BORSE DELL'ASIA DEBOLI, FUTURE WALLSTREET POSITIVI: SCUDO PUBBLICO PER CREDIT SUISSE

Nel giorno delle comunicazioni della BCE sui tassi, sono le notizie riguardanti Credit Suisse a muovere i mercati. Ieri sera le autorità della Svizzera hanno detto di essere pronte a intervenire, stanotte la banca ha detto che chiederà alla banca centrale di avere liquidità per cinquanta miliardi di franchi svizzeri.

In Asia Pacifico, il Nikkei di Tokyo è in calo dell’1%. Lo yen si rafforza per il secondo giorno consecutivo, il cross si porta a 132,8 da 133,4 di ieri.
In Giappone, gli ordini di macchinari di base hanno registrato in gennaio un aumento del 4,5% anno su anno, in forte rimbalzo dal -6,6% del mese precedente, completamente spiazzato il consensus, che si aspettava -4%. E’ uscita stanotte anche la bilancia commerciale: un po’ sotto le aspettative le esportazioni di febbraio, salite del 6,5%.

L’indice Hang Seng di Hong Kong perde l’1,5%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, lo 0,6%. Kospi di Seul intorno alla parità, in lieve calo il BSE Sensex di Mumbai.

Le borse dell’Europa dovrebbero rimbalzare, il future dell’indice EuroStoxx 50 sale del 2%, dal -3,5% di ieri.

Credit Suisse ha chiuso in ribasso del -14% a 2,16 franchi, era arrivato a perdere il -30%. Nel corso della notte, la società ha annunciato il lancio di un’offerta su una serie di suoi bond, in dollari ed in euro. Il controvalore dei primi è 2,5 miliardi, quello dei secondi, 0,5 miliardi. Nel comunicato, si legge che a due giorni fa, il liquidity coverage ratio (LCR) era pari a 150%, in miglioramento di circa sei punti base dai livelli di fine 2022. 

Il future dell’indice S&P500 è in rialzo dello 0,4%, ieri l’indice di riferimento di Wall Street ha chiuso in ribasso dello 0,7%.

Ancora movimenti vorticosi sulle obbligazioni, con il rendimento del biennale degli Stati Uniti sceso ieri sui minimi da settembre, intorno a 3,90%. Il decennale è stamattina a 3,48%, da 3,68% di ieri mattina.

L’euro dollaro sale a 1,061. 

Rimbalza il petrolio , +1% a 68 dollari il barile, il greggio del Texas ha perso ieri il 5,5%.

Oro poco mosso a 1913 dollari.

Bitcoin a 24.500 dollari.

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Marino Masotti

Caporedattore