I GUAI DI CREDIT SUISSE ARRIVANO A WALLSTREET, FUTURE IN RIBASSO
La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire in ribasso. Prima della pubblicazione del dato sui consumi di febbraio il future dell'indice S&P500 perde l'1,5%. Future Nasdaq -1,6%.
Lo scorso mese, le vendite al dettaglio dovrebbero aver registrato un incremento dello 0,2%, in forte rallentamento da gennaio, quando l'aumento fu del +3%. Un incremento ancora più basso darebbe evidenza del buon funzionamento della cinghia di trasmissione della politica monetaria: da tempo la Federal Reserve opera per ottenere un raffreddamento dei consumi, per il momento rimasti su buoni livelli, nonostante l'aumento del carovita.
La Federal Reserve, secondo quanto riporta Bloomberg, vuole rivedere le regole alle quali le banche non sistemiche devono sottostare. Si va da un innalzamento dei ratio sulla liquidità all’introduzione di stress test annuali, come avviene per le banche sistemiche, quelle con attivi totali superiori ai 250 miliardi di dollari. Il Wall Street Journal riporta che alcuni fondi hedge creditori di Silicon Valley Bank si sono consorziati in vista dell'asta che il commissario potrebbe decidere di avviare più avanti. Alcuni rami d'azienda della banca dell'area di San Francisco sono ritenuti di grande valore.
Titoli
Scendono nel preborsa le grandi banche. Citigroup -3%, Bank of America -3%.
First Repubblic Bank è in intorno alla parità , dal +10% di questa mattina.
Meta Platforms -2%. Citigroup conferma il giudizio Buy, il target price a 260 dollari.
Drastico peggioramento delle borse europee dopo un avvio tranquillo.
Ftse Mib -3,4%. EuroStoxx 50 -3%.
Tremano di nuovo le banche, travolte dalla caduta di Credit Suisse , il titolo perde il 23% e tocca i minimi storici. La Saudi National Bank, uno dei soci di rilievo del gruppo finanziario, ha escluso la possibilità di offrire assistenza ulteriore. BNP Paribas, a Parigi, è in calo del 12%
Alla vigilia delle comunicazioni della BCE sui tassi, in Europa, tornano in evidenza le notizie riguardanti l'inflazione. In Francia i prezzi al consumo a perimetro annuo sono stati rivisti al rialzo a 7,3% rispetto al 7,0% di gennaio, in parte a causa dei prezzi più alti degli alimentari. E’ quanto emerge dai dati finali diffusi dall'istituto di statistica nazionale Insee. Secondo il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire l'inflazione dovrebbe raggiungere il picco quest'estate e poi scendere.
Stamattina Reuters ha scritto che la BCE ignorerà i pericoli di stress finanziari venuti alla luce negli Stati Uniti, resta quindi molto probabile un incremento di cinquanta punti base del costo del denaro.
Macrovariabili
Il Treasury Note a dieci anni si porta a 3,51%, -15 punti base. BTP decennale a 4,15%. Bund tedesco , a 2,21%, -18 punti base.
L’euro dollaro cade a 1,057
L’oro è in rialzo dell'1%.
Il petrolio Brent e WTI perde quasi il 2%. Nel suo bollettino mensile diffuso ieri, l’Opec + ha aggiornato le previsioni sulla domanda di greggio nel mondo per il 2023. Non ci sono variazioni di rilievo, a livello complessivo, rispetto al mese scorso, ma sono diverse le assunzioni su Cina e paesi dell’OCSE: la domanda della prima è stata leggermente rivista al rialzo, la seconda al ribasso.
Bitcoin si apprezza per il quinto giorno consecutivo ed arriva a sfiorare quota 25.000 dollari.
Titoli
Tenaris -4%, FinecoBank -7%. Tim -1%. Unicredit -7%. Saipem -7%. Banco BPM -6%.
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