In Asia borse contrastate, Hong Kong in ribasso e Tokyo in rialzo

In Giappone, l’inaspettata uscita del nuovo premier Shigeru Ishiba sul rialzo dei tassi sta indebolendo la valuta e riportando su le azioni: Nikkei +2,3% nel finale di seduta. 

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Stanotte in Asia Pacifico si è fermata la corsa della borsa di Hong Kong: l’indice Hang Seng è in calo del 2%, primo ribasso dopo sei sedute filate di rialzo e maggior variazione negativa giornaliera degli ultimi venti mesi. L’Hang Seng Tech perde il 7%.

Ripiegano quasi tutti i titoli decollati nelle ultime due settimane. Tra i tech: Alibaba -6%, l'operatore di e-commerce JD.com è in calo del 9%, il motore di ricerca Baidu del 7%. Tra le società del mattone, Longfor -11,5%, China Resources Land -6%.

Prima della correzione di oggi, la borsa di Hong Kong era salita del 23% dai primi annunci di provvedimenti di sostegno all’economia da parte delle autorità di Pechino.

"Quello che è successo nell'ultima settimana ci ha già ricordato l'epica bolla e lo scoppio del 2015", hanno detto gli economisti di Nomura, tra cui Ting Lu, in una nota ai clienti di giovedì. "La battuta d'arresto potrebbe essere temporanea, dato che Pechino probabilmente adotterà misure più incisive per risolvere il problema del settore immobiliare e rafforzare la fiducia dei consumatori", hanno aggiunto alcuni analisti citati dal South Morning Post.

Secondo Goldman Sachs, le ultime mosse della Cina dovrebbero essere sufficienti “a sostenere il sentimento positivo nei mercati azionari cinesi su un orizzonte di trading”.

In Giappone il mood è opposto. L’inaspettata uscita del nuovo premier Shigeru Ishiba sul rialzo dei tassi sta indebolendo la valuta e riportando su le azioni. 

Il Nikkei guadagna il 2% e il cross dollaro yen sale sui massimi delle ultimi cinque settimane 146,7.

Ishiba ha detto ieri sera che il Paese non è al momento pronto a sopportare l’aumento dei costi di prestito, una presa di posizione netta e insolita contro la banca centrale e il suo governatore Kazuo Ueda, incontrato solo poche ore prima.

"È una sorpresa", ha dichiarato Tsuyoshi Ueno, economista senior dell'Istituto di ricerca NLI di Tokyo.

La Banca del Giappone terrà la sua prossima riunione politica alla fine del mese e già era emerso che avrebbe mantenuto fermi i tassi.

I commenti del nuovo premier potrebbero essere uno scivolone nella comunicazione dovuto alla scarsa esperienza, oppure, “Ishiba potrebbe aver deciso di scrollarsi di dosso l'immagine di sostenitore dei rialzi dei tassi di interesse, dato che il mercato lo vede in questo modo", ha scritto giovedì Yusuke Matsuo, economista di mercato senior di Mizuho Securities, in una nota.

Qualche ora dopo, un portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi, ha provato a rimediare, affermando che Ishiba ritiene corretto non interferire con le specifiche della politica monetaria.


Marino Masotti

Caporedattore