THALES - Analisi Fondamentale
Report di Analisi Fondamentale dall'Ufficio Studi di Websim
Giudizio: Neutral
Prezzo: 228.00€
Target di lungo termine: 191.00€
Thales: Risultati Solidi e Crescita nel Settore Difesa
Thales ha registrato risultati solidi in tutti i principali indicatori finanziari, grazie a un forte slancio nella sua divisione Difesa. Con un record di ordini, un cash flow robusto e un aumento del dividendo, l'azienda sta consolidando la sua posizione di leader europeo nel settore della difesa. Tuttavia, sebbene le prospettive rimangano positive, le previsioni per il 2025 appaiono piuttosto prudenti, in particolare per quanto riguarda il settore difesa. Considerando il panorama geopolitico e il potenziale aumento della spesa per la difesa in Europa, Thales potrebbe entrare in una fase di crescita strutturale significativa.
Performance e Risultati Finanziari
Il volume degli ordini ha raggiunto il livello record di 25.3 miliardi di euro, con un incremento organico del 6%, superiore alle aspettative. Il portafoglio ordini ammonta a 51 miliardi di euro alla fine del 2024, con un rapporto book-to-bill di 1.23. I ricavi hanno toccato i 20.6 miliardi di euro, in crescita dell'8% su base organica, superando le previsioni. La divisione Difesa ha mostrato una performance eccezionale, con vendite organiche in aumento del 13.3%, grazie ai sistemi terrestri e aerei. L'EBIT adjusted è cresciuto del 6% a 2,4 miliardi di euro, con un margine stabile all'11.8%. Inoltre, il free cash flow ha sorpreso positivamente, raggiungendo i 2.1 miliardi di euro, il 7% oltre le aspettative. Il dividendo portato a €3.7 per azione in crescita del 9% YoY rispetto a €3.50 del consenso.
Analisi
La difesa guida la carica, ma il resto del business tiene il passo. Thales ha registrato una solida performance nel 2024, superando le aspettative nei principali indicatori finanziari. I ricavi hanno raggiunto i 20.6 miliardi di euro, in crescita dell’8% su base organica, battendo sia il consensus che la stessa guidance dell’azienda (5-6%). La divisione difesa è stata chiaramente la migliore, con una crescita organica straordinaria del 13.3%, superiore del 5% rispetto alle stime. I sistemi terrestri e aerei sono stati i principali contributori, grazie a ordini solidi nei veicoli tattici e nei radar di superficie. Con un rapporto book-to-bill di 1.34x e un portafoglio ordini record di 39 miliardi di euro, la divisione ha assicurato anni di crescita redditizia.
Sul fronte della profittabilità, l’EBIT Adj. è cresciuto del 6% su base organica, raggiungendo i 2.4 miliardi di euro, superando le previsioni del consensus del 3%. Il margine è rimasto stabile all’11.8%, con un forte contributo dalla divisione difesa. Tuttavia, la difesa non è stata l’unico punto positivo. L’aerospazio ha registrato una solida performance, nonostante uno scenario misto. L’avionica si è mantenuta resiliente, con una crescita mid-single digit, rispetto a un rallentamento atteso nel quarto trimestre. Lo spazio, invece, ha pesato sui margini, trascinando la redditività con un EBIT Adj. negativo. Detto ciò, il settore aerospaziale è comunque riuscito a registrare un EBIT Adj. di 391 milioni di euro (7.2% dei ricavi), in aumento rispetto ai 369 milioni dell’anno precedente e superiore del 5% alle previsioni. La divisione Cyber & Digital, pur subendo una leggera contrazione organica, ha beneficiato dell’integrazione di Imperva, rafforzando la posizione di Thales nella cybersecurity. Grazie a questa solida redditività, l’utile netto rettificato è salito a 1.9 miliardi di euro, un risultato notevole considerando l’aumento del carico fiscale e dei costi finanziari derivanti dalle precedenti azioni strategiche.
Macchina da cassa. La sorpresa più positiva è stata il free cash flow, che ha raggiunto i 2.1 miliardi di euro, superando le aspettative del 7%. Thales continua a dimostrare un’eccellente conversione della cassa, superando il 100% nel 2024. Guardando avanti, l’azienda punta a un rapporto di conversione del 95-100% nel 2025, segnale chiaro di disciplina finanziaria. Per il periodo 2024-2028, l’obiettivo rimane tra il 95% e il 105%. Questa forte generazione di cassa consente a Thales di premiare generosamente gli azionisti. Il dividendo proposto di 3,7 euro per azione rappresenta un aumento del 9% e riflette la fiducia nella capacità di generare utili in futuro.
Outlook 2025
Thales gioca in sicurezza, ma c’è spazio per migliorare. La guidance di Thales per il 2025 è in linea con le aspettative, con una previsione di crescita organica del fatturato tra il 5% e il 6% (21.7-21.9 miliardi di euro) e un margine EBIT tra il 12.2% e il 12.4%. Sebbene solida, l’outlook appare eccessivamente prudente, soprattutto nel settore difesa, dove la domanda è in forte espansione. L’azienda si sta preparando per cogliere le opportunità di mercato affrontando al contempo le sfide di redditività nella divisione spazio. Il piano di adattamento è già in corso, con la metà dei necessari spostamenti di personale completata entro la fine del 2024. La dirigenza prevede un ritorno a un EBIT Adj. positivo nel 2025, con l’obiettivo di raggiungere margini EBIT superiori al 7% entro il 2028. Tuttavia, le previsioni sulla difesa di Thales sembrano conservative, assumendo una crescita annua del 6-7%, ma senza considerare i possibili benefici derivanti dall’aumento dei budget per la difesa in Europa. L’azienda rimane prudente, in attesa che gli impegni politici si traducano in ordini concreti prima di adeguare i piani di produzione. Sebbene fiduciosa nella sua capacità di espandersi in un orizzonte di 2-3 anni, Thales mantiene disciplina: saranno i contratti reali, non solo la retorica politica, a dettare il ritmo dell’accelerazione.
Per ora, Francia, Regno Unito e Germania non hanno ancora annunciato aumenti concreti dei budget, limitandosi a forti dichiarazioni politiche. Thales sta monitorando attentamente la situazione ma non si impegnerà ad aumentare la produzione senza decisioni ufficiali sui finanziamenti. Detto ciò, l’azienda ha riconosciuto che qualsiasi ulteriore espansione richiederebbe investimenti aggiuntivi e miglioramenti della supply chain. Vale anche la pena notare che i ricavi della divisione difesa di Thales sono per lo più a lungo ciclo, sebbene alcuni prodotti a ciclo breve—come radio, radar e munizioni—offrano una certa flessibilità per soddisfare rapidamente la crescente domanda.
Priorità strategiche: M&A e consolidamento industriale. Nella roadmap per il 2025, Thales ha evidenziato acquisizioni selettive mirate a rafforzare i suoi core business, concentrandosi su investimenti ad alta convinzione con criteri finanziari rigorosi. Sebbene siano state considerate acquisizioni nel settore della difesa per supportare la crescita in un contesto di domanda crescente, Thales sembra dare priorità alla cybersecurity, data la complessità regolatoria che complica le operazioni nel settore della difesa. Per quanto riguarda le discussioni in corso con Leonardo e Airbus sulla creazione di un polo spaziale europeo, Thales non ha ancora deciso se un accordo sarebbe strategicamente vantaggioso. L’azienda sta valutando le opzioni ma non ha fretta di procedere senza una chiara proposta di valore.
La view degli Analisti.
Giudizio: NEUTRAL; TP a €194. Tra i titoli della difesa sotto la nostra copertura, Thales è quello che ha beneficiato meno del rerating post-guerra in Ucraina, almeno in termini di performance del prezzo delle azioni. Ed è una distorsione che il mercato sta correggendo. Thales è un pilastro della difesa europea, con posizioni di leadership in molteplici settori strategici: radar e sistemi di sorveglianza, sistemi missilistici e di difesa aerea, avionica militare, sonar navali e cybersecurity. Non è un’azienda che avrà difficoltà a trovare domanda. Il contesto macroeconomico rafforza ulteriormente questa tesi. Le recenti dichiarazioni di Trump sulla riduzione degli impegni degli Stati Uniti nella NATO hanno scosso le fondamenta della sicurezza europea. Con il futuro della NATO in bilico, i governi europei non possono più permettersi di rimandare gli investimenti nella difesa. Il vertice dello scorso fine settimana ha reso una cosa abbondantemente chiara: l’Europa deve costruire la propria deterrenza. Con oltre 150 miliardi di euro di potenziali aumenti di spesa e contratti per armamenti in crescita, stiamo entrando in un ciclo rialzista strutturale per la difesa europea. Thales è ben posizionata per trarne vantaggio. Le sue azioni hanno sottoperformato rispetto ai concorrenti nonostante risultati solidi, il che significa che c’è ancora margine di rialzo. Dato l’outlook positivo del settore, Thales merita una nuova valutazione. Rivedremo le nostre stime di conseguenza ed estenderemo il nostro orizzonte di previsione fino al 2027.
Stime dei principali dati finanziari
12/22A | 12/23A | 12/24E | 12/25E | 12/26E | |
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P/E adj | 18.9x | 20.6x | 19.3x | 26.8x | 23.1x |
Dividend yield | 2.60% | 2.54% | 2.48% | 1.73% | 1.89% |
EV/EBITDA adj | 10.2x | 12.3x | 11.7x | 15.0x | 13.4x |
EPS adj (€/m) | 5.97 | 6.48 | 7.72 | 8.52 | 9.88 |
Crescita dell'EPS | 30.7% | 8.60% | 19.1% | 10.3% | 16.0% |
Dividendo (€) | 2.94 | 3.40 | 3.70 | 3.95 | 4.30 |
ricavi (€/m) | 17,569 | 18,428 | 20,095 | 22,130 | 24,340 |
Margine EBITA | 11.0% | 11.6% | 11.7% | 12.0% | 12.4% |
Utile netto (€/m) | 1,121 | 1,023 | 1,589 | 1,757 | 2,038 |
ROE (dopo le imposte) | 16.4% | 14.6% | 21.7% | 21.1% | 22.4% |
Leva finanziaria | 8.67% | 35.3% | 56.4% | 40.0% | 19.9% |