Trimestrali di BPER, Banco BPM e Monte Paschi: il quadro è positivo
Nel secondo trimestre, il costo del rischio resta relativamente basso, le entrate del business caratteristico non brillano ma le commissioni sono in un buon trend, i costi sono sotto controllo

Ultima tranche di trimestrali
Tra ieri sera e stamattina hanno pubblicato i risultati del trimestre le tre grandi banche alle spalle di Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Complessivamente ne esce un quadro ancora positivo: il costo del rischio resta relativamente basso, le entrate del business caratteristico non brillano ma le commissioni sono in un buon trend, i costi sono sotto controllo.
Banco BPM
Nel trimestre, il reddito totale è stato meglio delle attese, anche per un effetto calendario leggermente favorevole.
Margine d’interesse in calo del 4% su base sequenziale a 785 milioni. Le commissioni sono salite di quasi il 10% a 630 milioni di euro, meglio delle previsioni, soprattutto per il contributo di Anima.
Costi operativi in aumento per l’entrata nel perimetro appunto di Anima, ma in linea con le attese. Rapporto costi/ricavi stabile a 45,3% e costo del rischio inferiore alle attese, pari a 35 punti base, sostenuto da un tasso di insolvenza dello 0,9% e da una solida qualità degli attivi.
Nei tre mesi da aprile a giugno, emerge il contributo positivo di Anima, un’aggiunta che cambia il perimetro della banca, spostandolo di più sulle commissioni.
BPER Banca
A fronte di un margine d’interesse stabile su base sequenziale, a 814 milioni di euro, le commissioni del trimestre registrano un calo del 3,5% a 522 milioni.
I costi sono scesi più del previsto, a 661 milioni di euro, per cui, l’utile operativo è stato del 10% sopra le stime degli analisti, a 762 milioni di euro. Il costo del rischio scende a 31 punti base, più in basse delle aspettative. Risultato netto a 461 milioni di euro, +4% su base sequenziale. Commont Equity Tier 1 ancora molto buono, nonostante lo sforzo per l’acquisizione di Banca Popolare di Sondrio.
Sta per nascere il terzo polo bancario italiano: il piano industriale del soggetto post integrazione sarà presentato entro il giugno dell’anno prossimo.
L’unione di due banche ad alta redditività dovrebbe valere almeno 290 milioni di euro di sinergie, possibile una revisione al rialzo del payout ratio.
Banca Monte Paschi
I ricavi, superiori alle attese e pari a 1.047 milioni di euro, salgono rispetto al trimestre precedente (+3,9%) “grazie alla positiva dinamica registrata su tutte le componenti e, in particolare, sul margine di interesse (+1,5%), sulle commissioni nette (+1,7%) e sugli altri ricavi della gestione finanziaria (+32,8%)”.
Le spese operative sono state quasi uguali a quelle dei primi tre mesi dell’anno, meglio delle aspettative. Utile lordo di 576 mln di euro, +7,6% rispetto al trimestre precedente, molto sopra le stime del consensus.
“Al 30 giugno 2025 il tasso di provisioning, espresso come rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing esprime un trend in miglioramento, attestandosi a 43 bps (46 bps al 31 marzo 2025 e 53 bps al 31 dicembre 2024”.
Common Equity Tier ratio al 19,6%.
Nel corso della presentazione, la società ha affermato di aspettarsi un'ulteriore espansione del credito. A proposito delle commissioni, la crescita del secondo trimestre non è viziata da qualche evento straordinario, si tratta di un trend commerciale nei prossimi mesi. Il Costo del Rischio è destinato a rimanere basso, anche se aumenterà la riserva di capitale destinata a coprire le sofferenze.
Analisi Tecnica
Il quadro del settore bancario europeo resta saldamente rialzista. Il primo vero ostacolo, posizionato in area 240 punti, è stato violato con determinazione per la prima volta dall'ottobre 2009, aprendo la strada a un rally con obiettivi molto ambiziosi, anche fino a 534 punti (upside potenziale +120%).
Operatività
Rafforziamo il giudizio positivo. Accompagnare il rialzo per target intermedio a 375 punti (upside +50%) e target finale in area 500 (upside +100%). Cambio di direzione ed eventuale stop loss in caso di ritorno sotto quota 240 punti.

Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.
Wisdomtree EUROSTOXX Banks 3x Daily Long
Isin IE00BLS09N40 (3BAL)
Lo strumento consente di investire in chiave speculativa sulle banche dell'Eurozona. Punta ad amplificare per 3 volte la performance giornaliera dell'indice Eurostoxx Banks. Commissioni totali annue 0,89%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
SPDR MSCI Europe Financials Ucits
Isin IE00BKWQ0G16 (STZX)
L'ETF consente di replicare l'andamento del settore finanziario europeo (banche + assicurazioni + servizi finanziari), rappresentato dall'indice MSCI Europe Financials. Commissioni totali annue 0,18%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

Wisdomtree FtseMib Banks
Isin: IE00BYMB4Q22 ITBL)
Il seguente ETF consente di investire sulle banche italiane senza leva diversificando il rischio emittente. Investe direttamente su un basket di banche italiane appartenenti all'indice FtseMib, ciascuna delle quali con un peso non superiore al 15% del totale. Ciò consente di mantenere una elevata diversificazione all'interno del comparto. I pesi vengono "ribilanciati" su base trimestrale a marzo/giugno/settembre/dicembre. Costo annuo 0,35%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.