Cina: parte la raccolta fondi per gli stimoli, borse in rialzo. In calo Tokyo
Il Consiglio di Stato di Pechino, ha autorizzato China Reform Holdings a emettere 300 miliardi di yuan di "obbligazioni per la stabilizzazione dell'economia e l'espansione degli investimenti


Il quadro d’insieme delle borse è variegato in Asia Pacifico dopo i nuovi record a Wall Street: ieri sera il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,3%, l’S&P500 dello 0,6%.
Salgono quasi tutti i mercati azionari della Cina allargata: CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4%, Hang Seng di Hong Kong +0,4%. In calo dell’1% l’indice TAIEX di Taipei.
Entra nel vivo la manovra finanziaria di stimolo all’economia cinese. Il Consiglio di Stato di Pechino, ha autorizzato China Reform Holdings a emettere 300 miliardi di yuan di "obbligazioni per la stabilizzazione dell'economia e l'espansione degli investimenti", si legge nei documenti di vendita delle obbligazioni. China Chengtong Holdings Group offrirà invece 200 miliardi di yuan di titoli, secondo i documenti depositati presso Chinamoney.cn. I proventi della raccolta dovranno essere investiti in progetti incentrati sulla tecnologia o su industrie strategiche emergenti, oltre a sostenere un programma guidato dal governo per incoraggiare le imprese ad aggiornare i macchinari. Il ricorso alle due aziende statali per tali investimenti potrebbe segnare un nuovo approccio alle misure di stimolo, in quanto il governo centrale si assume una maggiore responsabilità, alleggerendo l'onere per le indebitate autorità locali. È la prima volta che le società di proprietà del governo centrale emettono obbligazioni speciali per tali investimenti, il che indica che stanno "sostituendo i veicoli di finanziamento del governo locale come forza chiave per stabilizzare la crescita", hanno scritto gli analisti di Huaxi Securities Co.
L’indice Straits Times di Singapore è in lieve calo. Cina e Singapore rafforzano legami diplomatici ed economici. La cooperazione tra i due soggetti è “particolarmente preziosa" a beneficio delle rispettive popolazioni. Lo ha dichiarato l'ex primo ministro singaporeano Lee Hsien Loong durante un incontro con il presidente cinese Xi Jinping a Pechino. Xi ha ribadito l'importanza di rafforzare i legami bilaterali, invitando a una collaborazione più profonda per contribuire alla pace e alla prosperità in Asia. La visita ufficiale di sei giorni di Lee in Cina celebra i 30 anni del Suzhou Industrial Park, progetto simbolo della cooperazione tra i due Paesi.
Lo yen sui massimi delle ultime tre settimane a 152,3, penalizza la borsa di Tokyo, indice Nikkei -0,9%.
I trader si stanno preparando al rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone il mese prossimo. La valuta giapponese sta infatti guadagnando terreno anche nei confronti di euro, sterlina e dollaro australiano. L'ultima volta che lo yen è salito su una base multipla è stato in agosto, quando sono stati abbandonati i carry trade.
La borsa della Corea del Sud è in ribasso dello 0,7%.
Indice BSE Sensex di Mumbai poco mosso. NTPC Green Energy sale del 5% nel giorno del debutto sul listino. La divisione energie rinnovabili del principale produttore di energia indiano NTPC, ha raccolto dall’IPO 1,2 miliardi di dollari, una delle più grandi quotazioni indiane dell'anno. Valutata quasi 11 miliardi di dollari sulla base del prezzo massimo di mercato di 108 rupie (1,2806 dollari) per azione, NTPC Green Energy Ltd. sta raccogliendo fondi attraverso la vendita di nuove azioni per investire nella sua unità di energia rinnovabile e rimborsare i prestiti. Gli investitori al dettaglio hanno offerto almeno il triplo delle azioni a loro riservate, probabilmente incoraggiati dal successo delle precedenti IPO.
In rialzo dello 0,8% l’azionario della Nuova Zelanda dopo che il governatore della banca centrale neozelandese, Adrian Orr, ha dichiarato che, se l'economia si evolverà come previsto, potrebbe arrivare un terzo taglio dei tassi di interesse in febbraio. La presa di posizione è contenuta nella nota di stanotte che annuncia un allentamento della politica monetaria di mezzo punto percentuale. Si è trattato del secondo taglio consecutivo di 50 punti base, in quanto la RBNZ cerca di rilanciare l'economia ora che l'inflazione è sotto controllo.

