In rialzo le borse della Cina, nella scia di WallStreet
Gli organi di governo della Cina hanno deciso di aumentare il deficit di bilancio del 2023 a circa il 3,8% del prodotto interno lordo, una misura in grado di dare sostegno all'economia

Le borse della Cina e del Giappone salgono questa mattina in Asia.
L’Hang Seng di Hong Kong guadagna l’1,1% e il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen lo 0,5%, il Taiex di Taipei lo 0,5%.
Il rialzo arriva all’indomani di una serie di iniziative a sostegno della crescita prese dalle autorità di Pechino. Il governo ha approvato un piano di aumento del deficit di bilancio del 2023 a circa il 3,8% del prodotto interno lordo, ottanta punti base sopra la soglia considerata da anni un limite invalicabile. L’agenzia di stampa Xinhua - ha riferito che il piano prevede l'emissione di debito sovrano aggiuntivo del valore di 1.000 miliardi di Yuan (137 miliardi di dollari) nel quarto trimestre: le risorse andranno a sostenere i soccorsi in caso di disastri e il settore delle costruzioni.
Le modifiche al bilancio sono solo alcune delle decisioni annunciate ieri dal Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo al termine di una riunione durata due giorni. L’organo legislativo ha estromesso Li Shangfu dal ruolo di ministro della Difesa e ha privato l'ex ministro degli Esteri, Qin Gang dal suo ruolo di consigliere di Stato. Il Comitato permanente ha nominato Lan Fo an, ministro delle Finanze in sostituzione di Liu Kun. Ieri c’è stato anche un gesto simbolico rilevante, il presidente Xi Jinping ha visitato per la prima volta da quando è in carica, la banca centrale.
L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dell’1%. La borsa dell’India ha aperto in rialzo, BSE Sensex +0,2%.
In calo l’indice Kospi di Seul (-0,4%) e l’S&P ASX200 di Sidney (-0,1%).
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice EuroStoxx50 +0,1%. Alle 11 esce l’indice IFO sulle aspettative di analisti e imprenditori tedeschi.
Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, S&P500 +0,7%. Tutti e undici gli indici settoriali sono saliti. Nasdaq +0,9%.
Nel dopoborsa hanno diffuso i risultati del trimestre due colossi del tech.
Microsoft (+6% nel dopoborsa) ha registrato un utile per azione di 2,99 dollari ,contro i 2,65 dollari attesi dagli analisti. Ricavi pari a 56,52 miliardi di dollari contro i 54,50 miliardi previsti. Il fatturato per il secondo trimestre fiscale è stimato compreso tra 60,4 e 61,4 miliardi di dollari, una crescita del 15%. Nel primo trimestre dell’anno fiscale i ricavi sono cresciuti di quasi il 13%. L'utile netto, pari a 22,29 miliardi di dollari, è aumentato del 27%. Il segmento Intelligent Cloud di Microsoft ha prodotto un fatturato di 24,26 miliardi di dollari, in crescita del 19% e meglio delle attese. La sola Azure, la business unit di riferimento per il cloud, ha chiuso il trimestre con una crescita del 29% dei ricavi, sopra le aspettative. La società si aspetta che la crescita di Azure a valuta costante rimanga stabile rispetto al secondo trimestre fiscale, che dovrebbe attestarsi tra il 26% e il 27%, con un crescente contributo dell'intelligenza artificiale.
Alphabet (-5% nel dopoborsa), chiude il trimestre sopra le attese, con i ricavi che tornano a crescere a doppia cifra, segnando un +11% a 76,69 miliardi di dollari. L'utile e' invece balzato del 42% a 19,7 miliardi, superando le previsioni del mercato. I ricavi della divisione cloud si sono attestati a 8,41 miliardi, meno degli 8,64 miliardi su cui scommettevano gli analisti.
Macrovariabili
Il petrolio Brent e WTI è arrivato ieri alla terza seduta consecutiva di ribasso.
Oro a 1.973 dollari l’oncia, più o meno i livello di ieri.
Treasury Note a dieci anni a 4,83% di tasso di rendimento.
BTP decennale a 4,82%. Bund a 2,83%. Spread a 198 punti base.
Euro dollaro in lieve rialzo a 1,060, ieri -0,8%.
Bitcoin a 34.000 dollari, +1%. Ieri ha toccato quota 35mila per la prima volta da maggio 2022.
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