SAIPEM - Le banche chiedono supporto alla SACE per rifinanziare il debito

Nessun ulteriore impatto sulla revisione del backlog

FATTO
Bloomberg ha riportato ieri che Unicredit che sta valutando una garanzia statale sul prestito ponte di 850 mln (sostenuto da SACE) per Saipem.

Oggi il Messaggero riporta maggiori dettagli sui colloqui di Saipem con il suo advisor Rothschild e le banche creditrici. L’aumento di capitale è indicato in 2 mld e difficilmente avverrà prima dell'autunno a causa delle attuali condizioni di mercato. 

I creditori delle banche, principalmente ISP e UCG, avrebbero chiesto a Eni e Cdp l’impegno a sottoscrivere la propria parte ed eventualmente anche una parte dei diritti non esercitati.

Sul lato creditori, sarebbe necessario un prestito ponte da 850 mln su cui ISP e UCG chiederebbero la garanzia di SACE, in essere fino al momento dell'esecuzione dell'aumento di capitale, oltre al rifinanziamento di Eu1bn della RCF scadenza 2023 a nuove condizioni da parte delle 17 banche prestatrici.

EFFETTO
Dettagli sul piano di rifinanziamento e sull’aumento di capitale sono attesi il prossimo 16 marzo.

Su Saipem la raccomandazione è POCO INTERESSANTE, con target price a 0,90 euro. 

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