WallStreet contrastata, resta debole l'industria degli Stati Uniti

L'indice ISM resta sotto quota 50, lo spartiacque tra contrazione e espansione, per il dodicesimo mese consecutivo, la lettura di oggi è sotto le attese

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In attesa del discorso del Presidente della Fed, Jerome Powell, la borsa degli Stati Uniti è anche oggi contrastata. Nasdaq -0,2%. Come già avvenuto ieri, va meglio il Dow Jones +0,2%.  

L'indice PMI Manifatturiero di S&P Global di novembre si è confermato sui livelli della prima lettura flash. Migliora la spesa edilizia di ottobre, +0,6%, dal +0,2% di settembre.

L'indice ISM manifatturiero resta sui livelli del mese precedente in novembre, a 46,7: il consensus si aspettava 47,8.

Salgono la componente dei prezzi pagati e dei nuovi ordini, scende a sorpresa la componente occupazione.

L'indice ISM Manifattura è sotto quota 50, lo spartiacque tra contrazione e espansione, dall'ottobre del 2022.

Titoli sotto la lente a Wall Street 

Pfizer -4%. La società sta abbandonando lo sviluppo della sua pillola per la perdita di peso. Infatti, durante la sperimentazione sono emersi svariati effetti collaterali. 

Amazon Oppenheimer ha alzato il target price a 200 da 170 dollari. 

Marvell Technology -5%. Ha rilasciato una guidance debole sui ricavi del quarto trimestre, attesi a 1,42 miliardi di dollari, e inferiori di circa il -3% rispetto alle attese degli analisti. Il terzo trimestre si è chiuso con ricavi pari a 1,42 miliardi, sopra le attese di 1,40 miliardi. 

Ulta Beauty +12%. Gli utili per azione del terzo trimestre sono stati pari a 5,07 dollari, sopra i 4,95 dollari previsti dagli analisti. Anche i ricavi, pari a 2,48 miliardi circa hanno superato le stime. 

Tesla -2,5%, dopo la presentazione del nuovo Cybertruck, pare abbia deluso il prezzo di vendita, ritenuto troppo alto per poter avere grandi numeri. 

Borse europee

Le borse dell'Europa sono in rialzo dopo la serie di indicazioni sull'andamento dell'economia nella zona euro. Indice FtseMib  +0,4%, sui massimi da quindici anni.

Dax di Francoforte +0,5%. EuroStoxx50 +0,3%.

Eurozona. A novembre l'ampia flessione dell'attività manifatturiera della zona euro si è leggermente attenuata, ma il settore è rimasto profondamente radicato in territorio di contrazione, spingendo le fabbriche a ridurre il personale per il sesto mese consecutivo. L'indice finale dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, Pmi) della zona euro, elaborato da S&P Global, è salito a novembre a 44,2 da 43,1 di ottobre, oltre la stima preliminare di 43,8.

"Il mese di novembre non è stato dei migliori, e questo non si riferisce solo al meteo, ma anche alla situazione del settore manifatturiero della zona euro", ha detto Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank. "Certo, quasi tutti i sottoindici si sono risollevati un po'. Tuttavia, i miglioramenti sono per lo più timidi e mancano del dinamismo necessario per suggerire una tendenza al rialzo", ha affermato de la Rubia.

L'indagine ha suggerito che i dirigenti delle fabbriche non si aspettano una grande ripresa, dato che gli organici sono stati nuovamente ridotti. L'indice dell'occupazione è sceso ai minimo da agosto 2020, all'apice della pandemia di Covid-19.

Queste indicazioni sulla crescita, insieme al calo vistoso dell'inflazione, aumentano le aspettative d un taglio dei tassi da parte della BCE nel 2024.

Italia. Il settore manifatturiero italiano si è contratto a novembre per l'ottavo mese consecutivo, in un contesto di persistente calo della produzione e dei nuovi ordini nella terza economia della zona euro. L'indice Hcob Global Purchasing Managers' Index (Pmi) per il settore manifatturiero italiano è sceso a 44,4 da 44,9 a ottobre, scendendo ulteriormente sotto la soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione, nella lettura più bassa da giugno. Un sondaggio Reuters condotto tra 14 analisti aveva indicato un aumento a 45,3.

Istat ha rivisto in marginale rialzo i dati sul Pil del terzo trimestre dell'nno, confermando la sostanziale stagnazione dell'economia italiana dopo la netta contrazione vista nella seconda frazione. Secondo i dati definitivi diffusi stamani, nel periodo luglio-settembre il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario, ha mostrato un`espansione dello 0,1% sia a livello congiunturale (da -0,4% nel secondo trimestre) che tendenziale (da +0,4%). Nella Nadef il governo Meloni ha fissato l'obiettivo di crescita per quest'anno allo 0,8%, abbassandolo dall'1% precedentemente stimato.

Macrovariabili

Mercato dei bond governativi poco mosso negli Stati Uniti. Treasury Note a dieci anni a   a 4,32%. Si rafforzano i governativi dell'Europa. Bund decennale  a 2,42%.  BTP decennale a 4,16%, sui minimi da agosto. Spread a 173 punti base.

Euro dollaro in ribasso dello 0,3% a 1,085. Terza seduta consecutiva di ribasso. L'euro si avvia a chiudere la settimana con un calo dello 0,8%, peggior settimana da luglio.

Oro +0,5% a  2.036 dollari.

Greggio Brent e WTI  poco mosso. Il taglio aggiuntivo alla produzione deciso ieri dall’Opec+ ha mosso i prezzi all’insù solo negli attimi successivi all’annuncio. Nel corso della serata si è fatto largo lo scetticismo sulle capacità del cartello di tenere fede all’impegno.

Bitcoin in rialzo del 2% a 38.570 dollari.

Titoli Piazza Affari

CNH Industrial +2,5%. Prysmian +2%. Generali in lieve calo, KBW taglia il giudizio a Market Perform. Intesa Sanpaolo +1%, il requisito Srep da rispettare complessivamente in termini di Cet1 per il 2024 è pari a 9,32%. Amplifon -1,5%, peggior blue chip.

Technogym +5% a 8,40 euro. Nif Holding ha chiuso il reverse accelerated bookbuilding per l'acquisto di circa 8,8 milioni di azioni Technogym al prezzo di 9,2 euro. Lo dice in una nota JP Morgan, bookrunner dell'operazione. Nif Holding, controllata di Neom investment fund, ha anche sottoscritto un contratto derivato per acquistare ulteriori 3,3 milioni circa di azioni. Il valore complessivo dell'operazione è di circa 111,1 milioni. Al completamento dell'operazione Nif avrà una quota del 6% del capitale di Technogym e il 4,5% dei diritti di voto.


Marino Masotti

Caporedattore