Titoli sotto la lente a Piazza Affari, Campari e Fineco

Nikkei di Tokyo, +3%. La performance settimanale, a questi prezzi è dell’8,4%, la migliore dall’aprile del 2020. Il Pil del Giappone è aumentato dello 0,8% nel secondo trimestre del 2024,

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Giappone up

Quasi tutte le borse dell’Asia Pacifico salgono nel finale di seduta. Accelera nel finale il Nikkei di Tokyo, +3,3%. La performance settimanale, a questi prezzi è dell’8,8%, la migliore dall’aprile del 2020

Il Pil del Giappone è aumentato dello 0,8% nel secondo trimestre del 2024, secondo una prima stima del governo, grazie soprattutto a un forte rimbalzo della domanda interna. Gli economisti del consensus di Bloomberg si aspettavano un aumento più contenuto dello 0,6%, dopo il calo dello 0,6% del primo trimestre. I consumi privati, che avevano pesato molto sui calcoli del Pil nel primo trimestre, sono rimbalzati dell’1% tra aprile e giugno, beneficiando in particolare dei tagli fiscali decisi dal governo nel tentativo di combattere l'inflazione e degli aumenti salariali che stanno iniziando ad essere applicati dopo le trattative annuali di primavera. Crescono nel secondo trimestre gli investimenti delle imprese, sia residenziali (+1,6%) che non residenziali (+0,9%). Anche le esportazioni giapponesi, il cui calo nel primo trimestre è stato legato in particolare agli scandali nell'industria automobilistica locale, che hanno costretto Daihatsu (una filiale del gigante Toyota) a sospendere temporaneamente tutta la produzione in Giappone, hanno registrato una ripresa dell'1,4% nel secondo trimestre. Crescono dell'1,7% le importazioni nel Paese.

Per lo yen si profila la peggior seduta da maggio, il cross tratta a 149, un livello che potrebbe spingere qualche investitore a riaprire le strategie di indebitamento nella valuta giapponese. 

La borsa di Hong Kong è in rialzo dell’1,7%, il TAIEX di Taipei del 2%, il Kospi di Seul dell’1,7%. Sulla parità il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen.

Il governatore della banca centrale cinese si è impegnato a compiere ulteriori passi per sostenere la ripresa economica del Paese, pur avvertendo che non adotterà misure "drastiche". I media statali cinesi hanno pubblicato giovedì un paio di interviste con il governatore della Banca Popolare Cinese, Pan Gongsheng, dopo che gli indicatori chiave di luglio hanno suggerito che la crescita economica del Paese resta debole. La PBOC intensificherà gli sforzi per attuare efficacemente le politiche monetarie e finanziarie introdotte quest'anno, e ulteriori passi saranno compiuti in conformità con i requisiti del Consiglio di Stato, ha dichiarato Pan in un'intervista all'emittente statale China Central Television. Il mantenimento della stabilità dei prezzi e la promozione di una moderata ripresa dei prezzi sono considerazioni importanti, ha detto Pan, in un apparente riferimento ai rischi di deflazione che persistono.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future indice EuroStoxx50 +0,2%.

Il Ftse Mib di Milano ha chiuso mercoledì in rialzo dell’1%. Ieri la borsa tedesca era aperta, il Dax è salito dell’1,7%. 

Wall Street. 

S&P500 +1,6%, Nasdaq +2,3%.

I timori più estremi di recessione negli Stati Uniti si sono dissolti del tutto con i dati macroeconomici di ieri, l'economia si sta portando nella fase di normalizzazione, ad oggi così sembrerebbe: sono scese le obbligazioni e sono salite le azioni.

 Il valore delle vendite al dettaglio ha registrato in luglio un aumento che non si vedeva dall'inizio del 2023. La settimana scorsa, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione è stato il più basso dall'inizio di luglio. I dati sulle vendite di Walmart, colosso che vale quanto un dato macroeconomico, indicano inoltre che gli acquirenti stanno diventando più selettivi, ma continuano a spendere. "I consumatori sono diventati più esigenti nelle loro spese, dato che continuano ad affrontare prezzi e costi di finanziamento più elevati, ma gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio mostrano una continua disponibilità a spendere" - ha dichiarato Lydia Boussour, economista senior di EY, in una nota - "Ci aspettiamo una maggiore prudenza nella spesa nei prossimi trimestri, anche se non prevediamo una riduzione dei consumi”. Bank of America in una nota. "Il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione riportato oggi supporta la nostra opinione che un mercato del lavoro ancora solido stia sostenendo la spesa dei consumatori". 
L'industria manifatturiera, che rappresenta i tre quarti della produzione industriale totale, ha faticato, la produzione manifatturiera nello Stato di New York si è ridotta per il nono mese consecutivo, mentre l'attività nella regione della Fed di Filadelfia si è contratta per la prima volta da gennaio.

I dati di mercoledì avevano mostrato che i prezzi al consumo registrano in luglio un incremento anno su anno del 2,9%, da +3% di giugno: il consensus era +3%. Al netto delle componenti volatili, l'aumento è del 3,2% da +3,3% di giugno, attesa +3,2%. Rallenta la cosiddetta inflazione supercore, quella più difficile da rimuovere dal sistema. I consumatori sono sempre più selettivi e sono propensi al rinvio, soprattutto se si tratta di beni voluttuari. Complessivamente nessuna sorpresa, quindi si resta a quattro tagli dei tassi da qui a fine anno, ma si riduce l’urgenza, per cui meno probabilità attribuita all’ipotesi taglio di 50pb a settembre 

Indice VIX della volatilità ancora in calo a 15,3.

Macrovariabili

Rendimento del Treasury Note a dieci anni a 3,89%. Bund a 2,25%. BTP a 3,63%.

Euro a 1,098.

Petrolio WTI   a 78 dollari, Brent a 81 dollari. L'Opec + e l'Agenzia Internazionale per l'Energia hanno rivisto al ribasso le stime sulla domanda, ieri però, i dati sui consumi hanno contribuito a riportare su i prezzi. Per quanto riguarda l'offerta, l'attenzione resta sul possibile attacco dell'Iran, o dei suoi alleati, ad Israele. Sembra decollare il negoziato su una tregua a Gaza apertosi in queste ore in Qatar. 
In Cina, la produzione industriale anno su anno è salita del 5,1% in luglio, il consensus era +5,2%. Leggermente meglio delle attese anche il dato sulle vendite al dettaglio.

Oro a 2.453 dollari. I massimi storici sono stati avvicinati ma non c'è stato il superamento del record di metà luglio. Oggi i trader si aspettano tre tagli da un quarto di punto base negli Stati Uniti, a inizio settimana eravamo a un punto punto percentuale.

Bitcoin a 58.100 dollari, +2%, dal -4% di ieri.

Titoli

Amplifon . La danese Demant ha presentato ieri i dati del trimestre, il titolo è salito del 2%, le indicazioni sul business sono ottimistiche. 

Campari HSBC alza il giudizio a Buy.

Diasorin L'Agenzia svedese per la sanità pubblica ha fatto sapere di aver registrato il primo caso al di fuori dell'Africa della variante più pericolosa del vaiolo delle scimmie, che l'Oms ha dichiarato ieri un'emergenza sanitaria globale. In un comunicato l’Agenzia ha scritto: “Ad una persona è stato diagnosticato a Stoccolma il morbo causato dalla variante Clade 1. È il primo caso causato dal clade I ad essere diagnosticato al di fuori del continente africano”. Il ministro della Salute ha comunque detto che “non c'è motivo di allarmarsi”. Diasorin è attiva nella diagnostica di questa malattia in via di diffusione in Africa.

Fineco Bank Morgan Stanley alza il target price a 15,9 euro.

Recordati . La Casa Bianca ha annunciato un taglio generalizzato dei prezzi di una serie di farmaci a larga diffusione. Il provvedimento era atteso e non ci sono ricadute su Recordati.

Saiperm . Saudi Aramco avrebbe deciso di posticipare la gara per l’assegnazione di lavori di sviluppo del maxi giacimento di Zuluf, scrive stamattina la stampa specializzata. Pare che si tratti soltanto di un rinvio, il progetto resta valido e sarà avviato con qualche mese di ritardo. 

Stellantis (STLAM.MI) è stata citata in giudizio da alcuni azionisti negli Stati Uniti secondo i quali la casa automobilistica li avrebbe ingannati nascondendo l'aumento delle scorte e altre debolezze, prima di pubblicare risultati deludenti che hanno fatto scendere il prezzo del titolo. La denuncia depositata ieri presso il tribunale federale di Manhattan sostiene che Stellantis avrebbe gonfiato artificialmente il prezzo del titolo per gran parte del 2024 facendo valutazioni "eccessivamente positive" su scorte, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo.
"Questa causa è priva di fondamento e la società intende difendersi vigorosamente" ha detto Stellantis in una dichiarazione inviata via e-mail a Reuters

 


Marino Masotti

Caporedattore