Cash Collect sulle banche: due approcci, un solo obiettivo
Da Goldman Sachs due certificati dedicati alle banche europee. Un Fast Cash Collect ad altissimo rendimento (19,2% annuo) e un Low Barrier con barriera capitale al 40% (10,8% annuo)

Dopo 12 trimestri consecutivi di rialzo, il tema delle banche europee continua ad avere senso in portafoglio. La crescita degli utili, bilanci rafforzati e payout generosi sostengono il quadro. Al tempo stesso, dopo tanta corsa, appare logico adottare soluzioni prudenti che riducano l’esposizione direzionale. In quest’ottica proponiamo oggi due certificati di Goldman Sachs dal taglio complementare, utili per strategie di equity substitution sulle banche: un Fast Cash Collect ad alto rendimento potenziale (ISIN JE00BS6B2G28) e un Low Barrier Cash Collect (ISIN JE00BS6BGT33) con protezione profonda del capitale.
1) Fast Cash Collect – ISIN JE00BS6B2G28
- ISIN JE00BS6B2G28
- Sottostanti: Banco BPM, Barclays, Banca MPS, Commerzbank
- Premi con memoria: 1,6% mensile (19,2% annuo)
- Barriere premi: al 55% dei valori iniziali
- Protezione del capitale a scadenza: barriera al 55%
- Autocall “Fast”: da dicembre 2025, con step-down mensile di 1 punto percentuale dal 100% al 68% del livello iniziale, che facilita il richiamo anticipato (dicembre 100%, gennaio 99%, febbraio 98% … fino al 68%)
- Durata: tre anni; ultima data di osservazione 4/09/2028.
- Prezzo sul secondario: 1.031 euro, vicino al valore nominale di 1.000 euro.
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La grande attrazione di questo certificate è data dal rendimento molto alto, che però deve fare i conti con un meccanismo di autocall in rapido step-down che fa diventare molto probabile il rimborso anticipato. Chi investe in questo prodotto otterrà il massimo vantaggio se le quotazioni dei sottostanti (in realtà ne basta solo uno) nei prossimi mesi scenderanno gradualmente, in modo da non fare scattare il rimborso anticipato. A questo scopo, nei tre anni dovrebbero scendere del 32%. Al tempo stesso, per non incorrere in perdite sul capitale bisogna che nessuno dei sottostanti accusi alla scadenza finale un ribasso superiore al 45%. Il “ritmo” dello step-down rende statisticamente più probabile un richiamo entro i primi mesi del 2026.
Prendendo in esame le quotazioni attuali dei sottostanti, c’è un’alta probabilità che il certificate JE00BS6B2G28 venga richiamato nei prossimi mesi. Infatti, la quotazione attuale (lunedì 6 ottobre) di Banco BPM supera il livello iniziale dell’11%, Barclays segna un rialzo del 5%, Commerzbank del 2%, mentre Banca MPS quota esattamente allo stesso prezzo del valore di strike.
Cosa aspettarsi a scadenza:
Se a settembre 2028 il certificate non sarà stato ancora rimborsato, si potranno verificare due situazioni.
- Se nessuno dei sottostanti sarà scivolato sotto la barriera, il certificate verrà rimborsato al valore nominale di 1.000 euro, più l’ultima cedola e le cedole eventualmente accumulate nella memoria.
- Se anche solo uno dei sottostanti accuserà un ribasso superiore al 45% rispetto al valore iniziale, il rimborso sarà proporzionale alla performance del peggiore (esempio: se il worst of è a –50% dallo strike, il rimborso sarà di 500 euro). In questo caso l’ultima cedola e le cedole eventualmente presenti in memoria non verranno pagate.
2) Low Barrier Cash Collect – ISIN JE00BS6BGT33
- ISIN JE00BS6BGT33
- Sottostanti: Unicredit, Banca MPS, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo
- Premi con memoria: 0,9% mensile (rendimento del 10,8% annuo)
- Barriera premi: al 50% dei valori iniziali
- Protezione a scadenza: barriera sul capitale al 40% del worst of (capitale intatto fino a –60% del peggiore)
- Autocall: da marzo 2026, con trigger fisso al 100% del livello iniziale
- Durata: tre anni; ultima data di osservazione 4/09/2028
- Prezzo sul secondario: 997 euro, vicino al valore nominale di 1.000 euro.
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È la soluzione più difensiva, grazie alle barriere più profonde garantisce una maggiore tutela del capitale a scadenza, ma sempre con cedole di tutto rispetto per un rendimento potenziale annuo a doppia cifra. E’ un prodotto adatto a chi desidera mantenere un’esposizione alle banche con un profilo di rischio più contenuto rispetto all’equity puro. L’effetto memoria permette di recuperare le cedole temporaneamente non versate.
Cosa aspettarsi a scadenza:
- Se a settembre 2028 nessuno dei sottostanti accuserà una perdita superiore al 60%, il certificate verrà rimborsato al valore nominale di 1.000 euro, più l’ultima cedola e le cedole eventualmente accumulate nella memoria.
- Se anche solo uno dei sottostanti accuserà un ribasso superiore al 60% rispetto al valore iniziale, il rimborso sarà proporzionale alla performance del peggiore (esempio: se il worst of è a –70% dallo strike, il rimborso sarà di 300 euro). In questo caso l’ultima cedola e le cedole eventualmente presenti in memoria non verranno pagate.
Perché puntare ancora sulle banche europee
Dopo dodici trimestri consecutivi di rialzo, il comparto bancario europeo non sembra arrivato al capolinea. Al contrario, molti analisti ritengono che il potenziale di crescita non sia ancora esaurito. Secondo Andrew Stimpson, responsabile della ricerca bancaria europea di KBW, la combinazione di bilanci solidi, ritorni sul capitale elevati e prospettive di crescita dei prestiti mantiene il settore attraente.
Le performance non dipendono solo dai tassi d’interesse. Con il tasso BCE tornato al 2%, il mercato non prevede ulteriori tagli, mentre la crescita europea dovrebbe rafforzarsi grazie agli stimoli fiscali tedeschi e ai piani infrastrutturali dell’Unione Europea, inclusi gli investimenti nella difesa. È un contesto favorevole per le banche, che beneficiano di una domanda di credito in ripresa e costi di raccolta più stabili.
Per il team di Citigroup, guidato da Andrew Coombs, il momentum degli utili resta robusto. Le stime sugli utili per azione sono state più volte riviste al rialzo nel 2025, spinte da ricavi non legati al margine d’interesse e da maggiore efficienza operativa.
Il settore scambia oggi con un P/E di circa 10 volte, in linea con la media storica, ma resta ancora a sconto di circa il 30% rispetto al mercato europeo. Secondo Stimpson (KBW), questo lascia spazio a ulteriori rialzi: “Poter dire agli investitori di lungo periodo che le banche stanno ancora migliorando è un messaggio molto potente”.
Quale certificate scegliere? Due filosofie per due profili di rischio
- JE00BS6B2G28 privilegia il rendimento (1,6% mese) e una probabilità di autocall elevata grazie allo step-down fino al 68%. È idoneo a investitori che puntano a incassare i premi nel breve/medio periodo e accettano che, in caso di shock severo, il rimborso del capitale possa subire una penalizzazione.
- JE00BS6BGT33 massimizza la protezione del capitale (barriera al 40%) e offre cedole dello 0,9% al mese. È pensato per chi privilegia la resilienza, pur mantenendo un rendimento lordo a doppia cifra.
Entrambi gli strumenti funzionano bene come equity substitution su un comparto che rimane interessante ma ha già corso molto: consentono di estrarre rendimento dalle fasi laterali e di smussare la volatilità legata ai movimenti dei singoli titoli bancari.
Disclaimer:
I Certificati ISIN JE00BS6B2G28 e ISIN JE00BS6BGT33 sono soggetti ad un livello di rischio rispettivamente pari a 6 e 6 su una scala da 1 a 7.
L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
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