TEMI CALDI

BANCHE: Giorgetti fa il Robin Hood

Ieri nel question time il ministro dell'Economia si è schierato dalla parte dei risparmiatori, avvertendo le banche di provvedimenti in arrivo.
Quel che più intimorisce è l'aumento dell'utilizzo del bancomat d'emergenza della Federal Reserve   

Il rialzo delle banche in borsa interessa solo agli investitori, il ribasso, riguarda tutti, perlomeno quelli che hanno un conto corrente. Dopo il crac di Credit Suisse, nessuno può permettersi di ignorare del tutto quanto siano solidi i parametri finanziari sui quali si regge la banca dove ha depositato i propri soldi.  

banche

Oggi l’indice Stoxx delle banche europee è arrivato a perdere oltre il 2%, con le italiane in fondo alla classifica delle performance. 
La flessione nell’ordine del 4% di Unicredit , Bper Banca e di Banco BPM arriva non a caso all’indomani della strigliata di Giancarlo Giorgetti agli istituti di credito. 
Nel question time di ieri, il ministro dell’Economia e delle Finanze ha parlato dell’aumento degli utili registrato dalle banche ed ha segnalato che, a fronte dell’aumento degli interessi sul credito erogato alla clientela, non si è registrato “un altrettanto solerte adeguamento degli interessi riconosciuti alla clientela sulla raccolta. Una dinamica che il Governo non può trascurare e non trascurerà”.
Qualcosa sta per succedere, infatti, poche ore dopo, Reuters riportava che nel Consiglio dei ministri di lunedì Primo Maggio si parlerà di manovre di sostegno alle famiglie da finanziare con un contributo di solidarietà da chiedere alle banche.  
Non c’è soltanto la nuova versione della Robin Hood Tax sulle banche italiane, a pesare in borsa c’è la possibilità di un inasprimento della regolamentazione. Due membri del board della BCE, il francese Francois Villeroy de Galhau ed l’olandese Klaas Knot, hanno affermato che la vigilanza dovrebbe considerare una modifica dei parametri sugli accantonamenti minimi, in modo da permettere al sistema da reggere agli stress che hanno portato al crollo di alcune banche regionali negli Stati Uniti. Knot, che oltre ad essere il governatore della banca centrale olandese è anche il presidente del Financial Stability Board, ha messo in evidenza che gli attuali livelli di liquidity coverage ratio (LCR) potrebbero non essere sufficienti a proteggere le banche in questo mondo di rapidissime fughe dei depositanti. 
Ma quel che mette più stress alle banche europee è quel che sta succedendo negli Stati Uniti. Il bancomat di emergenza della Federal Reserve, quello aperto il mese scorso dopo il fallimento di Silicon Valley Bank, è sempre più utilizzato. Nella settimana al 26 aprile, ci sono stati prelievi per 155 miliardi di dollari, quasi dieci miliardi di dollari in più rispetto alla settimana precedente e nuovo massimo di utilizzo dalla partenza del Bank Term Funding Program. L’utilizzo di questo canale speciale, che permette di portare alla banca centrale collaterale alla pari, mostra che tante banche, probabilmente di piccole e medie dimensioni, non se la passano ancora bene.  

 

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Marino Masotti

Caporedattore