Zest - Mopso, round da 1 milione trainato dalla JV con Banca Intesa
Tra i sottoscrittori anche Fin+Tech, programma della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, e il Centro Istruttorie, società appartenente alla holding Moltiply Group

Mopso ha chiuso un seed round da 1 milione di euro per accelerare la crescita. L'aumento di capitale della startup, attiva nel contrasto al riciclaggio di denaro e alla prevenzione dei crimini finanziari, è stato sottoscritto da Apside, la joint venture di investimento paritetica tra Intesa Sanpaolo e Zest, da Fin+Tech, programma della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, e dal Centro Istruttorie, società della holding Moltiply Group.
"Il round ha visto inoltre la partecipazione di alcuni business angel", si legge nella nota stampa. Investire in soluzioni "per l’antiriciclaggio come quella sviluppata da Mopso significa sostenere un mercato finanziario più sicuro ed efficiente, migliorando la compliance normativa", ha commentato Gabriele Ronchini, amministratore delegato di Zest Investments e vice presidente del Comitato Investimenti di Apside. Aggiungendo che "con regolamenti sempre più stringenti, le tecnologie avanzate sono essenziali per proteggere gli istituti finanziari e rafforzare la fiducia nel sistema. Crediamo che l’innovazione in questo campo sia un’opportunità strategica per il futuro del settore".
Le soluzioni di Mopso
Mopso, fondata a Milano nel 2021 dall’esperienza di un ex Banca d’Italia (Andrea Danielli, attuale Ceo) e un imprenditore seriale (Enrico Fagnoni), ha sviluppato una piattaforma software modulare per la prevenzione del riciclaggio di denaro. E offre prodotti che utilizzano il web semantico e l’identità digitale per semplificare i processi di compliance.
In particolare, il software Brain identifica transazioni sospette e clienti a rischio, "integrando milioni di informazioni da fonti interne arricchite con dataset e Open Source Intelligence, mentre i suoi algoritmi effettuano ricerche di profili a rischio e analisi di rete di connessioni", spiega il comunicato.
Mentre Amlet "rende i dati di adeguata verifica 'portabili' e riutilizzabili all’interno di un ecosistema di intermediari, dopo averli tradotti in credenziali verificabili". Questo significa procedure semplificate e predisposte per l’uso dello European Digital Identity wallet.
La startup, che "vanta tra i suoi clienti banche e SGR", lo scorso anno ha vinto un bando in Lussemburgo per il progetto PAMLA, che prevede l’uso di High Perfomance Computing per addestrare algoritmi di machine learning. E tra i prossimi obiettivi della società, come spiegato da Danielli, ci sarà quello di "creare le giuste sinergie commerciali e industriali".
Il giudizio di Websim Corporate Research
Websim Corporate Research copre il titolo Zest con un rating Buy (molto interessante) e target price di 0,32 euro. Per gli analisti, rappresenta "un’opportunità unica per investire nel venture capital italiano", che consente con un solo colpo di accedere a "un portafoglio composto da oltre 250 startup attive su diversi settori digitali".