Sulle Borse l'effetto negativo dell'automotive, cade Stellantis
I problemi di performance in Nord America e le difficoltà più ampie che sta attraversando il settore hanno spinto il gruppo italo francese a rivedere al ribasso la guidance annuale

Le borse dell’Europa sono zavorrate dalle società dell'auto, con l'indice Stoxx Automotive perde il -3,7%.
Indice EuroStoxx50 -0,6%. Ftse Mib -1,5%. Dax di Francoforte -0,4%
Poco mosso l’euro a 1,119 su dollaro.
Il petrolio rallenta, dopo che le nuove misure di sostegno al mercato immobiliare in Cina lo avevano spinto al rialzo. WTI a 68,2 dollari il barile, -0,1%.
BTP decennale 3,49%. Bund decennale tedesco a 2,17%.
Italia. Secondo le stime preliminari, a settembre l'inflazione, al lordo dei tabacchi, è rallentata al +0,7% su base annua (il livello più basso registrato da inizio anno), dal +1,1% del mese precedente. Lo ha comunicato stamattina l'Istat.
Si tratta di un risultato anche migliore delle previsioni degli analisti, che stimavano per l'Italia un'inflazione pari al +0,8%. La decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente alla frenata dei prezzi dei beni energetici. Sempre a settembre, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è scesa al +1,8% (dal +1,9% di agosto).
Regno Unito. Il PIL nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti, contro una previsione pari al +0,6%.
Titoli
Automotive. Stellantis -13%. I problemi di performance in Nord America e le azioni adottate per risolverli, uniti alle difficoltà più ampie che sta attraversando il settore automobilistico, hanno spinto il gruppo Stellantis a rivedere al ribasso la guidance annuale. La britannica Aston Martin crolla nel listino di Londra, -19%. Il produttore di auto di lusso ha ridotto gli obiettivi di produzione in termini di volumi: nel comunicato si parla di debolezza della Cina. Volkswagen -2,5%, ha aggiornato le previsioni per il 2024 "alla luce di un contesto di mercato difficile e di sviluppi inferiori alle aspettative iniziali. Approfondimento nella rubrica Fatti & Effetti.
Iveco -5,2%. Pirelli -2%.
Nexi -2%.
Saipem poco mossa. Equita ha alzato il target price a 2,30 euro.
STM -2,3%. Kepler-Cheuvreux ha ridotto il target price da 47 a 42 euro.
TIM -0,3%, MFE -1,9%. Il gruppo francese Vivendi ha impegnato le quote detenute nelle due società, nell'ambito di un finanziamento del valore nominale di 2 miliardi di euro sottoscritto con cinque banche per rimborsare i suoi obbligazionisti nel caso il progetto di scissione del gruppo francese andasse in porto. Una fonte vicina al gruppo ha precisato sabato che la proprietà delle azioni resta di Vivendi e che continuerà ad averne piena disponibilità: mantiene i diritti di voto e gli accordi non pregiudicano eventuali vendite.
UniCredit sulla parità. JP Morgan ha alzato il target price a 50 euro. La banca investirà in modo significativo per riqualificare 600 dipendenti che saranno in gran parte trasferiti nelle filiali, per potenziare la strategia commerciale delle rete, hanno riferito due fonti a Reuters. Secondo indiscrezioni, l'amministratore delegato Andrea Orcel ha partecipato a una riunione virtuale tenutasi venerdì con l'amministratore delegato designato di Commerzbank Bettina Orlopp. Un’acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit presenta più vantaggi che svantaggi, secondo quanto riferito da Lars Feld, consigliere economico del ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, in un'intervista a Il Sole 24 Ore di domenica.
Al di fuori del paniere principale
Intermonte +0,3%. Per l'Opa su Intermonte "abbiamo già avuto adesioni irrevocabili per il 69%, oltre due terzi del capitale", ha detto l'amministratore
delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, a margine di un evento.
Rai Way +1,3%. La Rai e il fondo F2i potrebbero firmare presto un protocollo d'intesa volto a studiare la possibile fusione tra Rai Way e la rivale EI Towers, in cui MFE-MediaForEurope è azionista di minoranza al 40%. Lo riferisce il Corriere della Sera di domenica.
Regno Unito
Rightmove -2,8%. La società del FTSE 100, che gestisce il più grande portale immobiliare online del Regno Unito, ha respinto una proposta di acquisizione da 8,29 miliardi di dollari (rivista al rialzo) dalla società immobiliare australiana REA Group.