TITOLI SOTTO LA LENTE PRIMA DELL'APERTURA, BANCHE
Future dell’indice EuroStoxx50 -0,4%.
I mercati finanziari dell'Asia-Pacifico sono stamattina disomogenei, con poca o nulla propensione al rischio. Le materie prime sono quasi piatte. Nessuna tensione particolare sul mercato valutario.
L’indice Nikkei di Tokyo perde lo 0,3%, variazione della seduta che lo porta ad un bilancio settimanale provvisorio positivo dell’1,2%. Nessuna sorpresa dal dato sull’inflazione giapponese comunicato stanotte alle 00.30: in gennaio la crescita annuale è stata del +3,3%, in rallentamento dal +4,3% di gennaio. Meglio delle attese l’indice PMI manifatturiero di Jibun Bank, salito in marzo a 48,6. Lo yen si rafforza per il terzo giorno consecutivo: il cross è sui minimi da metà febbraio a 130,2.
L’Hang Seng di Hong Kong è in ribasso dello 0,4%, +2,2% la settimana ai prezzi precedenti la chiusura.
CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,3% (+1,7% la settimana).
Kospi di Seul +0,5% (+0,7% la settimana). La borsa dell’India è in lieve ribasso.
Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, soprattutto grazie alla spinta dei tech: protagonista della seduta, in quest’ultimo aggregato, Netflix +9%. Il Nasdaq è salito dell’1%. Meno brillante l’S&P500 +0,3%, soprattutto a causa delle società dell’energia e della finanza. Ancora sfiducia sulle banche regionali: First Republic Bank -7%.
Macrovariabili
Il mondo delle obbligazioni punta senza indugi alla fine della stretta monetaria. Il Treasury Note a due anni, il più sensibile ai provvedimenti della Federal Reserve, stamattina è a 3,78%, circa venti base in meno di ieri. CME Fed Watch Tool dà al 65% la possibilità di una conferma dei tassi al valore attuale nella prossima riunione del Federal Open Market Commitee. Questa percentuale era 40% all’inizio della scorsa settimana.
Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,37%, era 3,45% ieri.
Euro dollaro invariato a 1,083.
Oro a 1.989 dollari l’oncia, -0,2%.
Petrolio WTI invariato a 70 dollari il barile.
Trascurato anche Bitcoin, che ieri ha guadagnato il 3,4%, stamattina è a 28.300.
TITOLI
Enel . Il nuovo amministratore delegato potrebbe essere Luigi De Ferraris, manager di grande esperienza in ambito pubblico che ha lavorato nella società dell’elettricità fino al 2015. A scriverlo è stamattina la Repubblica. Quasi completamente azzerate le possibilità di una riconferma di Francesco Starace. Il testa a testa potrebbe essere tra De Ferraris e Stefano Donnarumma, oggi ceo di Terna .
Unicredit , Intesa Sanpaolo , Banco BPM . Nel suo secondo giorno di audizione al Congresso, ieri in serata, la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti a fornire altri supporti alle banche, nel caso ce ne sia bisogno. Nel testo letto il giorno precedente, nel corso dell'audizione al Senato, questo passaggio non c'era.
Intanto, i credit default swaps sui bond bancari a cinque anni restano in un’area che segnala tensione.
Generali . Unipol . Secondo IlSole24Ore, l’Ivass sta valutando la possibilità di prolungare il periodo di congelamento delle polizze di Eurovita.
Mediobanca ha comunicato che il 24 maggio si terrà il Capital Market Day, nel corso dell’evento sarà presentato il piano strategico per il triennio 2023-26.
Iren . Nell’aggiornamento del piano 2023-2030 ha aggiunto altri 200 milioni agli investimenti previsti raggiungendo quota 10,5 miliardi di euro.
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