XENIA - Il gruppo di hotellerie che punta su espansione e inclusione
"Abbiamo 10 strutture più altre tre nuove in apertura il prossimo anno” e ulteriori nel 2026, ha detto di recente l'amministratore delegato Ercolono Ranieri

Il primo semestre dell’anno si è chiuso con un fatturato da 27,5 milioni di euro e, considerando che "abbiamo aggiunto 15 milioni nel terzo trimestre, ci aspettiamo una buona conclusione per il 2024”. Lo ha dichiarato in una recente intervista Ercolino Ranieri, amministratore delegato di Xenia Hôtellerie Solution, sottolineando l’attesa di “crescere in una misura che è anche trend di mercato e che ci porta al 2-3% like for like”.
La società, quotata a Piazza Affari, è specializzata nei servizi per hotel e turisti ed è proprietaria di una catena alberghiera focalizzata sui 4 stelle (Phi Hotels), soprattutto nel centro-nord Italia. I ricavi derivano prevalentemente dalla linea accomodation: 38,2 milioni nel 2023, su un fatturato totale di 50,3 milioni, in crescita complessiva dell’11% su base annua. Oltre 11 milioni sono stati invece generati dai Phi Hotels e 800mila euro dalla distribuzione GDS.
Nel dettaglio, l’accomodation comprende i servizi per la ricerca e la gestione di camere, per esempio organizzando il trasferimento e la sistemazione alberghiera degli equipaggi di compagnie aeree, ferroviarie o marittime. Ma include anche una piattaforma tecnologica per l'incontro tra operatori e partner che vogliono vendere o acquistare attività di viaggio. Mentre con la distribuzione GDS, Xenia permette agli hotel clienti di essere collegati a oltre 600.000 terminali di agenzie travel in tutto il mondo.
Espansione territoriale, inclusione e turismo sostenibile
Parlando di Phi Hotels, Ranieri ha invece sottolineato che “abbiamo 10 strutture più altre tre nuove in apertura il prossimo anno” e ulteriori nel 2026. Geograficamente, il numero uno del gruppo ha detto che c’è sempre interesse per Lombardia, Veneto, Toscana e Piemonte, le “nostre regioni di riferimento oltre all’Emilia-Romagna”.
Un elemento da non trascurare è che Xenia, dal 2021, è una società benefit. E non lo è per una questione di mera immagine, basti pensare che la società destina parte dei suoi proventi alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, meglio nota come Cottolengo, per progetti di inclusione, rivolti in particolare agli anziani e alle persone senza famiglia. Nel 2023, il contributo di beneficenza è stato di oltre 38mila euro.
Il turismo sostenibile, caratterizzato da una particolare attenzione al territorio, è un altro pilastro di Xenia. Un esempio concreto? Tra le ultime strutture inaugurate dal gruppo c’è il Phi Homy di Druento, fuori Torino, che presenta un’offerta enogastronomica realizzata con prodotti a chilometro zero, ovvero le confetture prodotte dal monastero della Casa del Cottolengo. L'hotel è nato proprio all'interno di un accordo con il Cottolengo, finalizzato alla riconversione di immobili in realtà ricettive.
L’albergo, che ha alcune stanze completamente accessibili alle persone con disabilità, è in una posizione strategica, vicino allo stadio della Juventus. E da Druento si possono raggiungere agevolmente località d'interesse turistico come il Castello di Rivoli e la Reggia di Venaria. Guardando al futuro, Ranieri ha detto che nel 2026 verrà inaugurato, a Roma, “un hotel pensato al 100% per disabili e persone con difficoltà psicomotorie”.