Borse dell'Asia in calo dopo la 4° settimana al rialzo di WallStreet
Gaza. I media internazionali danno come molto probabile un allungamento della tregua tra Hamas e Israele

Le borse dell’Asia Pacifico scendono nel finale della prima seduta della settimana a cavallo tra novembre e dicembre.
Indice Nikkei di Tokyo -0,5%. Lo yen si rafforza, cross a 149 su dollaro.
In ottobre, i prezzi dei servizi alle imprese in Giappone sono aumentati del 2,3% anno su anno. Al netto delle imposte sul valore aggiunto, è l’incremento più forte da oltre tre decenni. Il dato si stanotte mette in dubbio le previsioni sull’andamento dell’inflazione rilasciate anche di recente dalla Banca del Giappone. L’indice dei prezzi alla produzione dei servizi è un indicatore che misura i costi di una serie di servizi forniti dalle imprese ad altre imprese e ad enti governativi. La pubblicità su Internet, gli alberghi e il software hanno registrato gli incrementi di prezzo più alti, rispetto all'anno precedente.
Le borse della Cina sono in ribasso. Hang Seng di Hong Kong -0,3%. CSI 300 dei listini di di Shanghai e Shenzhen -0,7%. Taiex di Taiwan -0,7%.
Scendono le società del settore immobiliare dopo gli ultimi sviluppi della crisi della casa e del mattone. Le autorità cinesi hanno dichiarato di aver hanno aperto un'indagine penale sull'attività di gestione del denaro di Zhongzhi Enterprise. La società finanziaria, attiva anche nel prestito, ha rivelato nei giorni scorsi un ammanco di 36,4 miliardi di dollari. I profitti delle aziende industriali cinesi sono aumentati del 2,7% rispetto a un anno fa in ottobre, ha comunicato l'Ufficio Nazionale di Statistica stanotte. Il ritmo è diminuito ed è significativamente più basso di quello di settembre (+11,9%) e di agosto (+17%). Per i primi 10 mesi del 2023, i profitti sono scesi del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un leggero calo rispetto al -9% dei primi nove mesi.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso. Future EuroStoxx50 -0,3%.
Venerdì l’indice FtseMib di Milano ha chiuso in rialzo dello 0,7%.
A Wall Street, la mezza seduta di venerdì si è chiusa con l’S&P500 invariato, +1% è il bilancio settimanale. Il benchmark della borsa degli Stati Uniti ha guadagnato da inizio mese l’8,7%, +11% il Nasdaq . Gli investitori si stanno esponendo al rischio: il Wall Street Journal riporta che l’ETF Invesco QQQ sul Nasdaq 100 ha registrato nella settimana conclusa il 13 novembre il record di afflussi Ma c’è anche un altro record, quello dei fondi monetari a breve e brevissimo termine: gli strumenti quasi cash sono arrivati a 5.700 miliardi di dollari di masse.
Gaza. I media internazionali danno come molto probabile un allungamento della tregua.
Macrovariabili
Treasury Note a dieci anni a a 4,49%.
Governativi europei. Bund a 2,65%. BTP a 4,38%.
Euro dollaro in apprezzamento a 1,094.
Oro in rialzo a 2.013 dollari.
Petrolio WTI in calo a 75 dollari il barile, -1%. Brent a 80 dollari.
Bitcoin a 37.300 dollari, -0,7%.
