PRIMA LA FED, POI I CONTI DI META: ENTUSIASMO A WALLSTREET ED IN BORSA

Future Europa +0,6%

Le comunicazioni della Federal Reserve, perlopiù in linea con le aspettative, non hanno cambiato il tono dei mercati: le borse salgono, i tassi ed il dollaro scendono.

Ieri l’S&P500 ha chiuso in rialzo dell’1% ed il Nasdaq del 2%, sulla parità il Dow Jones . 

Il future dell’indice EuroStoxx50 guadagna lo 0,7%. Salgono ancora i future di WallStreet.

In Asia Pacifico, nel finale di seduta, Nikkei di Tokyo +0,2%. Hang Seng di Hong Kong +0,4%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,4%. Il Kospi di Seul sale dello 0,8% nel giorno della pubblicazione dei dati sull’inflazione. In gennaio, i prezzi al consumo sono saliti in Corea del Sud del +5,2%, in accelerazione dal +5% di dicembre, il consensus era +5%.

La borsa di Mumbai resta zavorrata dalla discesa dei titoli della galassia Adani e segna un calo dello 0,3% all’indomani della presentazione della legge di bilancio. Il governo di Narendra Modi punta per l’anno fiscale che inizia ad aprile ad una crescita del PIL del +6,5%, di gran lunga tra le più alte anche nel contesto delle economie in via di sviluppo, con un deficit fiscale al 5,9% e un aumento del 33% delle spese in conto capitale. Il ministro delle finanze Nirmala Sitharamana ha ricordato che l’economia indiana è cresciuta di dieci volte in 25 anni. Ancora nel 2008 solo il 17% degli indiani possedeva un conto in banca: ora lo hanno quasi tutti.

Nel dopoborsa di WallStreet, Meta ha dato un importante contributo al proseguimento del rally. Insieme a dati del trimestre superiori alle aspettative, la società ha annunciato un piano di buyback da quaranta miliardi di dollari. Il Ceo Mark Zuckerberg, nel commento alle previsioni, ha detto che il 2023 sarà l’anno dell’efficienza. Il titolo è arrivato a guadagnare il +18%.

Macrovariabili

Il Treasury Note a dieci anni si è rafforzato a 3,40% di rendimento, dieci punti base in meno di ieri.

L’indice del dollaro è sceso sui minimi da aprile ed il cross euro dollaro è arrivato a 1,102.

La Federal Reserve ha alzato i tassi per l’ottava volta consecutiva, portandoli nell’intervallo 4,25%-4,50%. L’aumento di 25 punti base è in linea con le previsioni. La banca centrale afferma che il processo di discesa dell’inflazione è iniziato, per cui, “l’ampiezza di futuri rialzi” sarà decisa nel corso dell’anno, in funzione degli eventi e dei dati dati in arrivo. I vertici della Fed hanno finora ipotizzato tassi che raggiungano una vetta del 5%-5,25% quest’anno, livello che oggi implica altri due rialzi da 25 punti base. Abbiamo ancora lavoro da svolgere e non ci fermeremo finchè non sarà completato”, ha dichiarato il presidente Jerome Powell nella conferenza stampa al termine del meeting. Il mercato del lavoro rimane “robusto”  e l’inflazione è tuttora “ben oltre” i target desiderati.

Le indicazioni di Powell sui segnali di rallentamento dell’economia hanno depresso il petrolio. Il Brent e il WTI ieri hanno chiuso in calo del -3%, stamattina rimbalzano.

Oro a 1.953 dollari l’oncia, massimo dalla scorsa primavera.

Bitcoin a 23.850 usd, quarta seduta consecutiva di rialzo e prezzo sui massimi da agosto.

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