Borse Europa incerte dopo il forte calo dell'azionario cinese

Il consigliere Bce, Yannis Stournaras ha detto in una intervista al Financial Times di essere favorevole a due tagli dei tassi di interesse quest'anno, più un ulteriore allentamento nel 2025

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Le borse dell’Europa sono deboli in avvio di seduta, EuroStoxx50 -0,3%.

Ftse Mib invariato. Dax di Francoforte -0,2%.

 

L'indice Shangahi Composite chiude in ribasso del 6,6%, sui minimi della seduta. CSI 300 -7%.

Il consigliere Bce, Yannis Stournaras ha detto in una intervista al Financial Times di essere favorevole a due tagli dei tassi di interesse quest'anno e di aspettarsi un ulteriore allentamento nel 2025, dato che l'inflazione continua a scendere.
"Anche se si dovesse procedere a un taglio di 25 punti base ora e a un altro a dicembre, torneremmo a un tasso del 3%, sempre in un territorio altamente restrittivo", ha detto Stournaras. Il governatore della banca centrale greca ha affermato che l'inflazione potrebbe raggiungere l'obiettivo del 2% della Bce nella prima metà del 2025, rafforzando l'ipotesi di una riduzione dei tassi di interesse "altamente restrittivi" più rapida di quanto previsto in precedenza. Ha aggiunto che l'inflazione sta scendendo più velocemente rispetto alle previsioni della Bce di settembre.

Anche i future di Wall Street sono fiacchi, c’è l’effetto zavorra sui tech delle ultime novità riguardanti Alphabet . Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha presentato martedì una serie di potenziali opzioni - dalle restrizioni di condotta allo spezzatino - volte a porre fine a quello che secondo il giudice è il monopolio illegale di Google nel settore della ricerca.

Titoli

Campari +0,5%. Scattano da venerdì i dazi della Cina sulle importazioni di brandy europei.

Eni -0,5%. JP Morgan, HSBC e BNP Paribas tagliano il target price.

Leonardo -0,5%. La jv con Rheinmetall dovrebbe essere operativa entro la fine del mese, lo ha detto ieri il ceo Roberto Cingolani nel corso di Cybertech Europe. Leonardo sta inoltre discutendo la possibilità di partnership con Thales e Airbus nell’aerospaziale. 

Moncler -0,5%. Lvmh ha speso 243,4 milioni per entrare in Moncler. A tanto ammonta, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, la cifra investita dal colosso del lusso francese per rilevare da Remo Ruffini il 10% della holding Double R. La cassaforte custodisce il 15,8% di Moncler, quota che ai corsi di Borsa attuali del gruppo dei piumini vale circa 2,3 miliardi. L’accordo fra Ruffini e Arnault prevede che Lvmh finanzi la salita di Double R fino al 18,5% di Moncler e che Lvmh possa arrivare sino al 22% della holding. Assumendo che Double R sia senza debito, il prezzo per azione equivalente è 56 euro, ieri 54,4 euro.

Pirelli +0,5%. La Camfin di Marco Tronchetti Provera ha effettuato nei giorni scorsi ulteriori acquisti di azioni per un pacchetto complessivo pari allo 0,38% circa del capitale del gruppo di pneumatici. Gli acquisti, tramite il veicolo Camfin Alternative Asset, portano la partecipazione complessiva di Camfin in Pirelli a quota 25,7% circa.

Rio Tinto sotto i riflettori a Londra. Il gruppo minerario acquisirà Arcadium Lithium in una transazione interamente in contanti, valutata a 6,7 miliardi di dollari: nasce così il terzo produttore di litio al mondo. L'accordo rappresenta un premio del 90% rispetto al prezzo di chiusura di Arcadium di 3,08 dollari per azione del 4 ottobre, giorno in cui Reuters ha riportato di un potenziale accordo tra le due aziende.

Stellantis . General Motors ha detto ai soci che l’utile del 2025 sarà simile a quello del 2024. La Spagna ha concesso una sovvenzione di 133 milioni di euro per un possibile impianto di produzione di batterie vicino a Saragozza.

Unicredit -1%. Secondo La Repubblica, che cita fonti finanziarie, Deutsche Bank  valuta di incaricare Morgan Stanley per il dossier Commerzbank e l'articolo riporta il no comment all’indiscrezione.

Fuori dal paniere principale

Dovalue +5%, ha annunciato ulteriori contratti Utp per circa 300 milioni di euro di gross book value, che saranno conferiti da due primarie banche italiane al Fondo Efesto, gestito da Finint Investments, con doNext, società interamente controllata da doValue, in qualità di unico ed esclusivo servicer.