DHH - State of the Digital, opportunità per gli operatori europei

La crescente domanda di soluzioni digitali, spinta anche dall'Ue, apre spazi importanti per realtà che offrono servizi cloud, intelligenza artificiale, sicurezza informatica e supporto all’innovazione

Fasci luminosi intrecciati, a rappresentare reti e tecnologia.

Il rapporto "State of the Digital Decade 2025", pubblicato di recente dalla Commissione Europea, evidenzia il ritardo dell’Unione su vari fronti chiave della trasformazione digitale, tra cui la diffusione di reti 5G standalone, la sovranità tecnologica in ambiti strategici come cloud, AI e semiconduttori, e le competenze digitali della popolazione. Nonostante alcuni progressi, la frammentazione delle iniziative e la dipendenza da tecnologie extra-UE restano elementi critici.

L’Italia, pur migliorando sulla copertura in fibra ottica, presenta ancora forti ritardi soprattutto nell’adozione di intelligenza artificiale da parte delle imprese, con un tasso all’8,2% rispetto alla media UE del 13,5%. Tuttavia, la spinta agli investimenti digitali è in atto: nel 2025 si registra un +1,5% complessivo, con crescita più marcata nelle PMI e nei settori della cybersecurity e dell’AI. Anche l’open innovation è in aumento, specie tra le grandi aziende.

DHH

In questo scenario, una società come DHH può trovarsi in una posizione strategicamente favorevole. La crescente domanda di soluzioni digitali, spinta anche dagli incentivi europei, apre spazi importanti per realtà che offrono servizi cloud, intelligenza artificiale, sicurezza informatica e supporto all’innovazione.

Il focus dell’Unione sulla sovranità tecnologica rappresenta un'opportunità ulteriore per operatori basati in Europa, come DHH, di differenziarsi rispetto a fornitori extraeuropei, soprattutto in ambiti come il cloud computing e l’AI, dove il tema della compliance normativa e della sicurezza dei dati è sempre più centrale.

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I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim