Il rialzo non si ferma, da WallStreet passa all'Asia Pacifico
Il Giappone ha annunciato stanotte un piano di sostegno equivalente a 106 mld euro. Il provvedimento prevede un taglio fiscale di 40.000 yen (250 euro) a contribuente,

La Fed lascia tutto come aveva trovato e non disturba il rimbalzo dei mercati finanziari. Ieri è arrivata la terza seduta consecutiva a Wall Street e stamattina le borse dell’Asia Pacifico salgono.
Il Nikkei di Tokyo guadagna l’1,1% e il cross dollaro yen arretra per il secondo giorno a 150.4.
Il Giappone ha annunciato stanotte un piano di sostegno da 106 mld euro. Il provvedimento prevede un taglio fiscale di 40.000 yen (250 euro) a contribuente, mentre ulteriori 1.000 miliardi di yen saranno stanziati per restituire 70.000 yen alle famiglie a basso reddito. Altre misure includono sovvenzioni per abbassare i prezzi della benzina e le bollette energetiche, oltre a un piano di riqualificazione di alcune categorie di lavoratori. La crescita dei salari reali non riesce a tenere il passo con l’inflazione.
Borse della Cina. CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,1%. Hang Seng di Hong Kong d+0,9%.
Indice Kospi di Seul +1,7%. Il tasso d'inflazione della Corea del Sud è aumentato per il terzo mese consecutivo in ottobre, con un incremento dell'indice dei prezzi al consumo del 3,8% su base annua. Il dato è superiore al 3,6% previsto dagli economisti intervistati da Reuters e al 3,7% di settembre. La lettura segna il terzo mese consecutivo di aumento del tasso di inflazione nel Paese, dopo aver toccato un minimo di 25 mesi del 2,3% a luglio.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future EuroStoxx50 +0,7%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha guadagnato lo 0,9%.
Novembre è iniziato in rialzo a Wall Street. Nasdaq +1,6%.
Il Federal Open Market Committee si è concluso con la prevista conferma del costo del denaro sui livelli attuali, ribadendo con voto unanime il riferimento per i Fed Fund in un range tra 5,25% e 5,50%. Si tratta comunque del livello più elevato dal 2001. Intanto l'economia Usa ha disatteso le previsioni che ne prevedevano un rallentamento. Rispetto all'ultimo meeting dell'istituto centrale, il 20 settembre, le statistiche macro sono risultate migliori del previsto sia a livello di crescita sia a livello di mercato del lavoro. Nella conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha detto che la strada da compiere per riportare i prezzi all'obiettivo del 2% è “ancora lunga”. I prezzi restano elevati e "restiamo attenti ai rischi", ha detto Powell, sottolineando che alla luce di quanta strada è stata fatta, la Fed può muoversi con cautela. "Continueremo a monitorare i dati economici e siamo pronti ad aggiustare la politica monetaria se appropriato a fronte di rischi che potrebbero impedire il raggiungimento del target di inflazione del 2%", ha spiegato ribadendo ancora una volta l'impegno della banca centrale a riportare l'inflazione al 2%. Il presidente della Fed ha quindi scartato di un possibile taglio dei tassi: "non ci pensiamo e non ne parliamo. La domanda che ci poniamo è se dovremmo alzare ancora”.
Macrovariabili
Treasury Note a 4,73%, circa venti punti base in meno di ieri. Torna a scendere il differenziale tra il governativo a dieci anni e quello a due anni, a -23 punti base.
Il mercato obbligazionario dell’Europa si è mosso meno. Bund a 2,76%, -4 punti base. BTP decennale a 4,72%, -5 punti base.
Euro dollaro in apprezzamento a 1,059.
Petrolio Brent e WTI +1%.
Bitcoin in ribasso dello 0,5% a 35.300 dollari, ieri +2,2% sui massimi da maggio 2022.
Titoli Piazza Affari
Tenaris ha chiuso il terzo trimestre con un miliardo di dollari di Ebitda, circa cinquanta milioni in più delle aspettative del consensus. Le vendite sono salite dell’8% a 3,24 miliardi di dollari, in linea con le stime degli analisti. L’utile netto è circa cento milioni di dollari sotto le aspettative, a 545 milioni.