Grandi nomi, grande rendimento: 20% annuo per questo Fast Cash Collect
Non è un miraggio: si punta al 20% annuo con il nuovo Fast Cash Collect (ISIN XS3062242717) di BNP su Banco BPM, BBVA, Prysmian e STM. Cedole mensili con memoria del 1,65% con barriere al 60%.


Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 29/09/2025
- Tipologia:
- Fast Cash Collect
- Sottostante:
- Banco BPM - BBVA - STM - Prysmian
- Rendimento medio annuo:
- 16,82%
E’ un certificato senza compromessi rivolto a investitori a caccia di alto rendimento. Ci riferiamo al prodotto ISIN XS3062242717 di BNP Paribas che sfoggia uno dei rendimenti più alti mostrati di recente tra i Cash Collect su titoli europei: 19,8% annuo, ovvero premi mensili con memoria del 1,65%. Un rendimento monstre legato a quattro titoli dai buoni fondamentali: due banche europee, Banco BPM e BBVA, e due industriali italiani, Prysmian ed STM. Le barriere sono collocate al 60% sia per i premi che a scadenza. Garantiscono dunque un buffer protettivo fino a cali del 40% dei titoli citati. La struttura è quella tipica dei Fast Cash Collect, infatti, dal terzo mese (ottobre 2025), il certificato può essere rimborsato dall’emittente inizialmente con trigger al 100% dello strike e poi con uno step down del 1% mensile. Un prodotto dunque pensato con l’idea di dare alto rendimento in pochi mesi.
Mercati azionari ancora in forza
Il grafico dell’S&P 500 parla da solo. Nonostante l’estate dovrebbe portare volatilità, l’impostazione di fondo rimane orientata al rialzo nel medio e lungo termine. La cosa curiosa è che a spingere questo rally sono stati soprattutto i retail americani che hanno raggiunto cifre record, con circa 155 miliardi di dollari di acquisti netti. Rimangono spiazzati invece tanti asset manager che non sono convinti dei fondamentali dell’economia americana e dunque delle motivazioni sottostanti a questo forte impulso. Difficile dire chi abbia ragione ma certo per ora ad uscirne vincitori sono stati gli investitori privati.
Può dunque aver senso, per chi ha un approccio speculativo agli investimenti, inserire un prodotto come questo in portafoglio, ovviamente pesandolo il giusto essendo un prodotto aggressivo). Anche perché parliamo di un Fast Cash Collect che potrebbe andare in rimborso anticipato abbastanza velocemente, dunque pagando tanto nel giro di poco tempo. Se dovesse andare in rimborso anticipato alla prima data di autocall, il prodotto pagherebbe quasi il 5%.
Se guardiamo ai titoli, di fatto il rischio maggiore di una barriera al 60% è sulle banche che hanno già corso parecchio, mentre STM e Prysmian sembrano tutto sommato abbastanza protette da una barriera del genere. I due titoli infatti hanno perso tanto dai massimi e ne sono ancora molto distanti
Sui bancari ci siamo soffermati tantissime volte. Il contesto rimane comunque positivo. I tassi sui depositi dovrebbero essere tagliati ancora una o due volte dalla BCE, portandoli al 1,75% o 1,5% e da qui poi dovrebbero gradualmente tornare a risalire secondo il mercato assestandosi poco sopra il 2%. Certamente questa flessione danneggia il margine d’interesse, ma le banche hanno attuato strategie di copertura tramite l’acquisto di bond con maturity lunga e diversificando bene la top line anche sul business delle commissioni. Quindi, se non dovessero avviarsi scenari di forte contrazioni dell’economia o recessioni profonde non preventivabili in questo momento, delle barriere al 40% dovrebbero comunque supportare l’investitore in caso di volatilità di breve.
Relativamente a Prysmian gli analisti sono positivi. Prysmian è una vera e propria eccellenza italiana, società leader nel suo settore e con un business resiliente anche in contesti macro di indebolimento. In particolare, il business della Transmission ha backlog rilevante ed è esposta nelle reti energetiche guidate da AI e transizione green. Il titolo ha corretto con forza dai 70 euro e ora tratta a multipli interessanti. A questi prezzi, dunque, il titolo rimane interessante e i conti dovrebbero essere buoni per fine anno senza sorprese particolari.
Finalmente STM rialza la testa e lo fa per buone ragioni. Diversi operatori del settore, infatti, hanno reiterato la guidance per il secondo quarter e hanno dichiarato che vedono segnali di recupero concreti. Notizia importante dopo sette trimestri di calo anno su anno per il segmento e confermata poi in una conference anche dall’AD di STM il quale ha aggiunto che il secondo quarter sarà almeno al mid point della guidance e il terzo quarter vedrà una crescita a/a positiva.
Nella tabella qui sotto trovate i prezzi di riferimento iniziali (Strike) dei quattro titoli del basket (ISIN XS3062242717), con le relative barriere al 60%.
Rendimento del 20% circa per il nuovo Fast di BNP Paribas
Il certificato ISIN XS3062242717 di BNP Paribas propone un rendimento veramente elevato. Il certificato della casa francese, infatti, investe su quattro società europee con ottimi fondamentali: Banco BPM, BBVA, Prysmian ed STM. Il certificato paga premi mensili con memoria del 1,65% (19,8% annuo) condizionati ad una barriera al 60% degli strike. Gli strike sono stati fissati martedì 8 luglio in chiusura.
Il prodotto propone la struttura Fast Cash Collect con rimborso anticipato veloce. Infatti, dal terzo mese (ottobre 2025) se i quattro titoli saranno sopra strike il certificato sarà rimborsato a 100% del nominale, più ultimo premio e premi eventualmente non pagati. Dal mese successivo, il quarto, il certificato vedrà il trigger per il rimborso scendere del 1% mesile fino al 80% degli strike, facilitando così il rimborso anticipato.
A scadenza, luglio 2025, gli scenari sono i soliti due dei cash collect. Se i quattro titoli saranno sopra la barriera posta al 60% degli strike il certificato rimborserà il 100% del nominale, più ultimo premio e premi eventualmente non pagati. Al contrario, se anche solo un titolo sarà sotto barriera il certificato pagherà la performance del peggiore. Quindi in caso di crollo del 50% dallo strike a scadenza del worst of, il prodotto rimborserà 50 euro a certificato.
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