LE BORSE SUPERANO LO SCOTTO DELLE BANCHE E SALGONO
Gli indici di Wall Street salgono. S&P500 +0,7%. Dow Jones +1,2%. Nasdaq +0,3%.
Non sono previsti dati macro-economici di rilievo. Gli occhi sono puntati sulla decisione della Fed relativa ai tassi, che sarà annunciata mercoledì 22 marzo. Per la maggior parte degli economisti intervistati da Reuters, la Federal Reserve dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, o al limite lasciarli invariati.
Christine Lagarde, Presidente della Bce, ha parlato alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo. “Stiamo monitorando da vicino gli sviluppo di mercato, e siamo pronti a rispondere, se necessario, per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria dell’area euro”.
Ogni decisione sarà presa sulla base di un’attenta valutazione dell’andamento del contesto economico: “L'elevato livello di incertezza rafforza l'importanza di un approccio legato ai dati per le nostre decisioni sui tassi ufficiali".
In merito agli acquisti ha riferito che “la riduzione del portafoglio del programma di acquisto di attività (App) fa parte della nostra normalizzazione della politica monetaria”. Il consiglio direttivo “rivaluterà regolarmente il ritmo per garantire che rimanga coerente con la strategia e l'orientamento generale della politica monetaria, per preservare il funzionamento del mercato e mantenere un fermo controllo sulle condizioni del mercato monetario a breve termine”. Per quanto riguarda il sistema bancario, la Banca Centrale Europea sarà pronta ad intervenire, nel caso in cui le banche avessero bisogno di liquidità.
Titoli sotto la lente a Wall Street
First Republic Bank -23%. Standard & Poor's ha tagliato il rating della banca. Settimana la scorsa, l’istituto, in crisi finanziaria, è stato salvato da un consorzio formato da 11 banche, che hanno messo a disposizione 30 miliardi di dollari di liquidità.
Bed Bath & Beyond -14%. Gli azionisti saranno pronunciati a decidere sul piano di Reverse Stock Split. Il titolo oggi ha raggiunto il livello più basso da oltre 30 anni.
Le borse dell’Europa si portano in territorio positivo.
EuroStoxx50 +1,6%. Dax di Francoforte +1,2%. A Milano, il Ftse Mib guadagna il +1,7%.
La notizia del giorno è quella relativa a Credit Suisse, che è stata rilevata da UBS per 3 miliardi di franchi svizzeri.
Questa operazione ha comportato anche l'azzeramento dei bond AT1 per un totale di circa 16 miliardi di franchi. Secondo Janet Mui di RBC Brewin Dolphin l’eliminazione di questi bond “potrebbe portare in futuro a costi di finanziamento più elevati per le banche europee”. UBS ora perde quasi il 5%.
Macrovariabili
Si assesta il mercato obbligazionario. Il Treasury Note a dieci anni tratta 3,44%.
Il rendimento del Bund è pari 2,08%.
Rimane forte il decennale italiano, il rendimento del BTP è pari a 3,95%, -9 punti base.
Oro si porta sulla parità a 1.974 dollari.
Euro dollaro a 1,072, +0,5%.
Petrolio WTI riduce le perdite, ora tratta 66,40 dollari, -0,8%. Stamattina il prezzo ha toccato i minimi dal dicembre 2021, sulle preoccupazioni che la crisi delle banche e l’aumento dei tassi possano innescare una recessione e quindi ridurre i consumi.
Titoli sotto la lente
Salgono le utility, considerate azioni più sicure e stabili. Terna +1,7%. Italgas +2,4%. A2A +4%. Snam +1,4%.
Recuperano le banche. Unicredit +3%. Intesa Sanpaolo +4%. La crisi di Credit Suisse ha un impatto insignificante sul sistema bancario italiano. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a margine di un evento: "Riteniamo che le ripercussioni sul sistema bancario italiano siano sostanzialmente insignificanti".
Scende Diasorin -3,5%
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