SPINDOX - Crescere, crescere ed ancora crescere
Intervista al Chief Marketing Officer, Paolo Costa

Spindox , realtà italiana dei servizi informatici per la trasformazione digitale delle grandi società private, intende aggiungere crescita alla crescita: a quella organica, stimata dal Chief Marketing Officer e co fondatore, Paolo Costa, oltre la doppia cifra nei prossimi due anni, si potrebbe aggiungere quella per linee esterne. "Siamo ossessionati dalle dimensioni perché nel nostro settore essere piccoli è uno svantaggio", dice Costa a websim.it.
La società è arrivata in borsa la scorsa estate a 7,50 euro, dopo aver raccolta sette milioni di euro dall’Ipo. Il titolo ha triplicato di prezzo nel giro di tre mesi, toccando un massimo in ottobre a 22 euro. L’arrivo del rialzo tassi ha avuto come per tanti altri bei nomi dell’high tech, un effetto pesante sulle quotazioni, l’azione è oggi intorno a 8,40 euro, prezzo che porta ad una capitalizzazione di circa 50 milioni di euro. Ma la stretta monetaria ed il rallentamento economico di tutto il pianeta, hanno solo lambito il business di Spindox, che Costa assicura, essere anche oggi guidato da una forte domanda di servizi ICT di nuova generazione: "A trainare la crescita sono gli ambiti dove noi abbiamo scelto di essere, l’Intelligenza Artificiale, il Cloud Computing, Internet of Things, Mobile e Big Data", aggiunge il manager e secondo socio dell’azienda.
Il conto economico di Spindox rispecchia con le cifre, quel che sta succedendo nel mondo: prima le aziende private, ma ora, grazie al PNRR, anche le strutture pubbliche, stanno investendo in quello che all’inizio poteva sembrare solo un ammodernamento al digitale, ora invece si manifesta come un cambio di paradigma nel rapporto con la clientela o l’utenza.
Nei primi nove mesi, il valore della produzione è stato pari a 57,6 milioni, +15% anno su ano e l’EBITDA è cresciuto del 6% a 4,5 milioni. Il calo della marginalità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è stato causato dal rinvio di alcuni progetti da parte di importanti clienti e dagli investimenti che la società ha avviato per poter rispondere al meglio anche alla domanda in arrivo dal settore pubblico: "Per noi, abituati al privato, è stato anche un salto culturale, ora ci siamo attrezzati e contiamo di vedere i risultati nel 2023" prosegue Costa.
La discesa dei margini si è fatto sentire soprattutto nel secondo trimestre, nel terzo si è registrato un miglioramento: l’EBITDA margin dei primi nove mesi è 7,8%.
Per l’analista di Banca Akros, Andrea Devita, gli ultimi tre mesi dell’anno dovrebbero essere positivi: i ricavi dovrebbero attestarsi a venti milioni di euro, dai 18,8 milioni del terzo trimestre, l’EBITDA potrebbe arrivare a sfiorare i due milioni di euro, anche per effetto dell’ingresso nel consolidato di Deep Consulting, azienda dell’ingegneria delle reti telefoniche acquisita quest’anno.
Il 2022 dovrebbe arrivare a 78 milioni di euro di ricavi, dieci in più del 2021. Per il 2023, Banca Akros stima 85 milioni di euro, con sette milioni di euro di Ebitda e tre milioni di euro di debito.
Costa conclude affermando di essere ottimista sulla traiettoria di crescita della società ma avverte che anche per Spindox conta il contesto internazionale "non viviamo su Plutone, il mercato continuerà a tirare, la domanda di servizi resterà alta ma saranno due anni tutti a curve e saliscendi".
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