Borse dell'Asia Pacifico in rialzo dopo la seduta fiacca di WallStreet
Borsa di Seul +2%. SK Hynix sale del 7%, maggior variazione giornaliera degli ultimi due anni, all’indomani dell’avvio della produzione slarga scala dei chip ad alta banda di memoria (HBM)


Le borse dell’Asia Pacifico salgono e toccano i massimi degli ultimi due anni con l’indice Bloomberg APAC Developed Markets: oggi +1,3%. Da inizio anno il rialzo è del 10,8%.
Indice Nikkei di Tokyo +2,3% a 38.850 punti, massimo da inizio mese. Il movimento è sostenuto dalla valuta, cross Usd/Yen a 144,8, da 143,2 di ieri. Nel corso della notte è stato toccato per qualche attimo quota 145, minimo dello yen da inizio mese.
La volatilità dovrebbe mantenersi alta, sul mercato valutario del Giappone, in vista del voto per la leadership del Partito Liberal Democratico di venerdì. La partita è ristretta a tre candidati principali. Il politico di lungo corso dell'LDP Shigeru Ishiba e il più giovane Shinjiro Koizumi sono entrambi considerati piuttosto falchi in materia di politica monetaria, il che sarebbe favorevole allo yen. Nel frattempo, Sanae Takaichi, che, se eletta, potrebbe diventare il primo primo ministro donna del Giappone, vuole mantenere bassi i tassi d'interesse - potenzialmente negativi per la valuta giapponese.
Salgono le borse della Cina. Hang Seng di Hong Kong +2,8%. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +2,0%.
Bloomberg riporta che le autorità di Pechino stanno valutando di iniettare fino a 1.000 miliardi di yuan (142 miliardi di dollari) di capitale nelle maggiori banche statali, in modo da aumentare la loro capacità di sostenere l'economia in difficoltà.
Il finanziamento proverrà principalmente dall'emissione di nuove obbligazioni sovrane speciali. Sarebbe la prima volta dalla crisi finanziaria globale del 2008 che Pechino inietta capitali nelle sue grandi banche.
Va detto che le prime sei del Paese hanno livelli di capitale che superano di gran lunga i requisiti, dopo aver annunciato ampie riduzioni dei tassi ipotecari e aver tagliato i tassi chiave per rilanciare l'economia. Istituti di credito come Industrial & Commercial Bank of China e Bank of China stanno ora combattendo contro il crollo dei profitti e l'aumento dei crediti inesigibili.
Li Yunze, il massimo regolatore bancario nazionale, ha dichiarato all'inizio di questa settimana in una conferenza stampa a Pechino che le autorità avrebbero agito per aumentare il capitale di base di classe 1 delle sei principali banche commerciali, ma senza approfondire.
La borsa della Corea del Sud è in rialzo del 2%. SK Hynix sale del 7%, maggior variazione giornaliera degli ultimi due anni, all’indomani dell’avvio della produzione larga scala dei chip ad alta banda di memoria (HBM), i più all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale.
Samsung Electronics +4%, nella scia di Micron . Il più grande produttore statunitense di chip di memoria per computer, ha comunicato ieri sera che la domanda di dispositivi per l'intelligenza artificiale aiuterà il fatturato del primo trimestre fiscale a raggiungere circa 8,7 miliardi di dollari, rispetto a una stima media degli analisti di 8,3 miliardi di dollari. Il titolo è arrivato a guadagnare il +13% nel dopoborsa.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future indice EuroStoxx50 +0,7%.
Ieri sera Wall Street ha chiuso debole, S&P500 -0,2%.
Petrolio WTI sotto quota settanta dollari il barile, da 71,5 di ieri dopo le ultime novità in Medio Oriente. La situazione fra Libano e Israele dall'8 ottobre è intollerabile e presenta un rischio inaccettabile di una più ampia escalation, che non è nell'interesse di nessuno. E' il momento di un accordo diplomatico ma la diplomazia non può avere successo fra l'escalation del conflitto. Per questo chiediamo un immediato cessate il fuoco di 21 giorni al confine fra Libano e Israele. Chiediamo a tutte le parti, inclusi i governi di Israele e Libano, di appoggiare questo cessate il fuoco temporaneo". Lo affermano in una nota Stati Uniti, Australia, Canada, Unione Europea, Francia, Germania, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar.