SETTORE UTILITY - Intervista all’ex Ceo di Eni, Paolo Scaroni

FATTO
L'indice Stoxx del settore Utility europeo è sotto i riflettori. Da inizio anno -5,50% vs -11,20% dell'indice Stoxx 600.
In un’intervista al quotidiano La Stampa, l’ex Ceo di Eni, Paolo Scaroni, si dice molto scettico rispetto alla possibilità di fissare un tetto europeo al prezzo del gas principalmente per via dell’opposizione da parte di alcuni paesi del nord Europa.
Secondo Scaroni, una strada più praticabile per ridurre il prezzo dell’energia potrebbe invece essere quella di rivedere il meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità, magari attraverso la fissazione di prezzi “amministrati” per i produttori da fonti rinnovabili.
Martedì scorso, nel corso del suo intervento al Meeting di Rimini di CL, il premier Mario Draghi ha confermato che “la Commissione Europea è attualmente al lavoro su una proposta per introdurre un tetto al prezzo del gas, che sarà presentata al prossimo Consiglio Europeo”.
Draghi ha anche dichiarato che “la Commissione presenterà una riflessione su come slegare il costo dell’energia elettrica dal costo del gas” e che su questa riflessione immagina vi possa essere “molto più accordo e molto più sostegno da parte di tutti i paesi”.
Il settore Utility europeo, sotto il profilo dei fondamentali, è tra quelli che godono dei multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 16,0x, mentre il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 5,0%.
Le nostre Enel e A2A sono tra i peggiori performer del 2022 con perdite che sfiorano il -30%. Il titolo migliore del comparto in Italia è Terna +8%.
EFFETTO
Quadro grafico settore Utility europeo.
L'indice Stoxx Utility è tra i pochi a non essere ancora riuscito a tornare sopra i livelli del marzo 2020 (pre-pandemia). Il primo importante ostacolo è collocato nella fascia 400-418 punti, messa sotto attacco diverse volte negli ultimi mesi, ma senza successo. Oltre tale livello si potrebbe puntare al record storico del 2007 in area 563 punti.
Il movimento degli ultimi due anni può definirsi laterale con importante sostegno in area 342 punti.
Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce di comprare ai livelli attuali, sfruttando eventuali discese verso area 340 punti. Target di breve verso 418 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 335 punti.
Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti.
Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:
SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07
Da inizio anno -2,0%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.
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