EGM
- Market Cap
- 152 milioni €
- Numero di azioni
- 15.940.950
- ISIN
- IT0005337818
- Target Price
- 16,00€
- Giudizio fondamentale
- BUY
Intred SpA offre soluzioni ICT, tra cui internet ad alta velocità, voce e dati, linee fisse e wireless, archiviazione e sicurezza. Fondata nel 1996 a Brescia da Daniele Peli, Antonio Carlo Palumbo e Claudio della Lucia.
Overview
Intred - Confermiano la view positiva
Rivediamo le nostre stime per il 2025 per riflettere una traiettoria più sostenibile nella seconda metà dell’anno
Notizie
Intred - Il dg Zanagnolo fa il punto sui Data Center
Secondo il manager: "Servirebbe una rete distribuita a livello di singoli territori e per questo diventa necessario cambiare approccio e trovare nuove soluzioni e metodologie"
Dati Finanziari
ISA – Indice Sintetico di Attrattività
Valore Fondamentale
Momentum
Attrattività Settore
Solidità Finanziaria
L’Indice Sintetico di Attrattività
(ISA) è un sistema di scoring automatizzato che si propone di valutare l’attrattività
relativa delle società quotate sul mercato di Euronext Growth Milan in una scala tra 0 e 5.
L’algoritmo proprietario è in grado di elaborare autonomamente molteplici indicatori societari
storici e prognostici, sintetizzandoli in quattro diversi punteggi tematici e in uno Score ISA
finale, indicati a sinistra.
Scorri il mouse sui vari punteggi per scoprire di
più
Analisi Fondamentale
Intred - Trend resilienti sostengono una crescita high single digit
- Data studio
- Target di lungo termine
- €
- Potenziale upside
- %
- Giudizio
Data studio
06/11/25
Target di lungo termine
16.00€
Potenziale upside
62.6%
Giudizio
BUY
Nel complesso, la top line dei nove mesi ha confermato una crescita organica high single digit, con ricavi ricorrenti pari a circa il 96% del totale, evidenziando l'efficacia della strategia aziendale. Incorporando la prudenza per garantire un progresso del quarto trimestre più sostenibile, abbiamo leggermente ridotto le stime per l'esercizio 2025, assumendo ricavi di circa €54.5 milioni e un adj. EBITDA di circa €25 milioni, con impatto limitato sugli utili per azione, ampiamente compensato nel nostro DCF da un risk free rate inferiore. Il target price rimane a €16.0.
Analisi
I ricavi dei nove mesi hanno raggiunto €40.9 milioni, in linea con le nostre aspettative (€41.0 milioni), in crescita dello 0.5% rispetto all'anno precedente, riflettendo due tendenze transizionali in corso: il progressivo abbandono dei ricavi non ricorrenti dagli appalti scolastici — che ora lasciano il posto a tariffe ricorrenti — e il riposizionamento strategico di Connecting Italia, con la dismissione di servizi non core o a basso margine per migliorare efficienza e margini. Escludendo i componenti non ricorrenti degli appalti scolastici e la porzione di ricavi di Connecting Italia da servizi a basso margine o non strategici, i ricavi core sono stati di €34.8 milioni (+7.5%, 1H: +7.8%) in linea con le nostre aspettative (€34.7 milioni), con ricavi ricorrenti (9M: 95.7% del totale, 1H: 92.2%) in crescita del +7.9% su base annua (in linea con 1H). La crescita della top line è stata più forte nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Monza, Como e Cremona. Il management ha ribadito la sua fiducia nella resilienza del modello di business di Intred, sostenuto dal vantaggio competitivo di una rete proprietaria in Lombardia, che ora raggiunge ogni comune con almeno una scuola.
Miglioramento del mix e KPI best-in-class. Per segmento di clienti, la Pubblica Amministrazione è cresciuta organicamente nei nove mesi del +32.3% su base annua (-14% riportato), in linea con il primo semestre (+33.1%), seguita da Wholesale (9M: +6.6%, 1H: +7.8%), Professional (organico 9M: +6.6%, 1H: +6.8%) e Privato (9M: +5.5%, 1H: +5.9). Il tasso di abbandono è rimasto basso al 4.3% (1H: 4.4%), confermando un'elevata fedeltà dei clienti e qualità del servizio. La rete proprietaria in fibra si è espansa fino a 14.750 km (+500 km nel 3Q, +1.250 km dall'inizio dell'anno).
Variazione nelle stime
Aggiornamento stime. per riflettere una traiettoria di crescita più sostenibile nel 4Q, limiamo le stime del 3% sul FY25, sia sui ricavi (da €56mn a €54.5 mn) che sull’ Adj. EBITDA (da €25.8mn a c.€25mn), con un impatto circoscritto sull’EPS. Nella valutazione, la revisione è sostanzialmente compensata nel nostro DCF dall’adozione di un tasso risk-free più basso (3.5% vs. 4.0% in precedenza), che ci porta a confermare il target price a €16 (upside >60%).
La view degli analisti
Giudizio: BUY confermato; TP ancora a €16.0. Dopo un solido andamento nei primi nove mesi, le prospettive della società sono strettamente legate agli sforzi di riposizionamento del brand avviati lo scorso anno, al progressivo venir meno del contributo alla top line derivante dai bandi scolastici e alla capacità di liberare rapidamente sinergie di costo da Connecting Italia, allineando i margini a quelli del Gruppo. Nel frattempo, riteniamo che la società sia ben posizionata per cogliere opportunità di differenziazione in settori adiacenti. Spicca in particolare l’opportunità legata ai data center (DC), in quanto non richiede significativi investimenti in CapEx, è perfettamente sinergica con le attività esistenti e offre visibilità di lungo periodo sui ricavi, elevata redditività una volta raggiunta la saturazione della capacità, e un IRR nell’ordine del 20% basso. Ulteriore upside potrebbe provenire da operazioni di M&A, poiché la società dispone di asset di valore, come una rete proprietaria e una base clienti consolidata e fedele, che la posizionano in modo vantaggioso in uno scenario di consolidamento del mercato. Il titolo attualmente tratta a circa 7x EV/EBITDA 2026 (Unidata circa 4x, settore TLC europeo circa 5x).
Analisi Tecnica
Al momento non è disponibile nessuna strategia su questo titolo




