Borse dell'Asia in ribasso, future Europa positivi

L'indice Nikkei segna un ribasso dello 0,5%, dal -3% di inizio seduta. L'economia del Giappone è cresciuta meno delle attese nel secondo trimestre. Si placa lo yen.

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La settimana inizia in ribasso in Asia Pacifico, si fanno sentire gli effetti della chiusura negativa di Wall Street di venerdì: l’S&P500 ha perso l’1,7% e il Nasdaq il 2,5%.

L’indice MSCI Asia Pacific è in calo di circa l’1,1%, movimento che lo porta sui minimi delle ultime tre settimane.

Anche se la corsa all’apprezzamento dello yen si è fermata stanotte, la borsa di Tokyo perde lo 0,5%, quinta seduta consecutiva di ribasso. L'indice Nikkei aveva aperto in calo di circa il 3%.

Cross a 142,8.

L'economia giapponese è cresciuta nel secondo trimestre a un ritmo leggermente più lento rispetto alle stime iniziali del governo, abbastanza da confermare la scelta della Banca del Giappone di andare avanti sulla strada del rialzo dei tassi di interesse. Il prodotto interno lordo del Giappone è cresciuto a un ritmo annualizzato del +2,9% nei tre mesi fino a giugno rispetto al trimestre precedente, ha dichiarato lunedì l'Ufficio di Gabinetto. Il risultato si confronta con una stima preliminare del +3,1%. In termini non aggiustati per l'inflazione, l'economia è progredita dell'1,8% rispetto al trimestre precedente e i dati hanno riaffermato che il valore totale dell'economia ha superato i 600.000 miliardi di yen (4.200 miliardi di dollari) per la prima volta nella storia, un obiettivo fissato un decennio fa dai politici giapponesi.

Sebbene le componenti chiave della domanda interna siano state leggermente ridimensionate, i risultati complessivi supportano ampiamente l'opinione del governatore della BOJ Kazuo Ueda, secondo cui la ripresa graduale continuerà. I dati di stanotte hanno confermato che la spesa dei consumatori è cresciuta dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, in un segno di ripresa dopo essere scesa per quattro trimestri consecutivi.

Secondo Takeshi Minami, capo economista dell'Istituto di ricerca Norinchukin, le revisioni sono state in gran parte all'interno del margine di errore. "I dati di oggi non influenzeranno realmente la posizione politica della BOJ", ha detto Minami. "È improbabile che alzino i tassi questo mese, data l'instabilità dei mercati finanziari, ma hanno chiarito che un rialzo dei tassi è nella loro mente, quindi penso che un altro rialzo entro l'anno sia possibile". 

La borsa di Hong Kong perde il -2%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -1%. TAIEX di Taipei -1,8%.  

In Cina resta d’attualità il rischio di deflazione dopo la debole crescita dei prezzi al consumo, saliti ad agosto di appena lo 0,6% a fronte dello 0,5% di luglio e dello 0,7% delle previsioni degli analisti. Il dato, diffuso dall'Ufficio nazionale di statistica, è il più alto da febbraio e segna il settimo mese di fila di inflazione, anche se minima.

I prezzi alla produzione, invece, sono crollati dell’1,8% dallo 0,8% di luglio, facendo anche peggio delle stime della  vigilia a -1,4%: la rilevazione è ormai negativa da 23 mesi di fila ed è la più pesante da aprile, riflettendo la debolezza della domanda interna. Gli ultimi dati alimentano ancora di più i timori che le forze deflazionistiche si stiano radicando nella seconda economia del pianeta, alla base dei maggiori fattori di rischio per la ripresa del Dragone.

L'ex governatore della Banca centrale cinese (Pboc), Yi Gang, ha avvertito la scorsa settimana che Pechino aveva bisogno di una "politica fiscale proattiva" e di misure monetarie "accomodanti" per sostenere la domanda. Il deflatore del Pil cinese, che misura l’impatto dell'inflazione sul valore reale della produzione totale di un'economia, è stato negativo negli ultimi trimestri, ha notato Yi, a indicare l'insidia delle forze deflazionistiche nell’economia.

La borsa dell’India è poco mossa, in calo dello 0,2% l’indice KOSPI di Seul.

Il petrolio WTI rimbalza dopo cinque sedute consecutive di ribasso, a 68,5 dollari il barile, +1%. Nel Golfo del Messico è in via di formazione un uragano: se non ci saranno cambiamenti di direzione, i venti e le piogge dovrebbero colpire le coste della Louisiana e del Texas intorno al fine settimana. 

Le borse dell'Europa dovrebbero aprire in rialzo, il future dell'indice EuroStoxx50 guadagna lo 0,4%.


Marino Masotti

Caporedattore