WALLSTREET CONTRASTATA, SCENDE FIRST REPUBLIC BANK

 

Gli indici di Wall Street sono contrastati.  S&P500 +0,2%. Dow Jones +0,3%. Nasdaq -0,2%.

Il contesto di mercato rimane abbastanza instabile. L’indice Vix, che monitoria la volatilità, è in rialzo a 25,96 punti. 

Non sono previsti dati macroecomici di rilievo. Gli occhi sono puntati sulla decisione della Fed relativa ai tassi, che sarà annunciata mercoledì 22 marzo. 

Oggi è prevista anche l’audizione di Christine Lagarde, Presidente della Bce, al Parlamento Europeo. 

Titoli sotto la lente a Wall Street 

First Republic Bank -23%. Standard & Poor's ha tagliato il rating della banca. Settimana la scorsa, l’istituto, in crisi finanziaria, è stato salvato da un consorzio formato da 11 banche, che hanno messo a disposizione 30 miliardi di dollari di liquidità. 

Bed Bath & Beyond -14%. Gli azionisti saranno pronunciati a decidere sul piano di Reverse Stock Split. Il titolo oggi ha raggiunto il livello più basso da oltre 30 anni. 

Le borse dell’Europa recuperano terreno rispetto alla prima mattinata e si portano in territorio positivo.

EuroStoxx50 +0,6%. Dax di Francoforte +0,4%. A Milano, il Ftse Mib guadagna il +0,4%. 

La notizia del giorno è quella relativa a Credit Suisse, che è stata rilevata da UBS per 3 miliardi di franchi svizzeri.

Questa operazione ha comportato anche l'azzeramento dei bond AT1 per un totale di circa 16 miliardi di franchi. Secondo Janet Mui di RBC Brewin Dolphin l’eliminazione di questi bond “potrebbe portare in futuro a costi di finanziamento più elevati per le banche europee”. UBS ora perde quasi il 5%. 

Il caso Credit Suisse, che è stato preceduto dal fallimento della banca statunitense SVB, fa riflettere gli investitori in merito ad un possibile cambio di rotta della Fed, che finora ha costantemente aumentato i tassi per contenere l’inflazione.

“La BCE e la Fed potrebbero pensare di essere vicini ai loro obiettivi di politica monetaria. La Fed, in particolare, essendo più avanti in questo percorso, potrebbe avere più spazio per allentare i rialzi”, commenta Brad Tank di Neuberger Berman. 

Per la maggior parte degli economisti intervistati da Reuters, la Federal Reserve dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, o al limite lasciarli invariati. 

Macrovariabili

Si assesta il mercato obbligazionario. Il Treasury Note a dieci anni tratta 3,42%. 

Il rendimento del Bund è pari 2,09%.

Rimane forte il decennale italiano, il rendimento del BTP è pari a 3,98%, -6 punti base. 

Oro +0,7% a 1.988 dollari.

Euro dollaro  a 1,072.

Petrolio WTI riduce le perdite, ora tratta 66,64 dollari, -0,5%. Stamattina il prezzo ha toccato i minimi dal dicembre 2021, sulle preoccupazioni che la crisi delle banche e l’aumento dei tassi possano innescare una recessione e quindi ridurre i consumi. 

Bitcoin -0,3%

Titoli sotto la lente 

Salgono le utility, considerate azioni più sicure e stabili. Terna +1,6%. Italgas +1,3%. A2A +2,4%. Snam +1,7%.

Recuperano le banche. Unicredit +1,7%. Intesa Sanpaolo +2,2%. La crisi di Credit Suisse ha un impatto insignificante sul sistema bancario italiano. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a margine di un evento: "Riteniamo che le ripercussioni sul sistema bancario italiano siano sostanzialmente insignificanti".

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Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria