Nuove CLC su Eni ed Enel senior: rendimento oltre il 4%
Rendimento maggiore dei rispettivi bond corporate e redditi diversi. L’accoppiata vincente dei due nuovi Credit Linked di SocGen su Eni ed Enel: coupon del 4,05% annuo (pagato trimestralmente).

Oggi vi presentiamo due opportunità targate Societe Generale. Si tratta dei due nuovissimi Credit Linked Certificate ISIN XS2878506380 e XS2878506463. Il primo ha come reference entity Enel, mentre il secondo Eni. Entrambi della durata di 10 anni, sono callable dal terzo anno e pagano una cedola annua del 4,05%, pagata trimestralmente. Diversi i vantaggi, soprattutto se li confrontiamo con i Bond di riferimento di queste due big cap italiane.
Una scelta, quella delle Credit Linked, che ha molto senso per diverse ragioni ed in particolar modo per chi ha una propensione al rischio bassa. Infatti, anche guardando il KID dei due prodotti (link qui e qui) emerge che il livello di rischio è il più basso, pari a 1 su 5. Del resto, questi strumenti, permettono un ottimo livello di diversificazione per asset class all’interno del portafoglio in certificati perché non sono linkati a equity ma al merito di credito della società. Dunque, con un rischio nettamente inferiore ai prodotti su equity. Migliora così il livello di decorrelazione del portafoglio. Grande vantaggio è anche il fatto che rispetto ai Bond sottostanti, che hanno valore nominale di 100.000 euro, per i CLC di Societe Generale, il nominale è di soli 1.000 euro, rendendoli accessibile a tutti. Inoltre, come vedremo, rispetto ai Bond senior di Eni ed Enel a nove/dieci anni (quelli più liquidi), i due credit linked forniscono un pick up di rendimento intorno ai 40 basis point. Per niente male.
CLC su Eni ed Enel: le due novità firmate Societe Generale
I Credit Linked Certificate sono certificati che non hanno come sottostanti l’equity ma il credito. In particolare, il merito di credito di una reference entity, tramite dei CDS (Credit Default Swap). Senza entrare troppo nel complicato, in questo caso, i sottostanti sono il merito di credito senior di Enel e di Eni. Il prodotto non ha alcun tipo di barriera, né per il pagamento dei premi e né per il rimborso del capitale anticipato. Il payout a scadenza, dunque, funziona esattamente come un bond.
Sono due prodotti gemelli i Credit Linked Certificate lanciati da Societe Generale (rating del garante: Fitch A/Moody’s A1/ S&P A) ISIN XS2878506380 con reference entity Enel e ISIN XS2878506463 con reference entity Eni. Entrambi promettono un premio annuo incondizionato del 4,05%, pagato trimestralmente. Sono callable dal terzo anno (luglio 2028) con cadenza annua. Callable significa che il richiamo anticipato è a discrezione dell’emittente, ovvero che da luglio 2028, con cadenza annuale, l’emittente potrà decidere se richiamarlo o meno. In tal caso, pagherà l’ultimo premio e rimborserà il 100% del nominale (1.000 euro a prodotto). Sotto il calendario delle date di pagamento e di rimborso anticipato.
Ricordiamo inoltre che i redditi generati dai Credit Linked sono considerati redditi diversi dalla maggior parte delle piattaforme e in quanto tale compensabili con minusvalenze in portafoglio. Un vantaggio molto importante rispetto ai bond corporate.
Relativamente ad Eni ed Enel
Sottolineiamo che per il Credit Linked ISIN XS2878506380, la reference entity è Enel, una società partecipata circa al 24% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su gruppi come questi, può esercitare anche il golden power. Il business è non ciclico per eccellenza, inoltre, l’elettricità è una necessità vitale al buon funzionamento del Paese, mentre la solidità del gruppo è indiscutibile. Appare dunque veramente remota la possibilità di un evento di credito di Enel.
Discorso simile anche per Eni, la reference entity del Credit Linked ISIN XS2878506463 che è una società partecipata circa al 28% da CDP e al 2% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che, su gruppi come questi, può esercitare anche il golden power. Anche in questo caso, la solidità del gruppo è indiscutibile, dunque appare remota la possibilità di un evento di credito di Eni.
Discorso simile anche per l’emittente che è SG Issuer, il cui garante ovviamente è il gruppo francese Societe Generale, con rating Fitch A/Moody’s A1/ S&P A. Ricordiamo che Societe Generale, con oltre 160 anni di storia, fa parte delle banche considerate sistemiche, per la loro importanza nel sistema finanziario europeo. Ha un Cet1 di 13,2% e ricavi per 3,9 miliardi (dati primi 9 mesi 2024), è presente in 66 paesi con più di 117.000 dipendenti e 25 milioni tra clienti individuali, società e investitori istituzionali.
Punti di forza e debolezza delle CLC
Approfondiamo ora i punti di forza e rischi di questo prodotto, ma rimandiamo per una trattazione molto completa su come vengono strutturati, sensitivity alle componenti chiave e in generale tutto quello che c’è da sapere al nostro approfondimento dedicato, pubblicato sulla pagina formazione di Websim al link.
Se non fosse ancora chiaro diciamo subito che un CLC nella versione bullet, dunque nella versione più classica, se durante la vita del prodotto non si verifica l’evento di credito, funziona esattamente come un bond. Paga dei premi e alla scadenza rimborsa il valore nominale. Ma con dei vantaggi importanti:
- Efficienza fiscale: essendo certificati, le cedole dei CLC sono redditi diversi e non redditi di capitale, come le cedole delle obbligazioni. La tassazione è al 26% per i CLC (così come per i bond corporate sottostanti), e le plusvalenze generate possono essere utilizzate per compensare minus nello zainetto fiscale. Il prodotto è quindi fiscalmente più efficiente di un’obbligazione. Su questo punto ci teniamo però a consigliare di fare sempre un passaggio con la propria banca depositaria perché ci sono diverse interpretazioni in materia fiscale sulla questione della compensazione ed inoltre, da sapere sempre bene, che tipo di compensazione viene effettuata, se immediata o a scadenza.
- Yield Enhancement: un CLC tendenzialmente riesce a pagare qualcosa di più rispetto al rendimento dell’obbligazione sottostante. Questo perché al rendimento del CDS si aggiunge il funding dell’emittente (ed ecco perché il doppio rischio di credito). Nel caso di questi prodotti, infatti, potremmo fare un paragone con il rendimento dei bond di Enel ed Eni attualmente sul mercato e con scadenze simili. Su Enel prendiamo ad esempio come riferimento il bond ISIN XS239040080, forse quello un po’ più liquido. Il rendimento annuo si aggira sul 3,6%, dunque 40 bps meno del Credit Linked. Non poco se consideriamo appunto che i redditi pagati dal CLC sono anche redditi diversi, dunque, per chi avesse minusvalenze in portafoglio, la cedola del 4,05% sarebbe netta e non lorda. Per i bond invece le cedole sono redditi di capitale non compensabili. Stesso discorso anche per Eni. Il bond con maturity affine e rendimento più alto è quello ISIN XS2739132897. Siamo sempre intorno al 3,6%, dunque 40 bps sotto il Credit Linked corrispettivo.
- Flessibilità: le CLC sono molto più flessibili della reference entity sottostante. Infatti, il taglio può essere di 1.000 euro vs tagli anche da 100.000/200.000 euro di tante obbligazioni corporate, soprattutto subordinate. È proprio questo il caso, infatti, dei due bond corporate di Eni e di Enel, di cui abbiamo parlato al punto sopra. Sono entrambi con lotto minimo 100.000 euro, dunque difficilmente accessibile per l’investitore privato. Tra l’altro sono bond poco liquidi e scambiano con un bid/ask intorno al 1% (come le CLC).
- Diversificazione del portafoglio: legato al punto sopra, si evidenzia l’utilità dei CLC che consentono all’investitore di acquisire esposizione su svariate combinazioni di obbligazioni, scadenze e rendimenti. Aiutano quindi l’investitore nella diversificazione del portafoglio. Effettivamente ha senso inserire entrambi i prodotti insieme in portafoglio per diversificare il rischio.
Evento di credito
Ovviamente non sono tutte rose e fiori. Infatti, abbiamo più volte detto che, affinché tutto proceda come da programma, non dovrà esserci un evento di credito né del sottostante e né dell’emittente.
Rimandiamo al nostro approfondimento per ulteriori dettagli ma ricordiamo che per evento di credito si intende uno di questi eventi: procedura concorsuale/insolvenza, mancato pagamento, ristrutturazione del debito, intervento governativo, decadenza dal beneficio del termine, ripudio/moratoria e inadempimento di un’obbligazione. In questi casi, viene stabilito dall’ISDA, ovvero l’International Swaps and Derivatives Association, che è l’organismo che regola il mondo dei derivati sottostanti il prodotto (CDS), quale sarà il tasso di recupero. Ovvero quanto effettivamente riprenderà l’investitore. Questa percentuale può variare dallo 0% al 100%. Quindi, in caso di evento di credito, l’intero capitale investito è a rischio. Questo è bene saperlo. In tal caso, il pagamento del capitale residuo verrà pagato alla scadenza naturale del prodotto.
Maggior efficienza fiscale, diversificazione
In conclusione, i due CLC di Societe Generale sono uno strumento di diversificazione valido da inserire nel portafoglio perché, a differenza delle obbligazioni corporate che hanno un taglio da 100.000 euro, qui il valore nominale è di 1.000 euro, le cedole pagate vengono considerate reddito diverso e la reference entity appare alquanto sicura (merito di credito di Enel ed Eni Senior). Il tutto con un pick-up sul rendimento dell’obbligazione di 40 bps e livelli di bid/ask spread similari.
Disclaimer:
I Certificati ISIN XS2878506380 e ISIN XS2878506463 sono soggetti ad un livello di rischio pari a 1 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.
Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: Clicca qui e qui.
Per maggiori informazioni, leggere attentamente la pagina relativa alle avvertenze. Clicca qui.