SETTORE UTILITY - Italia: escluso un aumento della tassa sugli extra-profitti? L'Analisi Tecnica di Websim

FATTO
L'indice Stoxx del settore Utility europeo perde l'1%, riducendo parte del guadagno di ieri (+3%).
Da inizio anno -11,0% vs -15,50% dell'indice Stoxx 600.
Secondo indiscrezioni di stampa per quanto riguarda il Decreto Aiuti ter (la terza manovra per combattere il caro-energia) e relative coperture, il governo starebbe ragionando su un provvedimento «snello» che includerebbe – tra le altre misure - la proroga del credito d’imposta per gli acquisti di energia delle imprese ed una nuova rateizzazione per sei mesi delle bollette.
Riguardo alla tassa sugli extra profitti, in questo primo giro gli incassi si sarebbero fermati intorno ai 2 miliardi, la metà dei 4,2 preventivati.
Secondo il Sole 24Ore, l’ipotesi di aumento dell’aliquota degli extraprofitti è resa complicata dai risultati deludenti raccolti e sembrerebbe quindi più promettente la strada della tassazione europea annunciata ieri dalla presidente della commissione Ursula von der Leyen.
Per chiudere il cerchio sul decreto il governo attenderebbe la certificazione finale delle entrate tributarie al 31 agosto, in arrivo fra oggi e domani ed il via libera finale al decreto dovrebbe però arrivare solo la prossima settimana.
EFFETTO
Quadro grafico settore Utility europeo. Il quadro di breve è peggiorato bruscamente, dopo gli eventi di Jackson Hole e l'acuirsi della "guerra del gas", portando l'indice a sfondare in rapida successione le due medie mobili a 50 e 100 giorni. In poche battute si è approdati a ridosso del fortissimo supporto in area 350/342 punti, che ha fatto puntualmente scattare il rimabzo.
Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi (le stime di bloomberg indicano un 4,80% medio a livello europeo). Si suggerisce di comprare ai livelli attuali, sfruttando eventuali discese fin verso area 340 punti. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 370 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 335 punti.
Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti.
Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:
SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07
Da inizio anno -6,90%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.
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