IV Focus EGM: 1H24 in Crescita e Valutazione da saldo ma la Liquidità

Crescita di ricavi ed EBITDA nel 1H24, con marginalità in leggera contrazione e utile netto in calo. Liquidità ridotta, ma si spera in una ripresa con il lancio del FNS.

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Sintesi 

Crescono ricavi ed EBITDA aggregati nel primo semestre, a dispetto di un contesto macroeconomico sfidante. Il quadro emerso dalla reporting season 1H24 è degno di rispetto: i ricavi hanno registrato una crescita high-single digit, un più limitato progresso dell’EBITDA (+3.5%), evidenziando una leggera contrazione della marginalità (-40bps, al 13.8%) e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto, con un leverage ratio sceso a livelli inferiori a 1.0x. Per converso, l’EBIT si è confermato ai livelli dello scorso anno mentre l’utile netto ha registrato una contrazione a doppia cifra. Un dato aggregato di mercato che sottende una certa eterogeneità, con le società più strutturate in grado di esprimere un più elevato cashflow yield e con le più piccole in grado di esprimere, per converso, più elevati tassi di crescita così come più marcati miglioramenti della redditività. Il tutto in un contesto che, secondo stime di consensus, nel secondo semestre dovrebbe vedere una significativa accelerazione della crescita ed un più che proporzionale miglioramento della redditività.

Analisi

Gap valutativo ancora molto significativo, imminente il lancio del FNS. Ai correnti prezzi di mercato, l’EGM tratta a 5.3x e 4.3x l’EV/EBITDA 2024 e 2025, rispettivamente a sconto del 48% e del 54% rispetto all’universo di società a più ampia capitalizzazione. Uno sconto che, pur a fronte di eventuali revisioni delle attuali stime di consensus, lascia ben intendere il valore intrinseco di un mercato, l’EGM, penalizzato dal deterioramento del contesto macro e che è oggi alle prese con una marcata rarefazione della liquidità. Aspetto, quest’ultimo, che ci auguriamo possa essere rivitalizzato dall’imminente lancio del FNS (Fondo Nazionale Strategico), promosso in joint venture da Tesoro e CDP che mira alla creazione di un ecosistema di investitori votato a supportare società a piccola e media capitalizzazione in un’ottica di lungo periodo.

Small Caps in ripresa nel terzo trimestre, ma l’EGM non riesce a mettersi in scia. L’avvio dell’era del taglio tassi promosso dalle Banche Centrali è stato ben accolto dal mondo delle small caps internazionali. Tant’è che nel terzo trimestre, i principali indici small caps hanno registrato significativi progressi: l’indice Russell 2000 è cresciuto dell’8.9%, il CAC Small Caps del 5.5%, e il MSCI World Micro Cap del 2.3%. Una performance (positiva) cui l’indice FTSE Italia Growth, rappresentativo del mercato EGM, non è riuscito a dar seguito, chiudendo il trimestre con una contrazione dello 0.7%, con volumi scambiati in significativa contrazione. Anche il mese di ottobre pare impostato all’impronta, tant’è che nei primi 14 giorni di negoziazione il progresso delle quotazioni è stato limitato, per quanto positivo, in linea con quanto registrato dai principali indici small caps internazionali.

Volumi scambiati in contrazione, timidi segnali di ripresa in ottobre. A latitare nel terzo trimestre non sono state solo le performance, bensì anche la liquidità. Di fatto i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre hanno evidenziato una contrazione degli scambi a doppia cifra, con valori retrocessi ai valori del 2017 quando ad essere quotate erano meno della metà delle società attualmente presenti all’EGM. Se l’earning season 1H24 non è riuscita a catalizzare crescenti scambi nel terzo trimestre, la prima metà di ottobre ha (finalmente) evidenziato timidi segnali di ripresa, con scambi medi giornalieri aumentati a quota €9 milioni. Non solo scambi in contrazione ma anche concentrati su di una manciata di titoli: negli ultimi 3 mesi, i primi 20 titoli hanno attratto il 53% degli scambi complessivi di mercato mentre per 75 titoli gli scambi medi giornalieri si sono arrestati al di sotto di €10,000, in un mercato che si conferma a trazione prevalentemente “non istituzionale”.

La Nostra EGM Watchlist

EGM Watchlist: 4 nuovi ingressi nella quarta edizione della Websim EGM Watchlist. 4 società fanno il proprio esordio nella Websim EGM Watchlist, inaugurata un anno fa e giunta alla sua quarta edizione: 1 società Tech (Maps Group), 2 società Consumer (Misitano & Stracuzzi e Health Italia) e 1 società Industrial (Next Geosolution Europe). La terza release della EGM Watchlist si commiata con una performance positiva di 0.9 punti percentuali (-0.2% in termini relativi all’indice FTSE Italia Growth), così chiudendo l’anno trascorso con un +12.3% e un +21.7% rispettivamente in termini assoluti e relativi. Alla Watchlist di derivazione algoritmica, si aggiungono eVISO, Energy, Spindox, Cofle, Maps Group, Casta Diva Group, Allcore, SG Company, Talea Group, ISCC Fintech, Cube Labs e High Quality Food nostri best pick tra le società coperte da Websim Corporate Research.

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 Team Websim Corporate

Gli Analisti Finanziari di Websim