
Di nuovo la parola alle Banche Centrali
Settimana fiacca per i mercati azionari, influenzati in parte dai dati macro e in parte dalle trimestrali.
Settimana fiacca per i mercati azionari, influenzati in parte dai dati macro e in parte dalle trimestrali.
Settimana tonica per i mercati azionari e ancora una volta l’Italia ha guidato il rialzo. Protagonisti per gran parte della settimana sono stati i dati macro mentre venerdì protagoniste sono state le banche statunitensi che hanno aperto la reporting season.
Settimana di prese di profitto in Europa, mentre poco mossi i mercati azionari statunitensi, chiusi nella giornata di lunedì scorso per la festività dell’Indipendent Day.
Settimana ancora tonica per i listini azionari globali, con l’Europa (e soprattutto il FTSE Mib) in testa, seguiti dagli indici USA e da quelli asiatici. Più debole l’azionario cinese, che ancora arranca per un mix di fattori geopolitici e di debolezza dei dati macro nonostante i recenti annunci del premier Li Qiang.
Settimana negativa per i principali indici azionari globali, che dopo una prima metà di giugno tonica iniziano a mostrare segnali di debolezza, sullo sfondo di un tono ancora aggressivo delle banche centrali. Maglia nera per i listini asiatici, ed in particolar modo l’Hang Seng.
Si chiude positivamente l’attesa settimana delle principali banche centrali, con qualche indicazione a sorpresa che però non sembra impensierire gli indici azionari. Nel dettaglio, svetta l’azionario giapponese (Nikkei 225 +4.47%) dopo la conferma delle indicazioni ultra-accomodanti della BoJ, seguito a ruota dal Nasdaq 100 (+3.84%).