Euforia alle borse di Shanghai e Shenzhen, depresso il Nikkei di Tokyo

CSI 300 +6,5%, la variazione giornaliera più forte degli ultimi nove anni. La domanda di azioni cinesi è così forte che diversi broker locali hanno registrato ritardi nell'elaborazione degli ordini

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Cina up

L’ultima seduta del mese e del trimestre è del tutto disomogenea in Asia Pacifico: continuano a galoppare le borse della Cina e segna un forte ribasso l’azionariato del Giappone.

Nell’ultima sessione prima di una settimana di vacanza, l’indice CSI 300 delle borse di Shanghai e Shenzhen guadagna il  6,5%, la variazione giornaliera più forte degli ultimi nove anni. Settembre si chiude con un  rialzo del 18%.

L’Hang Seng di Hong Kong è in rialzo del 3,3%, +18,3% il mese..

In coda a quel che è stato deciso a Pechino la scorsa settimana, tre delle maggiori città cinesi hanno allentato nel fine settimana le regole per gli acquisti di case, la banca centrale cinese ha poi abbassato i tassi ipotecari.

In aggiunta, l’indice PMI manifatturiero è migliorato in settembre a 49,8 da 49,1 di agosto: il consensus era 49,4. Peggiora leggermente l’indice non manifatturiero a 50,0, da 50,3. Ha invece del tutto deluso l’indice PMI di Caixin, sia nella componente servizi che in quella manifatturiera.

Il CSI 300 aveva perso oltre il 45% dai massimi del 2021 fino a metà settembre, dalla metà del mese a oggi ha registrato un'impennata di oltre il 20%

“La forza dell'inversione di tendenza riflette chiaramente l'ipervenduto del mercato", ha dichiarato Charu Chanana, global markets strategist di Saxo Markets. La domanda di azioni cinesi è stata così forte che diversi broker locali hanno registrato ritardi nell'elaborazione degli ordini sulle loro applicazioni di trading, mentre alcune società di intermediazione mobiliare hanno registrato un aumento delle richieste di apertura di nuovi conti di trading. L'indicatore della paura e dell'avidità dello Shanghai Composite Index, che misura l'impulso di acquisto e di vendita del benchmark azionario popolare tra gli investitori al dettaglio cinesi, è salito lunedì ai massimi dal 2020.

“Credo che l'ondata di euforia che abbiamo visto la scorsa settimana sui mercati cinesi potrebbe trasformarsi in qualcosa di più concreto e sostenibile, perché sembra esserci un cambiamento completo delle politiche che potrebbe finalmente affrontare i venti contrari ciclici degli ultimi 3 anni", ha dichiarato David Chao, stratega di Invesco Asset Management. "Sebbene ci possa essere ancora un dibattito sulle modalità di attuazione di questi cambiamenti politici e se sia stato fatto abbastanza, credo che sia stata tracciata una nuova direzione”.

E’ su una rotta opposta la borsa di Tokyo: indice Nikkei -4,5%. Settembre termina con un ribasso dell’1,5%.
Lo yen si indebolisce leggermente dopo il balzo di venerdì, cross a 142,4.

Il mercato prende atto dell’inattesa vittoria di Shigeru Ishiba nella corsa alla leadership del partito al governo,  gli investitori avevano scommesso su Sanae Takaichi, favorevole all’aumento degli stimoli monetari.

Ishiba non ha messo becco sul fatto che la banca centrale continui il suo percorso di allontanamento dai tassi ultra bassi, Takaichi aveva invece definito "stupidi" ulteriori aumenti dei tassi.

Stanotte Kyodo News ha riferito che Katsunobu Kate, già ministro con Shinzo Abe e sostenitore della politica di sostegno all’economia, è destinato a diventare il prossimo ministro delle Finanze. Ishiba potrebbe indire le elezioni generali il 27 ottobre, ha dichiarato l'emittente pubblica NHK.

Kohei Onishi, senior investment strategist presso Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securitie, il ribasso di oggi è un evento non così rilevante, in quanto, a suo avviso, gli investitori hanno acquistato sulla base delle speranze di un aumento dell’inflazione e dell’arrivo di riforme di mercato, non sull'allentamento monetario.

In Asia Pacifico, la borsa dell’India ha aperto in ribasso, indice BSE Sensex di Mumbai -0,7%. Indice S&P ASX200 di Sidney +0,8% grazie al rialzo delle materie prime. KOSPI di Seul -1%, -2% il mese.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future EuroStoxx50 +0,1%.