L'economia italiana batte la fiacca, sale Piazza Affari e scende lo spread
Il settore manifatturiero italiano si è contratto a novembre per l'ottavo mese consecutivo, in un contesto di persistente calo della produzione e dei nuovi ordini

Le borse dell'Europa sono in rialzo dopo la serie di indicazioni sull'andamento dell'economia nella zona euro. Indice FtseMib +0,5%, sui massimi da quindici anni.
Dax di Francoforte +0,7%. EuroStoxx50 +0,5%.
Eurozona. A novembre l'ampia flessione dell'attività manifatturiera della zona euro si è leggermente attenuata, ma il settore è rimasto profondamente radicato in territorio di contrazione, spingendo le fabbriche a ridurre il personale per il sesto mese consecutivo. L'indice finale dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, Pmi) della zona euro, elaborato da S&P Global, è salito a novembre a 44,2 da 43,1 di ottobre, oltre la stima preliminare di 43,8.
"Il mese di novembre non è stato dei migliori, e questo non si riferisce solo al meteo, ma anche alla situazione del settore manifatturiero della zona euro", ha detto Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank. "Certo, quasi tutti i sottoindici si sono risollevati un po'. Tuttavia, i miglioramenti sono per lo più timidi e mancano del dinamismo necessario per suggerire una tendenza al rialzo", ha affermato de la Rubia.
L'indagine ha suggerito che i dirigenti delle fabbriche non si aspettano una grande ripresa, dato che gli organici sono stati nuovamente ridotti. L'indice dell'occupazione è sceso ai minimo da agosto 2020, all'apice della pandemia di Covid-19.
Queste indicazioni sulla crescita, insieme al calo vistoso dell'inflazione, aumentano le aspettative d un taglio dei tassi da parte della BCE nel 2024.
Italia. Il settore manifatturiero italiano si è contratto a novembre per l'ottavo mese consecutivo, in un contesto di persistente calo della produzione e dei nuovi ordini nella terza economia della zona euro. L'indice Hcob Global Purchasing Managers' Index (Pmi) per il settore manifatturiero italiano è sceso a 44,4 da 44,9 a ottobre, scendendo ulteriormente sotto la soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione, nella lettura più bassa da giugno. Un sondaggio Reuters condotto tra 14 analisti aveva indicato un aumento a 45,3.
Istat ha rivisto in marginale rialzo i dati sul Pil del terzo trimestre dell'nno, confermando la sostanziale stagnazione dell'economia italiana dopo la netta contrazione vista nella seconda frazione. Secondo i dati definitivi diffusi stamani, nel periodo luglio-settembre il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario, ha mostrato un`espansione dello 0,1% sia a livello congiunturale (da -0,4% nel secondo trimestre) che tendenziale (da +0,4%). Nella Nadef il governo Meloni ha fissato l'obiettivo di crescita per quest'anno allo 0,8%, abbassandolo dall'1% precedentemente stimato.
Future a Wall Street in lieve rialzo. Ieri il Dow Jones ha terminato in rialzo dell’1,5%, su nuovi massimi dell’anno. Nasdaq -0,2%.
Macrovariabili
Treasury Note a dieci anni a a 4,33%.
Bund decennale a 2,41%. BTP decennale a 4,15%, sui minimi da agosto. Spread a 173 punti base.
Euro dollaro a 1,0890. Ieri il cross ha perso lo 0,7%.
Oro +0,5% a 2.045 dollari.
Greggio Brent e WTI poco mosso. Il taglio aggiuntivo alla produzione deciso ieri dall’Opec+ ha mosso i prezzi all’insù solo negli attimi successivi all’annuncio. Nel corso della serata si è fatto largo lo scetticismo sulle capacità del cartello di tenere fede all’impegno.
Bitcoin in rialzo del 2% a 38.570 dollari.
Titoli Piazza Affari
Tenaris +1,7%. StM +1,8%. CNH Industrial +2,5%. Prysmian +2%.
Generali in lieve calo. KBW taglia il giudizio a Market Perform.
Intesa Sanpaolo +1% Il requisito Srep da rispettare complessivamente in termini di Cet1 per il 2024 è pari a 9,32%.
Unicredit . Sui giornali si dà conto delle dichiarazioni dei due ceo delle due più grandi banche italiane rilasciate ieri nel corso di un evento. Entrambi, sono a favore di aggregazioni transfrontaliere. In questo momento però, sono più interessanti i riacquisti di azioni proprie.
Technogym +7% a 8,55 euro. Nif Holding ha chiuso il reverse accelerated bookbuilding per l'acquisto di circa 8,8 milioni di azioni Technogym al prezzo di 9,2 euro. Lo dice in una nota JP Morgan, bookrunner dell'operazione. Nif Holding, controllata di Neom investment fund, ha anche sottoscritto un contratto derivato per acquistare ulteriori 3,3 milioni circa di azioni. Il valore complessivo dell'operazione è di circa 111,1 milioni. Al completamento dell'operazione Nif avrà una quota del 6% del capitale di Technogym e il 4,5% dei diritti di voto.
