La Cina rafforza il divieto sulle criptovalute

04.12.202508:46

Bitcoin arretra leggermente, dopo due robusti rialzi che hanno allontanato il prezzo dalla soglia discriminante a 80mila usd.

Stangata dalla Cina sulle cripto

La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha ribadito la sua decisione di dichiarare illegali le attività legate agli asset digitali in Cina, rafforzando il divieto sulle criptovalute.

La PBoC ha citato i rischi associati agli asset digitali, in particolare alle stablecoin, per la sua decisione, dichiarando le valute virtuali inutilizzabili come moneta sul mercato. La banca si impegna inoltre a mantenere una rigorosa supervisione sulle criptovalute nella sua lotta contro le attività illegali.

Il valore totale del mercato delle criptovalute è sceso a 2,93 trilioni di dollari.

Bitcoin ha iniziato l'anno intorno ai 93.425 dollari, ma è sceso a circa 74.500 dollari ad aprile, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha generato notevoli incertezze con i suoi dazi reciproci.

Si è ripresa dopo che l'incertezza sui dazi si è attenuata e la Federal Reserve statunitense ha avviato il suo ciclo di tagli dei tassi, raggiungendo il massimo storico di 126.199 dollari a ottobre. A quel punto, il guadagno annuo di Bitcoin è salito a circa il +35%.

La più grande criptovaluta al mondo ha iniziato a scendere, raggiungendo gli 80.667 dollari il 21 novembre, il minimo da aprile, per poi scendere ancora più in basso, azzerando tutti i guadagni dell'anno.

Ethereum ha seguito un andamento simile, iniziando l'anno a 3.345 dollari e scendendo a 2.839 dollari. La seconda criptovaluta al mondo ha perso oltre il -6% nel corso dell'anno.

Ali Eselioglu, CEO dell'exchange turco di criptovalute CoinTR, ha dichiarato ad Anadolu che, mentre la Cina ha vietato il trading e il mining di criptovalute, Hong Kong vanta un quadro normativo più aperto.

Eselioglu ha affermato che gli interventi di Pechino in alcuni progetti di tokenizzazione e iniziative aziendali relative alle stablecoin dimostrano che le attività crypto nella regione sono tenute sotto controllo, poiché la Cina sta lavorando per espandere il proprio progetto di valuta digitale, ora utilizzato da centinaia di milioni di utenti.

"Mentre la Cina mantiene la sua posizione cauta e proibitiva sulle criptovalute, si sta anche concentrando sulla creazione di un'alternativa centralizzata", ha affermato.

Eselioglu ha osservato che la dichiarazione della PBoC secondo cui criptovalute e stablecoin sono metodi di pagamento illegali ha portato incertezze nei mercati globali.

"Dichiarazioni del genere da parte di una superpotenza come la Cina possono avere un impatto a breve termine sulla propensione al rischio, e posso affermare che la dichiarazione della Cina è stata efficace nel ridurre il valore di Bitcoin", ha affermato.

L'attuale posizione della Cina non è una novità: Eselioglu ha affermato che si tratta di una continuazione di un quadro politico in vigore dal 2021.

"L'impatto sui prezzi può essere una reazione del mercato a breve termine, ma nel medio e lungo termine, Bitcoin e altre criptovalute saranno influenzate dalle condizioni macroeconomiche globali e dagli sviluppi normativi incentrati sugli Stati Uniti", ha aggiunto.

Analisi Tecnica Bitcoin

L'impostazione di fondo resta rialzista, ma la "linea del Piave" è in area 80mila usd. Sotto quel livello conviene chiudere in stop le posizioni e stare a guardare cosa succede, riposizionando semmai gli acquisti in area 60mila usd. Verso l'alto, suggeriamo di accontentarsi di prendere profitto in area 90/93mila usd.