nonostante un contesto esterno sfavorevole, caratterizzato da volumi di settore in calo su base annua, venti contrari sul fronte valutario e una base di confronto impegnativa, ci aspettiamo un trimestre complessivamente stabile grazie al contributo positivo di prezzo/mix e delle efficienze. Riteniamo che la guidance per il FY25 sarà confermata, in assenza di impatti indiretti dai problemi di Michelin, alla luce dei solidi trend dei primi nove mesi e di basi di confronto più favorevoli nel quarto trimestre. La revisione sulla conformità di Sinochem alle normative Golden Power si è conclusa a settembre senza riscontrare irregolarità. Sebbene per la prima volta Sinochem abbia segnalato apertura a valutare eventuali offerte, la richiesta di un premio potrebbe complicare un’eventuale operazione. Continuiamo tuttavia a ritenere probabile un esito positivo, con PIRC in grado di sviluppare il business CyberTyre negli Stati Uniti a partire dal 2027, anche se la situazione pesa sul titolo, che tratta con uno sconto del 20% rispetto ai peer sul multiplo EV/EBIT 2025, nonostante fondamentali superiori.
Giudizio: OUTPERFORM confermato; TP a €7.10 da €7.30. Confermiamo quindi la nostra view positiva su PIRC, apprezzandone l’esposizione a segmenti di domanda più resilienti e la solida capacità di execution. Il target price viene leggermente ridotto da €7.3 a €7.1 per effetto dell’impatto valutario.
Analisi
3Q25 preview: trimestre stabile nonostante il contesto esterno sfidante. Prevediamo ricavi pari a €1.70 miliardi (-2% YoY), con prezzo/mix in crescita del +4% (in linea con 1Q e 2Q), volumi in calo dell’1% (HV in aumento mid-single-digit, SV in flessione low double-digit) e impatto valutario negativo del 5%. L’EBIT adjusted è stimato a €274 milioni, sostanzialmente stabile YoY, con margine al 16.1%, grazie all’effetto combinato di prezzo/mix ed efficienze che compensano inflazione dei costi, ForEx e minori volumi. Il debito netto dovrebbe attestarsi a €2.53 miliardi (vs €2.68 miliardi nel 2Q), grazie a un free cash flow di €147 milioni, stabile su base annua al netto di un impatto negativo di circa €25 milioni legato ai dazi (agosto–metà settembre), non più dovuti a seguito dei recenti cambi normativi e che verranno recuperati nel 2026.
Guidance FY25 attesa confermata. Mentre alcuni peer come Michelin (ML) hanno rivisto al ribasso la guidance, ci aspettiamo che PIRC la confermi, in assenza di impatti indiretti dai problemi di ML, supportata dai solidi trend dei primi nove mesi e da un confronto più agevole nel quarto trimestre. In particolare, la revisione di ML è legata alla debole performance nei segmenti Truck e Agriculture in Nord America, mercati nei quali PIRC non è presente, e a un impatto più marcato dei dazi sulla competitività. Mentre ML ha una presenza locale molto più ampia negli Stati Uniti (~75% vs ~5% per PIRC), la dipendenza da catene di fornitura estere sta generando un impatto più pesante del previsto. PIRC ha già fornito una stima solida dell’impatto lordo dei dazi (~€60 milioni), ridotto a circa €30 milioni grazie a misure di mitigazione. Inoltre, la recente riduzione dei dazi UE dal 25% al 15% annunciata a fine settembre dovrebbe fornire un ulteriore sollievo.
Nessuna violazione Golden Power da parte di Sinochem, che apre a possibili offerte. A inizio settembre, il governo italiano ha chiuso il procedimento avviato nell’ottobre 2024 in merito a una possibile violazione Golden Power da parte di CNRC (Sinochem), constatando che la condotta dei consiglieri nominati da Sinochem non ha compromesso l’autonomia gestionale di PIRC. Pochi giorni dopo, Reuters ha riportato che Sinochem è aperta a valutare offerte per la propria quota in PIRC — la prima conferma diretta in tal senso — sebbene la richiesta di un premio possa complicare l’operazione. Un possibile catalizzatore potrebbe essere il rinnovo del patto con Camfin previsto per il prossimo anno, su cui riteniamo il veicolo guidato da Tronchetti non particolarmente interessato a mantenere gli attuali termini. Le notizie confermano, a nostro avviso, che Sinochem sembra orientata verso un’uscita, ma con tempistiche ancora incerte. Nel frattempo, la situazione pesa sul titolo, che tratta con uno sconto del 20% sull’EV/EBIT 2025 rispetto ai peer, nonostante performance operative migliori.
Variazione nelle stime
Revisione delle stime. Confermiamo le nostre previsioni per il FY25, ma riduciamo le stime per il FY26/27 di circa il 3%, riflettendo venti contrari più marcati sul fronte valutario (impatto sui ricavi -2% vs 0% precedente).
Analisi Tecnica
Nessuna strategia è attiva. Il quadro grafico è in evoluzione, attendiamo quindi l’interessamento di uno dei prezzi d’ingresso, sulla forza (6,8€) o sulla debolezza (5,1€).




