WALLSTREET SALE, SEMPRE PIU' DISTANTE L'ECO DEL CRACK DI SILICON VALLEY BANK
Wall Street ha chiuso forte e parte forte, S&P500 +0,6%, Nasdaq +0,7%.
Gli investitori sembrano propensi a credere che l’aumento dei tassi di interesse abbia raggiunto il suo picco massimo, mentre si attende una sensibile attenuazione delle turbolenze bancarie viste nei giorni scorsi.
“La propensione al rischio è trainata dalle attese di una politica più accomodante da parte delle Banche Centrali”, afferma Pierre Veyret, un analista tecnico di Active Trades. “Tuttavia, l’andamento del mercato si basa più sulle aspettative che sulle azioni, e questo rende il mercato vulnerabile, nel caso in cui le Banche Centrali, soprattutto la Fed, dovessero disattendere le aspettative”, ha aggiunto.
Il PIL Usa del quarto trimestre è cresciuto del +2,60%, poco meno del +2,70% stimato.
Nello stesso periodo i consumi risultano in frenata a +1% vs +1,40% stimato.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Intel +2%, ancora in rialzo, dopo aver chiuso ieri in rialzo del 7,6%, segnando il più grande balzo giornaliero in cinque mesi. Durante un meeting, la società ha affermato che i suoi nuovi prodotti server arriveranno prima del previsto.
Advanced Micro Devices +2%.
Netflix +2,5%
Kohl's +5%, il CEO recentemente nominato Thomas Kingsbury ha rivelato l'acquisto di oltre 2 milioni di dollari in azioni.
Charles Schwab . Morgan Stanley ha abbassato la raccomandazione.
Salgono le banche, Citigroup +1%. Bloomberg riporta che la Federal Deposit Insurance intende chiedere alle grandi banche di contribuire in modo diretto ed importante al salvataggio dei correntisti di Silicon Valley Bank e Signature Bank.
Tutte su anche le banche regionali, First Republic +2%.
Le borse dell’Europa proseguono in solido rialzo. Indice EuroStoxx50 +1,1%. FtseMib +1,2%.
Tra i settori, guidano Real Estate e Retail con guadagni sopra il +3%. Banche +1,7%, Tech +1,6%.
La Borsa di Francoforte segna un rialzo del +1% dopo l’uscita dei dati sull’inflazione tedesca. Il Cpi mese su mese di marzo si attestato a +0,8%, in linea al periodo precedente, ma peggio delle attese a +0,7%. Anno su anno, il dato è sceso al +7,4%, contro il +8,7% del periodo precedente, ma sempre peggio delle attese del +7,3%.
Il dato armonizzato UE, mese su mese, cresce del +1,1%, dal +1% precedente, le stime era più ottimiste a +0,8%. Anno su anno, il dato scende al +7,8% dal +9,3% precedente, ma peggio del consensus del +7,5%.
Sorprende in positivo il dato sull'inflazione in Spagna. In marzo l'aumento mese su mese armonizzato UE è dell'1,1%, in lieve aumento dal +0,9% di febbraio ma molto sotto il +1,6% atteso. L'inflazione core, quella più appiccicosa, anno su anno sale del 7,5%, leggermente meno dell'attesa del consensus.
La Banca Centrale Europea rivede al rialzo di 0,5 punti percentuali le stime sul Pil dell'Eurozona, che nel 2023 dovrebbe calare all'1% dal +3,6% del 2022. Migliorano "considerevolmente" per la Bce anche le stime sull'inflazione, data nel nuovo bollettino economico al di sotto del 3% entro la fine del 2023, più bassa di un punto rispetto alle stime di dicembre grazie soprattutto ai prezzi in calo dell'energia. Ma per la Banca centrale i rischi per le prospettive di crescita sono orientati al ribasso, per la guerra e per le tensioni sui mercati che, se si protraessero, minerebbero la fiducia e inasprirebbero le condizioni creditizie.
Macrovariabili
Sul mercato obbligazionario, scatta qualche vendita sul Bund decennale tedesco a 2,38% da 2,30%.
BTP decennale a 4,23% da 4,12%.
Treasury Note a dieci anni piatto a 3,57%.
Cross Euro dollaro a 1,0910, +0,60%. Il mercato sconta un irrigidimento della BCE dopo i dati tedeschi.
Petrolio Brent e WTI +0,80%.
Oro in assestamento a 1.969 dollari.
Bitcoin in rialzo dell’1% a 28.600 dollari. In avvio ha segnato il nuovo record del 2023 a 29.171 usd.
Titoli
Poste italiane -1%, chiude il questo trimestre del 2022 con un utile operativo di 238 milioni di euro, circa trenta milioni di euro in meno delle stime del consensus. Il 2022 termina con un utile netto di 1,51 miliardi, - 4,3%, Il dividendo proposto e' in aumento del 10% a 0,65 euro per azione, meglio delle attese. Il 2023 dovrebbe chiudersi con un utile operativo di 2,5 miliardi di euro, in linea con le aspettative del consensus.
Banca Monte Paschi +4%. Saipem +2,5%. Interpump +2,2%. Banco BPM +2%. Intesa +2%.
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