PIAZZA AFFARI ACCELERA, A WALLSTREET RIMBALZANO LE BANCHE REGIONALI

La borsa degli Stati Uniti supera lo spavento dei crack bancari e sale di slancio. S&P500 +1,9%. Nasdaq +2,3%.

In febbraio, l'inflazione USA segna un rialzo del 6%, in frenata dal +6,4% di gennaio, il dato è in linea con le aspettative e il più basso da settembre 2021. Al netto delle componenti volatili, parliamo quindi dell'inflazione di riferimento (core), il mese scorso l'incremento anno su anno è stato del 5,5%, da +5,6%, contro il +5,5% del consensus.

Buona parte dell'aumento è da imputare alla componente affitti, quella che da mesi è scatenata. Complessivamente, il dato di oggi mostra che l'inflazione è appiccicosa e scende pochissimo, dall'altra parte, non ci sono le brutte sorprese viste nei mesi scorsi. Alla luce di questa indicazione, sale l'ipotesi di un rialzo dei tassi da 25 punti base, viene meno quella di uno stop temporaneo alla stretta monetaria.

Questa mattina il mercato future prezzava ben 75 pb di taglio per la fine dell’anno. "Una assunzione forte a meno di pensare ad una crisi finanziaria vera e propria", commenta MPS Capital Services.

Titoli Wall Street

Protagonisti della seduta i titoli delle banche regionali. First Republic Bank +60%, dal -61% di ieri. PacWest Bancorp +40%. Western Alliance Bancorp +20%.

Salgono anche le grandi banche, come Bank of America +5%, Citigroup +6%.

Le aspettative di una discesa dei tassi portano su Meta +5% e Nvidia +4,5%.

Macrovariabili

E' cambiato in poche ore lo scenario. Ora i tassi di mercato tornano a salire, un aggiustamento dopo i movimenti vorticosi delle ultime tre sedute.
Treasury Note a dieci anni tratta a 3,63%. +4 punti base. Il due anni si porta a 4,30%, +35 punti base.

Il Bund a dieci anni scambia a 2,41%, +15 punti base. BTP decennale a 4,25%.

L’euro dollaro perde lo 0,1% a 1,072. 

Il petrolio WTI è in calo dello 0,5% a 74 dollari il barile, ieri -2,4%.

Gas USA piatto. Gas Europa -9% a 44,50 euro/mwh.

Oro in ribasso dello 0,7% a 1.903 dollari. 

Bitcoin in rialzo del +7% a 25.900 dollari, ieri +12%, prezzo sui massimi da giugno. L'intervento delle Autorità USA è stato letto come un aiuto a tutto il sistema cripto.

Le borse dell'Europa accelerano. FtseMib +2,4%. Indice EuroStoxx50 +2,2%. Dax di Francoforte +2%.

Titoli Piazza Affari

Tutte in rialzo le 50 blue chip del FTSEMIB.

Le banche azzerano le perdite di stamattina. Unicredit +3,2%.

Generali +4%, chiude il 2022 con l'utile operativo più alto di sempre, su dell'11% su base annua a 6,51 miliardi, meglio delle aspettative. Il risultato operativo Vita sale del 25% a 3,52 miliardi, quello Danni cresce dell'1,7% a 2,70 miliardi, mentre cala del 9,6% quello di Asset & Wealth Management, a 972 milioni.
Il board ha proposto un dividendo per azione di 1,16 euro, in aumento rispetto a 1,07 distribuiti l'anno scorso.
Generali conferma una posizione di capitale estremamente solida, con il Solvency ratio a 221% dal 227% di fine 2021. Nel corso dell'anno, l’evoluzione del Solvency ratio è stata sostenuta dal forte contributo della generazione normalizzata di capitale e da positive varianze economiche, che hanno solo in parte compensato gli impatti derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dai movimenti di capitale. La società ha confermato tutti gli obiettivi del piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth".

Iveco +3,7%. 

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Marino Masotti

Caporedattore