Powell cede alle richieste di Trump
In seguito alle parole di Powell al Jackson Hole, la percezione è un atteggiamento più “dovish” della FED con più paura sulla debole crescita del mercato del lavoro che sull’inflazione dei dazi.

EVENTI CHIAVE
- Le dichiarazioni di Powell supportano i listini
- Il Jackson Hole cambia le carte in tavola
- Occhi puntati sui candidati a presidente della FED
- Christine Lagarde teme il rallentamento della crescita
- Cosa ci aspetta
La settimana è stata caratterizzata da volumi contenuti, complice il clima estivo, la minore attività degli investitori e l’attesa per il discorso di Powell al simposio di Jackson Hole, nel pomeriggio di venerdì. In questo contesto, il Ftse Mib ha registrato una performance positiva, mentre sui listini statunitensi, fino alle parole pronunciate Powell, si sono viste prese di profitto, in particolare sul Nasdaq e sul comparto tecnologico.
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