NEODECORTECH - In arrivo i dazi sulla carta decorativa cinese

A breve l’Unione Europea potrebbe istituire dei dazi sulla carta decorativa proveniente dalla Cina. La procedura antidumping è stata avviata da quattro delle sette principali cartiere che operano in Europa. Lo si legge nei siti delle società che hanno promosso l’azione, fra cui Felix Schoeller e Munksjö Paper. 

Websim.it ha sentito sul punto Luigi Cologni, A.D. di Neodecortech, società attiva in questo settore attraverso la controllata Cartiere di Guarcino: “Per inquadrare la questione, bisogna fare un passo indietro. Tempo fa, la stessa procedura contro la Cina era stata avviata dai produttori europei di biossido di titanio, necessario alla produzione carta decorativa, e i dazi sono stati introdotti.”.    

I dazi sul biossido di titanio cinese, che in media costa il 20-30% in meno rispetto quello europeo, entreranno in vigore il prossimo 13 luglio. “Sarebbe illogico e incoerente non introdurre i dazi anche sulla carta decorativa” - prosegue Cologni - “infatti, quelli sul biossido di titanio hanno aggravato la nostra posizione, allargando la forbice di prezzo fra la nostra carta e quella cinese. Noi, infatti, acquistavamo il biossido dalla Cina. Non mettere il dazio anche sulla carta sarebbe assurdo, un vero autogol per il settore in Europa.”.

La procedura antidumping ha lo scopo di proteggere i prodotti europei da quelli esteri offerti a prezzi inferiori. Una volta avviata, di solito si chiude entro un anno. L’istanza dei produttori europei di carta decorativa è stata depositata lo scorso 30 aprile, il periodo investigativo terminerà in 9 mesi, quindi a febbraio 2025: “La Cina riesce a mantenere i prezzi bassi grazie a diversi fattori: prezzi dell’energia contenuti e presidiati dallo Stato, salari modesti, esenzioni fiscali, costi di ricerca e sviluppo defiscalizzati del 150%, risorse a fondo perduto, affitti bassi. Questi vantaggi in Ue sarebbero parificati agli aiuti di Stato.”.

C’è anche un altro aspetto da considerare, spiega Cologni: quello della sostenibilità. Le aziende cinesi non devono rispettare gli stringenti vincoli normativi imposti a quelle europee: “L’impronta di carbonio di una tonnellata di carta del gruppo Neodecortech è 0.2 tonnellate di Co2 equivalente per tonnellata di carta prodotta. L’impronta di carbonio di un’azienda cinese è invece molto più alta e mediamente pari a  1.1 tonnellate. Le imprese europee sono vincolate dalle attuali norme Esg e saranno via via obbligate a monitorare anche la catena di fornitura, quindi a scegliere fornitori sempre più allineati agli standard di sostenibilità. Rivolgersi ad un produttore cinese rischia di non essere, pertanto, ESG compliance”.

Neodecortech ha chiuso il primo trimestre 2024 con ricavi pari a 43,1 milioni (-7,3% su base annua). L’EBITDA è passato dai 3,7 milioni del primo trimestre 2023 a 3,4 milioni, mentre il margine è rimasto stabile. Gli analisti di Websim Corporate Research hanno confermato il giudizio positivo in attesa di un contesto di mercato più favorevole nella seconda metà dell’anno (giudizio Buy, target 4,50 euro).

 

A PROPOSITO DI NEODECORTECH

Neodecortech è tra i principali operatori europei nella produzione di carte decorative per pannelli nobilitati e del flooring utilizzati nel settore dell’interior design. L’attività del Gruppo si concretizza nella produzione di soluzioni complete e tecnologicamente all’avanguardia per la realizzazione di progetti di interior design, coprendo tutte le fasi del processo produttivo per la produzione della carta decorativa, dalla gestione delle materie prime, passando per la finitura superficiale e l’impregnazione, fino al prodotto finito e alla gestione della logistica di fine linea. Il Gruppo è in grado di offrire 7 categorie di prodotti: carte decorative; stampe decorative; finish foil; film melamminico; PPF e PPLF, laminati, Eos superfici anti impronta.


Giornalista Finanziaria