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Londra prepara un piano per risolvere il problema dei minerali critici

Il documento si intitola "Vision 2035: Critical Minerals Strategy"

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Il governo britannico ha pubblicato sabato un documento programmatico che delinea una strategia sui minerali critici, con l'obiettivo di ottimizzare la produzione nazionale e costruire reti di approvvigionamento resilienti.

Intitolato "Vision 2035: Critical Minerals Strategy", il documento fissa come obiettivo il soddisfacimento del 10% della domanda britannica di minerali critici attraverso la produzione domestica e del 20% tramite il riciclo entro il 2035.

UK vulnerabile

Attualmente, il Regno Unito produce internamente il 6% del proprio fabbisogno di minerali critici.

La strategia mira a diversificare la base dei fornitori del Regno Unito, stabilendo che, entro il 2035, non più del 60% dell'approvvigionamento di ciascun minerale dovrà provenire da un singolo paese.

Il governo ha inoltre annunciato un fondo da 50 milioni di sterline per sostenere le imprese nazionali e aumentare la resilienza della catena di approvvigionamento. Il documento riconosce che i minerali critici sono essenziali per l'economia britannica, la sicurezza nazionale e la transizione verso l'energia pulita, ma ammette che, essendo un importatore netto di tali minerali, il paese è esposto a vulnerabilità strategiche.

Il Primo Ministro Keir Starmer ha dichiarato: "Per troppo tempo, la Gran Bretagna è stata dipendente da una manciata di fornitori esteri, lasciando la nostra economia e la sicurezza nazionale esposte a shock globali."

La strategia cita litio, rame, tungsteno, nichel e terre rare come particolarmente importanti per il Regno Unito, fissando l'obiettivo di produrre almeno 50.000 tonnellate di litio entro il 2035.

I maggiori giacimenti di litio in Europa si trovano in Cornovaglia, che ospita anche depositi di tungsteno.

Liam Condon, amministratore delegato della società di riciclo di minerali critici Johnson Matthey PLC, quotata nel FTSE 250, ha accolto favorevolmente la strategia, affermando che il Regno Unito "potrà andare oltre e più velocemente, riconoscendo l'importanza economica della lavorazione e del riciclo".

"Accogliamo inoltre con favore il riconoscimento da parte del governo dei metalli del gruppo del platino (PGM) come minerali sia critici che strategici per la crescita", ha aggiunto Condon. "Essi sono fondamentali per il settore industriale britannico e rappresentano una base per la strategia industriale del governo."

Il Regno Unito è leader nel riciclo dei PGM, e quasi il 60% dei PGM utilizzati nei nuovi prodotti a livello globale proviene dal riciclo. Condon ha espresso delusione per l'esclusione dalla strategia di un importante PGM, il palladio, che trova ampie applicazioni dalla farmaceutica all'elettronica, oltre che nel controllo delle emissioni automobilistiche. Johnson Matthey sta costruendo una nuova raffineria di PGM a Royston, in Inghilterra, la cui apertura è prevista per il 2027.

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