Il tris vincente del Made in Italy: cedole mensili e barriere profonde
Per chi è caccia di cedole mensili, in evidenza il nuovo Cash Collect ISIN DE000HD5YH02 su Banco BPM, Cucinelli e Amplifon. Premi mensili con memoria dello 0,96% (11,52% p.a.) e barriere al 50%.

Il contesto rimane roseo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib si mantiene da alcuni mesi al di sopra della soglia dei 33.000 punti, e con una performance da inizio anno vicina al 13% si posiziona tra gli indici top performer non solo in Europa, ma anche rispetto i principali indici di Wall Street. Questo sentiment positivo è evidenziato anche dall'ultimo dato sulla fiducia dei consumatori, che è tornata a salire, mentre nell’industria manifatturiera si sono registrati miglioramenti sia nei giudizi sugli ordini che nelle attese sulla produzione.
Diversi motivi dunque per continuare a credere nel Made in Italy e oggi vi parliamo di una strategia di investimento che va in questa direzione. Stiamo parlando dell'ultimo Memory Cash Collect di UniCredit, strumento in grado di soddisfare il palato di tutti gli investitori a caccia di ottime cedole mensili, senza rinunciare però ad un buon livello di protezione del capitale. Il tutto su un basket di titoli diversificato e accuratamente selezionato, per offrire un mix tra rischio e rendimento invidiabile. Lo strumento (ISIN DE000HD5YH02) riesce infatti a pagare un premio mensile con memoria dello 0,96%, che corrisponde all'11,52% annuo di rendimento potenziale, a fronte del posizionamento di barriere profonde al 50% dei livelli di riferimento iniziali (strike) sia per i premi che a scadenza. I sottostanti? tre blue chip italiane con buone prospettive e rappresentanti di tre settori differenti: Brunello Cucinelli (lusso), Banco BPM (finanziario) e Amplifon (sanità).
Ma non basta, perché il prodotto di oggi prevede anche la possibilità di essere richiamato anticipatamente (Autocall) a partire dal primo anno. E così, da maggio 2025, se i tre titoli del paniere si troveranno al di sopra dei rispettivi livelli di osservazione per il richiamo anticipato, il prodotto si chiuderà in anticipo rimborsando il suo valore nominale (100 euro).
Ricordiamo inoltre che il certificato in questione può essere utile anche sotto il profilo fiscale dato che le sue cedole, essendo considerate redditi diversi possono concorrere alla compensazione delle minusvalenze in portafoglio.
Banco BPM consolida i massimi dal 2016
Nonostante la corsa messa a segno da inizio 2023, i multipli del comparto bancario italiano rimangono interessanti. Ma non solo, perché malgrado le aspettative di taglio dei tassi da parte della BCE (due tagli previsti entro fine anno), i margini d'interesse sono attesi continuare a sostenere gli utili di tutto il settore.
Un contesto in cui sta particolarmente beneficiando Banco BPM che, dopo aver chiuso lo scorso anno con un rialzo del +45%, non ha perso affatto la sua tonicità mostrando nel primo semestre del 2024 un progresso di oltre il 33%.
Solidità evidenziata anche dagli ultimi conti trimestrali, con il gruppo che ha archiviato il primo trimestre con un utile netto di 370 milioni di euro, con un aumento di circa il 40% rispetto il trimestre precedente. Ma non solo, perché il management ha fornito segnali rassicuranti sulle prospettive per il prossimo futuro, confermando la guidance sull'anno in corso. In particolare, secondo Banco BPM il margine di interesse dovrebbe continuare la sua tendenza positiva beneficiando di un livello medio dei tassi ancora superiore rispetto all’anno precedente.
Ottimi risultati anche in Borsa con il titolo che si è riportato sui livelli di gennaio 2016, mettendo così a segno un vigoroso rimbalzo di oltre il +460% dai minimi del 2020 (+70% nell'ultimo anno). Questo è ben visibile dal grafico qui sotto che mostra l'andamento su time frame mensile sul lato di sinistra, mentre a destra è raffigurato su scala settimanale.
Brunello Cucinelli tenta il rimbalzo dall'area supportiva a 90 euro
Buon andamento anche per il colosso del lusso, Brunello Cucinelli che ha chiuso i primi tre mesi del 2024 con una crescita importante del +16,5% dei ricavi saliti ora sopra i 300 milioni di euro. Un risultato ottenuto anche grazie al forte aumento delle vendite registrate nelle Americhe (+19,5%), ma anche grazie al florido mercato italiano (+26%).
Solide anche le prospettive, con il marchio del lusso italiano che rafforza le sue previsioni per l'intero 2024, aspettandosi al tempo stesso anche un solido incremento del fatturato intorno al +10% anche nel 2025.
Numeri che si riflettono in un andamento positivo anche a Piazza Affari con il titolo che è più che raddoppiato di prezzo nell'ultimo anno e mezzo e che continua a restare interessante anche sotto il profilo tecnico. In particolare, dopo aver toccato un nuovo massimo storico a marzo di quest'anno, il titolo ha ritracciato, ma da questo punto di vista l'area supportiva a quota 90 euro potrebbe sostenere i prezzi favorendo un rimbalzo in grado di riportare i prezzi sopra i 100 euro.
Amplifon punta i massimi del 2023
Tendenza positiva anche su Amplifon che in occasione della presentazione dei suoi conti sul primo trimestre ha confermato le sue previsioni di crescita dei ricavi per l'intero esercizio 2024, sostenuti dall'incremento delle quote di mercato e da acquisizioni. In particolare, nei primi tre mesi dell'anno, il gruppo ha registrato ricavi in aumento del 6% a 573 milioni di euro, con l'utile netto che è così salito a 35,6 milioni di euro.
In borsa, con gli acquisti messi a segno da inizio anno (+7% Ytd) si è riportato nella fascia alta dell'ampio trading range visto negli ultimi due anni compreso tra l'area supportiva a 25 euro e i 36 euro. Ecco che proprio un deciso superamento al rialzo dell'importante resistenza statica intorno a 36 euro potrebbe riportare il titolo sui livelli di metà 2022. In ogni caso, la tendenza di fondo rimane positiva con il titolo che si è riportato sopra la sua media a 200 settimane e in caso di ribassi nessun timore fin tanto che i prezzi si manterranno al di sopra dell'importante area supportiva a 25 euro, livello che si troverebbe per altro al di sopra della barriera al 50% sul titolo.
Il Cash Collect sull'Italia: 11,5% all'anno e barriere profonde al 50%
Chiarito il contesto di riferimento, vediamo ora le caratteristiche della new entry di UniCredit con codice ISIN DE000HD5YH02.
Stiamo parlando di uno strumento di investimento che si caratterizza, oltre che per la scelta dei sottostanti di qualità, anche per il suo attraente bilanciamento tra rischio e rendimento. In tal senso, le sue barriere profonde al 50% proteggono l'investimento anche in caso di storno del mercato o di una fase di consolidamento laterale. Ma nonostante il buon grado di protezione, il nuovo prodotto di UniCredit strizza l'occhio anche al rendimento dato che riesce a pagare un bonus mensile con memoria dello 0,96%, arrivando così ad offrire un rendimento annuo di tutto rispetto dell'11,52% (+34,56% nei tre anni di vita).
Ricordiamo inoltre che la presenza della memoria sulle cedole mensili implica che se in corrispondenza di una data non si sono verificate le condizioni per il pagamento (ovvero il posizionamento dei titoli sopra le barriere), il bonus non verrà perso, ma resterà nella memoria del certificate e sarà poi pagato alla prima data di osservazione successiva in cui tutti i sottostanti quoteranno nuovamente sopra o allo stesso livello della barriera.
Inoltre, come dicevamo, lo strumento di oggi potrà essere richiamato anticipatamente con meccanismo di Autocall decrescente a partire da maggio 2025. In tal senso, il trigger per l'Autocall non è fisso al 100% ma decresce del 5% fino ad arrestarsi all'80% (step down).
Interessante anche la scadenza che non è eccessivamente lunga dato che è a tre anni e quindi a prevista per maggio 2027.
Ricordiamo infine che lo strumento, essendo un certificato, permette tutti i classici vantaggi dell’efficienza fiscale (cedole sono compensabili con eventuali minus) e quindi per le sue caratteristiche si inserisce bene in un portafoglio per la compensazione fiscale.
Gli scenari a scadenza:
Se lo strumento (ISIN DE000HD5YH02) non sarà richiamato anticipatamente e dunque arriverà alla sua data di scadenza (20/05/2027), per l’investitore ci saranno due scenari alternativi:
- Se tutti e tre i sottostanti si presenteranno all'appuntamento finale con quotazioni non inferiori alla barriera e quindi nessuno dei tre titoli sarà crollato di oltre il 50% dai livelli iniziali, allora l’investitore riceverà l’ultima cedola mensile e gli verranno pagate anche tutte le cedole eventualmente trattenute in memoria. In tal caso, il certificate sarà quindi rimborsato al 100% del valore nominale (1.00 euro).
- Al contrario, se anche solo uno dei tre titoli sottostanti arriva alla data finale con una quotazione al di sotto della barriera al 50%, allora non sarà pagata l’ultima cedola, ma neanche le cedole eventualmente ancora trattenute nella memoria dello strumento. Il certificate sarà così rimborsato in modo proporzionale alla performance del peggiore tra i sottostanti (worst of). Quindi, ipotizzando per il titolo worst of un crollo del 55% dallo strike, allora il rimborso sarà pari al 45% del valore nominale (45 euro).
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