WallStreet incerta: Cisco e Wal-Mart tra i peggiori, acquisti su Treasury e BTP

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 13.000 unità a 231.000, contro attese a 220.000. E' il dato più alto da tre mesi

dollaro_websim oib

 

Wall Street 

Gli indici di Wall Street sono contrastati in avvio di seduta: S&P500 e NASDAQ sono intorno alla parità.

Dati macroeconomici.

A ottobre la produzione industriale ha registrato un calo dello 0,6% su base mensile, peggiore rispetto alle attese di -0,4%, dal +0,1% di settembre (rivisto al ribasso da +0,3%).

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 13.000 unità a 231.000, contro attese a 220.000. E' il dato più alto da tre mesi.

A novembre, le condizioni del settore manifatturiero nell'area di Filadelfia sono migliorate leggermente, ma sono rimaste in terreno di contrazione: l’indice Fed di Filadelfia è salito
da -9 a -5,9 punti, contro attese a -7,5 punti;. E' il sedicesimo dato negativo degli ultimi 18 mesi.

I prezzi all'importazione di ottobre sono diminuiti del -0,8% mese su mese, contro attese a -0,3%. Su base annua il calo è del -2% vs stime di -1,80%. Il dato contribuisce a rafforzare la prospettiva di una pausa nel rialzo dei tassi d'interesse.

Titoli 

Cisco Systems -11%. Il colosso dei servizi informatici e di rete nell’ultimo trimestre ha lanciato un profit warning sulle previsioni per l'intero anno fiscale a causa del calo della domanda di apparecchiature di rete.

Walmart -5% Il più grande rivenditore al dettaglio negli Stati Uniti ha registrato un utile netto di 453 milioni di dollari, o 17 centesimi per azione, per il terzo trimestre, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 1,8 miliardi di dollari, o 66 centesimi per azione, nel trimestre precedente. Tuttavia, ha lanciato un warning sulla capacità di spesa dei consumatori statunitensi, colpiti dall'elevata inflazione.

Macy’s +7% Prende la strada opposta, la catena di grandi magazzini ha superato le aspettative nel terzo trimestre e ha alzato le previsioni per l’intero anno.

Palo Alto Networks  -5% La società di sicurezza informatica ha pubblicato solidi risultati nel primo trimestre, ma ha pubblicato linee guida sulla fatturazione per il secondo trimestre e l'intero anno inferiori alle stime. Il titolo ha segnato il record storico un mese fa.

Borse europee

Le Borse europee proseguono contrastate. EuroStoxx 50 +0,1%. A Milano, FtseMib -0,2%, resta a un soffio dai massimi dell'anno.

Dax +0,65%. Si mette in luce Siemens con un balzo del +6% alla borsa di Francoforte. Il gruppo leader mondiale nel settore manifatturiero/ingegneria ha chiuso l'esercizio 2023 con un utile netto record di 8,5 miliardi di euro, quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente.

Macrovariabili

Tornano gli acquisti sul mercato obbligazionario alla luce degli ultimi dati macro. Treasury Note decennale a 4,47%. La politica monetaria statunitense rimane al centro dell’attenzione, con una serie di interventi dei funzionari della Fed. La maggior parte di essi ha mantenuto la propria posizione secondo cui i tassi statunitensi sono destinati a rimanere più alti più a lungo.

In Eurozona: Bund decennale a 2,60%. BTP decennale  a 4,37%. Spread 177 pb, entrambi sui minimi da due mesi.

Cross Euro Dollaro a 1,087, in lieve rialzo. 

Oro a 1.971 dollari l’oncia, +0,6%. 

Petrolio Brent e WTI   -1,3%.

Bitcoin -3%, di nuovo sotto i 37.080 dollari.

Titoli Piazza Affari

Lunedì 20 Novembre staccano il dividendo i seguenti titoli: Banca Ifis  ) 1,20 euro, Banca Mediolanum   0,28 euro di acconto 2023; Danieli ordinarie 0,310 euro, risparmio 0,3307 euro; ENI  0,23 euro, seconda tranche 2023; Intesa Sanpaolo  0,1440 euro di acconto 2023; Mediobanca   0,85 euro; Poste   0,237 euro di acconto 2023; Recordati  0,57 euro di acconto 2023; Terna   0,1146 euro di acconto 2023.

A2a +2,5% tocca i massimi da due anni.

Leonardo +1,6% Ha annunciato l'avvio di un'offerta secondaria di una quota minoritaria della controllata Usa Leonardo DRS, pari al 6,3%, per un valore di circa 344,2 milioni di dollari ai prezzi di ieri.

Unicredit  ha toccato i nuovi massimi pluriennali. Secondo MF, sono entrati nel vivo i lavori per il rinnovo del Cda che sarà all'insegna della continuità. 

Diasorin -3% è la peggior blue chip.


 Team Soluzioni di Investimento

I professionisti del team Investment Solutions di Websim