Borsa di Milano in rialzo, scivola Iveco

In Asia, l'indice Nikkei di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,4%: si fanno sentire gli effetti della sostanziale conferma della politica monetaria ultra espansiva

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La borsa di Milano inizia novembre in rialzo, FtseMib +0,3%.

Variazioni analoghe in Europa. Indice EuroStoxx50 +0,4%.

Asia.
Indice Nikkei di Tokyo +2,4%. In evidenza le azioni delle società più favorite dal regime di politica monetaria ultra espansiva ribadito, seppure in una versione un po’ meno estrema, ieri dalla banca centrale.

Il contrappeso della conferma dei tassi in negativo è la debolezza dello yen, il cross ha perso ieri l’1,7%, una delle variazioni giornaliere più ampie di quest’anno. Il cambio è arrivato di nuovo sui massimi dell’ultimo anno a 151,5. Stanotte le dichiarazioni di Masato Kanda, il dirigente apicale dell’amministrazione pubblica incaricato di seguire lo yen, hanno riportato su la valuta. 

Borse di Shanghai e Hong Kong intorno alla parità.
Anche l’indice PMI Manifatturiero di Caixin attesta che una parte importante dell’attività economica della Cina è in contrazione, l’indice è sceso a 49,5 da 50,6: il consensus era 50.8. Il dato di oggi, unito a quello di ieri (indice PMI elaborato dall’Ufficio di Statistica di Pechino) sancisce che il quadro economico si sta deteriorando nonostante i tanti tentativi delle autorità centrali di rianimarlo. Desta particolare preoccupazione la caduta della componente fiducia nelle prospettive degli affari, scesa sui minimi degli ultimi dodici mesi.

Indice Kospi di Seul +1%. Le esportazioni della Corea del Sud sono aumentate per la prima volta da inizio anno, un'indicazione del fatto che la domanda globale si sta riprendendo. 

Non ci sono dati macroeconomici di rilievo in uscita in Europa. Tutta l’attenzione è sugli Stati Uniti, a parte le comunicazioni della Federal Reserve, che dovrebbe confermare i tassi i tassi di interesse sui livelli attuali e a svolgere un lavoro d’ordinanza in quest’occasione non particolarmente interessante per i mercati, ci sono i dati sull’occupazione e l’indice ISM manifatturiero di ottobre. 

Ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,5%, -2,8% il bilancio mensile.

Tra i magnifici sette del Nasdaq 100, Tesla ha perso in ottobre il 20,5% ed è il 33,5% sotto i suoi massimi di 52 settimane. Nvidia è scesa di oltre il 7% in ottobre, -20% dai massimi di fine agosto. Alphabet -5,8% in ottobre e -12,7% dal picco di metà ottobre. Apple -1% a ottobre, -14% rispetto ai massimi di metà luglio. Meta Platforms è circa sui livelli di fine settembre, -9% rispetto ai massimi di metà ottobre. Bilancio mensile positivo per Microsoft +6,8% e Amazon + 4,4%.

Macrovariabili

Petrolio Brent e WTI +0,7% dopo due giorni di ribassi importanti.

Il Qatar ha mediato un accordo tra Egitto, Israele e Hamas, di concerto con gli Stati Uniti, per autorizzare l'uscita da Gaza dei titolari di passaporti stranieri e di alcune persone ferite gravemente, ha riferito a Reuters una fonte informata sull'accordo. L'accordo consentirebbe l'uscita attraverso il Varco di Rafah tra Gaza e l'Egitto, anche se non è noto quanto a lungo il Varco rimarrà aperto per garantire l'evacuazione, ha aggiunto la fonte. L'accordo non è legato ad altre questioni su cui si sta negoziando, come ad esempio il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas o le pause nelle ostilità per alleviare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, dove mancano cibo, acqua, carburante e medicinali, ha detto la fonte. Stanotte i bombardamenti israeliani hanno colpito un campo profughi densamente popolato nella striscia di Gaza, uccidendo almeno 50 palestinesi e un comandante di Hamas, mentre i medici lottano per soccorrere i feriti nell'enclave dove scarseggiano le provviste, il carburante e altri beni di prima necessità

Oro in ribasso a 1.977 dollari l’oncia, -0,5%. 

Treasury note a dieci anni a 4,92% di tasso di rendimento, da 4,87% di ieri.

Bund a 2,85%. BTP a 4,83%.

Cross Euro dollaro in calo a 1,055.

Titoli Piazza Affari

StM +2%. Morgan Stanley alza la raccomandazione a Overweight, target price a 48 euro. Bernstein abbassa il target price a 50 euro.

Stellantis +1%. Bernstein promuove il titolo a Outperform.

Nexi +1%. JP Morgan taglia il target price a 8,8 euro. Secondo indiscrezioni, il fondo Silver Lake sta guardando il dossier Nexi.

Iveco -5% chiude il terzo trimestre con un utile netto adjusted pari a 84 milioni di euro, in crescita di 54 milioni rispetto al terzo trimestre 2022, e un risultato diluito per azione adjusted in aumento a 0,28 euro. Rivista al rialzo la guidance sul 2023 per la terza volta. Secondo quanto riporta una nota, i ricavi consolidati sono pari a 3,76 miliardi di euro, in crescita del 6,7%. Ebit adjusted pari a 213 milioni (in aumento di 112 milioni rispetto al terzo trimestre 2022) con un margine del 5,7%. Sulla base della solida performance del terzo trimestre, delle attuali prospettive del settore, di un portafoglio in evoluzione e dell'assenza di segnali di livelli insoliti di cancellazione ordini, la società ha rivisto al rialzo le stime per l'anno in corso: Ebit adjusted consolidato a 870-900 milioni (da 750-800 milioni precedenti); ricavi netti delle attività industriali in aumento dell'8%-9% rispetto al 2022 (da +5%-8% precedenti) e Ebit adjusted delle attività industriali a 770-800 milioni (650-700 milioni precedenti). Infine, l'azienda ha rivisto al rialzo anche le stime di investimenti delle attività industriali a +20% circa rispetto al 2022 (+15% circa stime precedenti). Il prossimo Capital Markets Day si terrà il 14 marzo 2024.

Acea . Si è dimesso  il consigliere di amministrazione della multiutility di Roma, Thomas Devedjian, nominato dalla lista presentata dal socio Suez International nell'assemblea del 18 aprile scorso.

Iren . Il consiglio di gestione di Egea, multiutility di Alba, ha accettato l'offerta vincolante di Iren, con il conseguente avvio di una trattativa in esclusiva fra le parti. La società Sienambiente dal 1 gennaio 2024 verrà consolidata contabilmente nel gruppo (40% la quota di capitale sociale detenuta da Iren tramite la società Iren Ambiente Toscana) e potrà quindi contare sulle sinergie e le risorse del gruppo per portare avanti il piano industriale.

Banca Ifis , Mediobanca . E’ stata perfezionata la partneship di lungo periodo siglata lo scorso maggio per la gestione dei crediti deteriorati (Npl). In particolare, Banca Ifis ha perfezionato l'acquisto dal Gruppo Mediobanca, per un corrispettivo di 100 milioni di euro, di Revalea società nata nel 2022 dallo scorporo di Npl derivanti da attività di acquisizioni di portafogli di sofferenze con un gross book value di 6,5 miliardi1 di euro.