BORSE DELL'ASIA PACIFICO IN RIALZO, NELLA SCIA DI WALLSTREET
Gli ingegneri che hanno congegnato in poche ore la fusione a freddo tra UBS e Credit Suisse, hanno lavorato bene, o perlomeno sono stati efficaci nel presentare al meglio un’operazione che per tanti aspettati avrebbe potuto far sorgere dei dubbi. Il prezzo stracciato, gli azionisti ignorati e gli obbligazionisti sacrificati, i miliardi riversati a pioggia dalla banca centrale Svizzera, insomma, i tanti aspetti controversi del salvataggio della seconda banca elvetica, sono stati assorbiti bene dal mercato finanziario.
Il giorno successivo al deal, quello più delicato è passato senza stress, il secondo si è aperto in Asia Pacifico con le borse in positivo. Hang Seng di Hong Kong +0,8%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,5%. Kospi di Seul +0,3%. BSE Sensex di Mumbai +0,6%. Chiusa la borsa di Tokyo.
Le borse dell'Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell'indice EuroStoxx 50 +0,4%.
Ieri a Wall Street è stata una seduta di rialzo, ma è stata soprattutto una seduta tranquilla, con l’indice VIX della paura sceso sotto quota 25 punti, la soglia che segna l’ingresso nell’area dello stress.
Il rimbalzo delle banche e della finanza ha dato vigore soprattutto al Dow Jones, l’indice delle blue chips ha messo a segno la miglior seduta dal sei gennaio: +1,2%. L’S&P500 ha guadagnato lo 0,9%. Nasdaq +0,4%.
L’indice settoriale delle banche è salito di oltre l’uno per cento ma è proseguita la discesa di First Republic Bank -47%. La banca con sede a Francisco è in questo momento l’’area più delicata, quindi più sorvegliata, di tutto il sistema statunitense del credito. Non fosse per altro che per ragioni di contiguità territoriale con la fallita Silicon Valley Bank. La Fed vigila ed una cordata di undici banche, secondo quanto raccontava ieri sera il Wall Street Journal, ha in preparazione un nuovo intervento di emergenza. Il dossier, sarebbe nelle mani del ceo di JP Morgan , Jamie Dimon.
Accanto all’iniziativa privata, c’è quella pubblica. Bloomberg riferisce che il Tesoro degli Stati Uniti starebbe preparando un piano di estensione della copertura assicurativa a tutti i depositi, quindi anche a quelli superiori a 250.000 dollari. La richiesta di salvare tutti sta circolando da qualche giorno a Washington, a chiederla in modo esplicito è stata la senatrice Dem, Elizabeth Warren, ma anche la lobby della banche sarebbe tra i soggetti promotori. Un portavoce della Casa Bianca, interrogato sull’ipotesi, ha detto che saranno usati tutti gli strumenti a disposizione, per sostenere le banche locali.
Il Treasury Note a dieci anni è intorno a 3,50% di rendimento. Ieri giornata senza tensioni per la carta europea, con il Bund a dieci anni collocatosi a 2,11%.
L’euro ha ri guadagnato posizioni su dollaro, il cross è intorno a 1,071. Oro in lieve apprezzamento a 1,982 dollari l’oncia, ieri -0,5%.
Torna giù il petrolio WTI , a 67,3 dollari il barile.
