Borse europee contrastate, cade il petrolio
I dubbi sul piano cinese raffreddano le prospettive del lusso e dell'energia


Le Borse dell'Europa procedono con un tono contrastato, indice EuroStoxx50 +0,1%. FtseMib +0,3%. Dax di Francoforte +0,2%.
In lieve calo la borsa di Parigi, indice Cac40 -0,2%. Scendono le società del lusso: Kering -2,3%.
In Asia, l'indice Shanghai Composite ha chiuso in rialzo dell'1,90%. Approfondimento nella rubrica Fatti & Effetti.
Petrolio in calo del -2%, annulla quasi del tutto i progressi della scorsa settimana.
Euro dollaro poco mosso a 1,093 prima della riunione della BCE di giovedì: quasi tutti i banchieri sembrano allineati su un taglio da 25 pb, un altro taglio da 25 pb è prezzato quasi pienamente anche a dicembre.
Bitcoin +3% Il fallito exchange di criptovalute Mt Gox ha posticipato di un anno i piani per restituire gli asset ai creditori, placando i timori di una massiccia vendita sul mercato.
Tra i dati macro, i più importanti saranno l’inflazione nel Regno Unito (mercoledì) e in Giappone (venerdì) importanti per le prossime decisioni delle banche centrali, mentre in Cina, sarà importante monitorare il dato su PIL del 3°trimestre.
“Negli USA avremo le vendite al dettaglio (giovedì) ed i canonici dati sui sussidi (giovedì) che tuttavia potrebbe essere ancora inficiati dall’effetto uragani. In area euro non sono attesi dati di particolare interesse. In Italia venerdì, a chiusura mercati, si pronunceranno le agenzie di rating S&P e Fitch, dalle quali non sono attesi cambiamenti ai livelli di rating. Sul fronte banche centrali, non mancheranno i discorsi dei banchieri sia Fed che BCE, mentre in Turchia la Banca centrale è attesa lasciare i tassi fermi al 50%. Proseguirà la stagione delle trimestrali negli USA, con alcune società del comparto bancario (Bank of America, Goldman Sachs, Morgan Stanley) a cui si assoceranno Netflix e la leader nel settore dei semiconduttori, TSMC (giovedì), con quest’ultima particolarmente importante per possibili riflessi sull’intero settore
Titoli
A2A tocca i massimi dell'anno.
Banca MPS . Secondo indiscrezioni, Finint starebbe lavorando a una cordata di investitori italiani interessati a rilevare circa un quinto del capitale. Barclays ha azzerato la quota potenziale nella banca, secondo le ultime rilevazioni della Consob.
Campari Citi lima di qualche centesimo il target price a dieci euro.
Cir +5% Si avvicina al prezzo dell'Opa volontaria parziale annunciata dalla società venerdì sera con l'obiettivo di cancellare le azioni. L'offerta riguarda il 12,5% del capitale rimasto al prezzo di 0,61 euro con un premio del 7% sul prezzo di chiusura di venerdì per un esborso totale di 80 milioni di euro. A seguito dell'offerta il Cda ha disposto l'interruzione del piano di acquisto di azioni proprie in corso.
Eni . I fondi di investimento statunitensi mostrano fiducia nella strategia della major di scorporare alcune attività per attrarre risorse finanziarie. Lo ha detto l'AD Claudio Descalzi.
Intesa Sanpaolo ha riferito domenica che un suo dipendente è stato licenziato per aver consultato illegalmente i dati riguardanti alcuni clienti, chiedendo scusa in un comunicato per un incidente che "non dovrà più accadere.” Secondo quanto riferito dai media italiani, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni risulta tra le migliaia di clienti spiati. Intesa ha anche annunciato la nomina di Antonio De Vita, un ex alto ufficiale dei Carabinieri, come Chief Security Officer del gruppo.
Leonardo +2%, dovrebbe essere domani la cerimonia della firma al documento di nascita dalla joint venture al 50% con Rheinmetall, lo scriveva sabato Il Sole24Ore. La nuova società dovrebbe concentrarsi inizialmente sulla fornitura di veicoli corazzati all’Italia.
Moncler -1,5%.
Società energia e banche. Il governo non sta discutendo di una tassa sugli extraprofitti per le società dell'energia e con le banche punta a una soluzione bilanciata per portare più soldi nelle casse dello Stato.
Stellantis Morgan Stanley taglia il target price a 14 euro, da 19 euro. La casa automobilistica franco-italiana non vuole vendere gli impianti in Italia perché "ne abbiamo bisogno". Lo ha detto il Ceo Carlos Tavares. Il manager ha aggiunto: "Vogliamo mantenere i nostri impianti in Italia perché vogliamo conservare la capacità di produrre 1 milione di veicoli".
StM Cowen riduce il target price a 29,5 euro, da 37 euro.
Unicredit La Germania sta lavorando per fermare una possibile acquisizione di una delle maggiori banche nazionali da parte della rivale italiana, una posizione che pone Berlino in rotta di collisione con Roma e con le autorità di regolamentazione europee. Lo hanno riferito a Reuters diverse fonti vicine al governo e alle autorità di regolamentazione. Il sindacato tedesco Verdi si opporrebbe a una fusione transfrontaliera per Commerzbank anche se l'offerente non fosse una banca italiana come UniCredit, ha dichiarato sabato a La7 Frederik Werning, rappresentante del sindacato e membro del Supervisory Board della banca tedesca.