ING GROUP - Analisi Fondamentale

Report di Analisi Fondamentale dall'Ufficio Studi di Websim

Analisi Fondamentale di ING Group - 05/05/25

Giudizio: Outperform

Prezzo: 18.27€

Target di lungo termine: 20.20€

ING ha registrato un solido Q1, con forti entrate da commissioni e trading che hanno compensato la pressione sul NII. Il management prevede una stabilizzazione e una crescita del NII, supportata da volumi sani. I costi sono stati in linea con le aspettative, con un allentamento della pressione sugli investimenti previsto in futuro. La qualità degli attivi è rimasta forte e il costo del rischio è stato ben gestito. Nonostante l'incertezza macroeconomica, ING ha confermato i suoi target, lanciato un programma di buyback da 2 miliardi di euro e pianificato ulteriori ritorni di capitale, guidando il CET1 a un intervallo del 12.8-13% entro la fine dell'anno, rispetto a un pro-forma del 13.1%.

Dettagli Finanziari

Reddito totale: €5.6 miliardi (+1% su base annua, 1% sopra il consenso).
Margine di interesse netto (NII): €3.6 miliardi (-5% a/a, -2% t/t, 3% sotto il consenso).
Commissioni nette: €1.1 miliardi (+10% a/a, 3% sopra il consenso).
Altri ricavi: €893 milioni (+19% a/a).
Proventi da investimenti: €27 milioni rispetto agli €8 milioni del primo trimestre 2024.
Costi: €3.2 miliardi (+6% a/a, in linea con il consenso), con un rapporto costi/ricavi (C/I) al 57% (+2.5 punti percentuali a/a), superiore alla guidance del gruppo per il 2025 (inferiore al 56%).
Accantonamenti per perdite su crediti (LLPs): €313 milioni (18 punti base), rispetto ai €299 milioni (17 pb) del Q4-24 e ai €258 milioni (16 pb) del Q1-24. Questo valore è inferiore al livello normalizzato di costo del rischio (20 pb), indicando una qualità degli attivi solida.
Utile ante imposte (PBT): €2.1 miliardi (-7% a/a, 5% sopra il consenso).
ROE: 12% (-0,8 pp a/a), in linea con la guidance 2025 ma sotto quella 2027 (oltre il 14%).
CET1 ratio: 13.6% (stabile t/t), con un buffer regolamentare di 270 pb e un buffer gestionale di 110 pb. È stata mantenuta la politica di distribuzione del 50% degli utili. È stato lanciato un nuovo programma di buyback da €2 miliardi dopo la conclusione del precedente da €2.5 miliardi. Il nuovo piano inizierà a maggio e si concluderà entro ottobre 2025. Sebbene ING continui a puntare al raggiungimento del CET1 target di lungo termine al 12.5%, la banca ha dichiarato che nel contesto attuale di incertezza mira a mantenere un CET1 tra 12.8-13% entro fine 2025.

La guidance 2025 è stata confermata: ricavi totali stabili rispetto al 2024 (€22,6 miliardi), crescita delle commissioni tra il 5% e il 10% (€4.2 miliardi), costi totali tra €12.5-12.7 miliardi (con C/I ratio inferiore al 56%), permettendo un ROE superiore al 12% basato su un CET1 del 12.5%. Anche la guidance 2027 è stata confermata. crescita annua dei ricavi del 4-5%, crescita delle commissioni tra il 5% e il 10%, rapporto C/I tra 52-54%, CET1 al 12.5% e ROE al 14%.

Analisi 

ING ha registrato buoni risultati nel primo trimestre, grazie alla continua crescita a double digit delle commissioni e a solidi ricavi da trading nei mercati finanziari, che hanno compensato il calo del NII causato dalla pressione sui tassi. Il mercato ha trovato rassicurazione anche nelle prospettive sul NII fornite dal management, che prevede una ripresa grazie alla stabilizzazione dei margini e alla continua crescita di volumi su prestiti e depositi. I costi sono stati in linea con le attese, ma il rapporto costi/ricavi resta sopra la guidance a causa di un effetto “jaws” negativo. Tuttavia, il management ha rassicurato anche su questo aspetto, indicando che la seconda metà del 2025 sarà meno gravata dagli investimenti rispetto al 2024. La qualità degli attivi si è confermata solida, con un costo del rischio inferiore al livello normalizzato, anche se non lontano dal consenso. Pur riconoscendo l’aumento dell’incertezza macroeconomica, ING ha confermato il proprio impegno nella distribuzione del capitale in eccesso, lanciando un nuovo piano di buyback da €2 miliardi e mantenendo tutti gli obiettivi prefissati. Il CET1 pro-forma post-buyback è al 13.1%, con una guidance al 12.8-13% entro fine anno, lasciando aperta la possibilità per ulteriori ritorni di capitale nel 2025.

Margine di interesse netto (NII): prospettive più rosee. Il NII ha continuato a calare su base trimestrale, deludendo le attese, ma ha mostrato una certa resilienza grazie a:
i) margini in stabilizzazione sul lato passivo (NIM al 101 pb, +1 pb t/t),
ii) crescita dei prestiti core dell’1% t/t e del 5% a/a,
iii) crescita dei depositi core del 3% t/t e del 9% a/a.

Con circa 75 pb di tagli ai tassi attesi (di cui 25 pb già attuati), la banca prevede un NII stabile o in crescita, a patto che la curva dei tassi resti inclinata e che la crescita di volumi continui, con clienti poco sensibili al prezzo sui depositi.

Crescita delle commissioni confermata. Le commissioni restano in forte crescita, trainate dal retail banking (+18% a/a), mentre il wholesale banking è stato penalizzato da minore attività deal rispetto al Q1-24. Tra i prodotti, gli investimenti (+23% a/a) sono stati il principale driver, con aumento dei clienti attivi (+10%) e degli asset gestiti (+11%). Le commissioni da prodotti bancari quotidiani sono salite del 12% a/a. Il management resta fiducioso su un’ulteriore crescita delle commissioni, grazie a nuove acquisizioni di clienti e al focus su prodotti d’investimento e assicurativi.

Pressione sui costi destinata a ridursi. L’aumento dei costi (+6%) è dovuto all’inflazione (4 pp) e agli investimenti per la crescita (4 pp), parzialmente compensati da efficienze (-2 pp) su KYC, AI generativa e razionalizzazione geografica. Il management conferma la guidance, prevedendo una diminuzione della pressione sui costi grazie a ulteriori efficienze operative.

Qualità degli attivi solida: un punto di forza per ING. Gli accantonamenti sono stati contenuti e dovuti principalmente a collettivi su prestiti al consumo e PMI. Le buone condizioni del mercato immobiliare e la bassa disoccupazione nei mercati core (Benelux, Germania) supportano la resilienza. Inoltre, l’84% del portafoglio wholesale banking è investment grade.

Distribuzione di capitale: prosegue la normalizzazione. ING conferma l’intenzione di continuare la distribuzione del capitale in eccesso, nonostante una maggiore prudenza a breve termine. Il gruppo ha restituito circa l’80% della sua capitalizzazione 2021 agli azionisti attraverso dividendi e buyback, confermandosi tra i migliori player europei per politica di distribuzione.

La view degli Analisti. 

Giudizio: OUTPERFORM; TP a €19.90.

Stime dei principali dati finanziari

  12/22A 12/23A 12/24E 12/25E 12/26E
P/E adj 10.3x 5.95x 7.20x 9.58x 9.12x
Dividend yield 6.24% 8.88% 7.79% 5.09% 5.32%
P/Book 0.74x 0.81x 0.93x 1.08x 1.02x
EPS adj (€) 0.99 2.09 2.10 1.91 2.00
Crescita dell'EPS -20.2% 111% 0.33% -9.19% 5.02%
Dividendo (€) 0.64 1.11 1.18 0.93 0.97
Core Tier 1 14.1% 15.3% 14.3% 13.5% 13.5%
Ricavi (€/m) 18,562 22,575 22,871 22,432 21,745
Utile netto (€/m) 3,675 7,287 6,734 5,709 5,672
ROE riportato 7.08% 14.4% 13.3% 11.5% 11.5%
Patrimonio netto (€/m) 49,909 51,240 49,751 49,387 49,210
Totale attività (€/b) 968 976 1,019 1,034 1,077
AZIONI:

 Team Websim Corporate

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