BORSA DEL GIAPPONE IN RIALZO, NELLA SCIA DI WALLSTREET

La brillante chiusura di settimana di Wall Street dà impulso alla borsa del Giappone, nel finale di seduta l’indice Nikkei sale dell’1%. Variazione analoga per il Kospi di Seul. +1% e per il BSE Sensex dell’India.
E’ sulla parità l’Hang Seng di Hong Kong, perde lo 0,5% l’incide CSI 300 delle borse di Shanghai e Shenzen.

Ieri nel corso dei lavori del parlamento, il premier cinese, Li Keqiang ha annunciato che quest’anno il Pil nazionale salirà di circa il 5%, in accelerazione dal +3% del 2022. Zhang Zhiwei, chief economist a Pinpoint Asset Management ha scritto in una nota che l’obiettivo dovrebbe essere considerato come un punto di partenza, in quanto la spinta economica di questa prima parte dell’anno dovrebbe portare ad un superamento dell’indicazione.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, il future dell’indice EuroStoxx50 guadagna lo 0,7%.

Venerdì l’S&P500 di Wall Street ha chiuso in rialzo dell’1,6%, la settimana dell’1,9%.

Il Treasury Note a dieci anni è a 3,94%, da 4,04% di venerdì mattina.
Domani Jerome Powell  viene sentito dalla Commissione bancaria del Senato degli Stati Uniti, il giorno successivo l’audizione è alla Camera. Il presidente della Federal Reserve prende la parola dopo una lunga serie di dati macroeconomici superiori alle aspettative, questa sequenza ha ridotto la possibilità di una prossima moderazione nella politica monetaria. Sabato la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha detto i tassi dovranno essere portati più su e tenuti su quei livelli più a lungo, rispetto a quel che si prevedeva a inizio anno.

Per il dato macroeconomico più importante della settimana bisogna aspettare venerdì, nel primo pomeriggio esce la variazione dei nuovi occupati non agricoli di febbraio, il consensus si aspetta un forte rallentamento a 215.000, da 517.000.

BTP a 4,51%. Oggi inizia l’offerta del diciannovesimo BTP per il piccolo risparmiatore.Venerdì il Tesoro ha detto che la cedola reale minima annua è del 2%, a questa va aggiunto l’interesse variabile collegato all’andamento dell’inflazione, più il premio fedeltà per chi porta a scadenza l’obbligazione.
La cedola definitiva sarà comunicata all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo. “Il titolo, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è un BTP indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre”. Tenuto conto che “le attese d’inflazione a 5 anni sono pari al 2,21% e che i Btp a 5 anni rendono attualmente il 4,09%, il Tesoro al minimo riconoscerebbe un premio di 12bp annuo, che sale fino a circa 28 bp per chi detiene fino a scadenza, quindi leggermente conveniente (sempre che le aspettative d’inflazione si concretizzino tali nei prossimi anni)”, si legge in un commento dell’area bond di Intermonte.

Euro dollaro poco mosso a 1,064. 

Petrolio WTI in calo a 79 dollari il barile. Oro a 1.853 dollari l’oncia. 

 

www.websim.it